Giovedì 11 ottobre il comitato preposto dall’Accademia di Svezia, ha rivelato il nome del vincitore del Premio Nobel per la letteratura 2012. Si tratta dello scrittore cinese Guan Moye, noto con lo pseudonimo Mo Yan.
Nato a Gaomi, una provincia di Shandong, nel 1955, da una famiglia dedita all’agricoltura, studiò letteratura e nel 1976 entrò a far parte dell’esercito di Liberazione Popolare. Il suo primo racconto venne pubblicato da una rivista nel 1981, ma il vero successo arrivò nel 1986, con una novella che fu stampata anche in Francia, con il titolo Le radis de cristal. Una delle sue opere più note è Sorgo rosso (1993): cinque storie differenti si intrecciano proprio a Gaomi, svelando così anche abitudini e costumi della sua città di origine. Alcuni suoi romanzi, come La repubblica del vino, tradotto in italiano nel 2000, sono stati giudicati sovversivi dal governo cinese, per il modo con il quale descrivono la loro società attuale. Il suo ultimo libro edito in Italia è Cambiamenti (2011) mentre altri due dovrebbero arrivare nelle nostre librerie nel 2013. Mo Yan è conosciuto anche per essere stato tra gli sceneggiatori del film Addio mia concubina (1993) diretto da Chen Kaige.
Questo riconoscimento toccato in passato ad autori italiani come Giosué Carducci e Eugenio Montale, per citarne solo alcuni, è senz’altro il più prestigioso per chi dedica la propria vita alla scrittura e non stupirebbe se, spinti magari anche solo dalla curiosità, molti lettori acquistassero dei libri di questo autore, consentendogli di entrare tra i dieci più venduti nel nostro Paese. In attesa di verificare se ciò avverrà, ecco cosa è accaduto, in questa settimana, ai volumi già presenti in classifica.
Si consolida al primo posto Cinquanta sfumature di grigio della scrittrice inglese E. L. James,che occupa con le conseguenti Cinquanta sfumature di nero e rosso, anche la terza e quarta posizione. Evidentemente la storia della passione a tinte in realtà ben poco sfumate tra il bel Christian Grey e l’ingenua Anastasia Steele, continua ad appassionare ed interessare i lettori, nonostante le critiche i tre volumi sono presenti in classifica già da molte settimane.
2.
Ken Follet e del suo romanzo L’inverno del mondo – seconda parte di una triologia intitolata The century e ambientato negli anni della seconda guerra mondiale cerca di conquistare la vetta, e si conferma al secondo posto. Berlino, 1933: Adolf Hitler inizia la sua ascesa, che porterà il mondo verso una nuova e terribile guerra. Questa è l’ambientazione nella quale prosegue il racconto iniziato con La caduta dei giganti: i protagonisti del primo libro ed i loro figli, viaggeranno tra America ed Europa, seguendo i tristi eventi di quel periodo, fino al 1949 ed alla Guerra Fredda tra Russia ed America, con storie emozionanti e coinvolgenti, collegate a ciò che realmente accadde all’epoca.
5.
Resiste al quinto posto Paulo Coelho con Il manoscritto ritrovato ad Accra: nella Gerusalemme ormai prossima alla prima crociata, poco prima che la battaglia infuri, un uomo di origine greca, detto il copto, un uomo raduna una folla proprio nel luogo che fu teatro della scelta del popolo di mandare sulla croce Gesù e salvare Barabba, luogo appartenente a tutte le religioni presenti in quel luogo e parla non di guerra, ma di amore. Tutti pensano di ricevere consigli su come affrontare la guerra, invece si ritroveranno ad ascoltare parole di estrema saggezza, sull’importanza delle piccole cose della vita e l’utilità della sofferenza, che ci rende più saggi. Un romanzo che fa riflettere il lettore circa i veri valori della vita. Un romanzo imperdibile per chi ama questo autore e la spiritualità che da sempre esprime.
6.
E’ sesta l’unica novità di questa edizione: Di tutte le ricchezze, di Stefano Benni. Il protagonista è Martin, professore e poeta che sceglie di vivere in solitudine, al limitare di un bosco. Lì gode della natura e della compagnia di tanti animali, con i quali intrattiene un vero e proprio dialogo. A spezzare l’armonia che si è costruito, arrivano due nuovi vicini, una coppia che cerca un rifugio dallo stress della vita cittadina. La donna, Michelle, che tanto assomiglia ad una persona che Martin aveva conosciuto in passato, farà tornare a battere il suo cuore e scatenerà una girandola di situazioni, anche comiche, che mai l’anziano professore avrebbe pensato di poter rivivere.
7.
Guadagna ben tre posizioni e occupa la settima, Open. La mia storia, l’autobiografia del grande campione di tennis Andre Agassi, che si racconta con maestria e sincerità. Odiava il tennis, lo sport che aveva scelto per lui suo padre. Pur di compiacerlo, il piccolo Andre si allenava senza sosta, fino a diventare uno dei più grandi campioni di questo sport. Dopo aver vinto tutto si è ritirato nel 2006 e adesso racconta la sua vita in questo libro, molto avvincente anche per la qualità della scrittura. Ascese, cadute e riprese che rendono l’autobiografia di questo campione interessante come un romanzo.
8.
Recupera Carmine Abate, oggi ottavo, con La collina del vento: la storia della famiglia Arcuri, alle prese con la vita di tutti i giorni ed i grandi eventi storici che inevitabilmente la condizionano, è valsa all’autore la vittoria all’ultima edizione del Premio Campiello. Da molti anni la famiglia Arcuri vive in Calabria, vicino all’altura del Rossarco. Il loro rispetto per quei luoghi è grande, così come lo è quello per gli uomini. Quando, a causa di alcuni scavi archeologici effettuati proprio in quella zona, si ritrovano ad avere a che fare addirittura con la mafia, il senso di ribellione ai soprusi che li ha sempre caratterizzati, emergerà con forza. Sarà poi compito del figlio più giovane raccogliere la memoria di queste persone, che hanno saputo intrecciare il loro destino con tanti avvenimenti storici di importanza mondiale.
9.
Scende al nono posto il nuovo romanzo di Camilla Lackberg, L’uccello del malaugurio: un nuovo caso di omicidio impegna Patrick Estrom, che deve anche trovare il tempo per dedicarsi alla sua vita privata, proprio mentre la vita della cittadina di Fjallbacka è sotto gli occhi di tutti, perché è stata scelta come scenario di un nuovo reality show. Riuscirà a conciliare tutti suoi impegni e trovare il colpevole? Non ci voleva, per Patrick Estrom, il nuovo reality show che un’importante rete televisiva ha scelto di girare proprio a Fjallbacka: deve occuparsi anche di questa grana, oltre che all’organizzazione del suo matrimonio con Erika ed alla caccia al colpevole della misteriosa morte di una donna. La popolazione si trincea dietro una stretta omertà: non vogliono che la loro cittadina appaia come un luogo nel quale avvengono delitti. Questo complicherà il corso delle indagini, alle quali darà però una svolta inaspettata il ritrovamento di un diario della vittima. Chi l’ha uccisa e perché?
10.
Chiude questa edizione della classifica Il nostro Sic, un volume dedicato da Rossella e Paolo Simoncelli, alla memoria del figlio Marco, noto agli appassionati di motociclismo semplicemente come Sic, deceduto lo scorso anno durante un incidente di gara. Marco Simoncelli nacque a Cattolica, in provincia di Rimini, nel 1987. In seguito la sua famiglia si trasferì a Coriano (RN), dove crebbe, mostrando fin da giovanissimo una grande passione per il motociclismo: iniziò a soli sette anni a gareggiare con le minimoto, fino ad arrivare, cinque anni dopo, a vincere il campionato di quella categoria. Il suo futuro era già scritto: un bambino così non poteva che diventare un grande campione, in grado di vincere il Gran premio della classe 250 a soli diciannove anni. Chissà quanti altri titoli avrebbe collezionato, se non fosse morto in un tragico incidente durante il Gran Premio della Malesia del 2011. I genitori lo ricordano con questo libro, riccamente illustrato con foto inedite e tanti aneddoti raccontati da chi lo ha conosciuto e ne ha apprezzato sia la bravura sportiva che la bontà d’animo.
Un nome, un destino: esce dal gruppo dei primi dieci il romanzo Exit, di Alicia Giménez Bartlett.
Fonte: www.sienafree.it
Ringrazio il sito e l’autore di questa rubrica, Annamaria Vanni, leggerla è un piacere.
3 commenti
ho iniziato qualche settimana fa “l’inverno del mondo” e mi son piantato dopo i primi due capitoli.
Noioso, scontato e al sapore di “già letto”.
Sconsigliatissimo a qualunque essere che disponga di un pollice opponibile.
Prima o poi troverò le forze di finirlo e recensirlo. Per ora giace sulla mensola del bagno.
ahahahahha noto che anche tu utilizzi il bagno per tenere i libri che non si riescono a finire, devo dire che ero molto incuriosita da questa trilogia, tu hai letto il primo libro?
fortunatamente no