Il Salone Internazionale del Libro di Torino è la più grande manifestazione d’Italia dedicata all’editoria, alla lettura e alla cultura.
L’edizione di quest’anno, la XXVI, si terrà dal 16 al 20 maggio, come ogni anno, al Lingotto Fiere di Torino, il noto stabilimento Fiat disegnato da Giacomo Mattè Trucco, fonte di ispirazione per Le Corbusier e trasformato da Renzo Piano in una struttura espositiva.
Per questa edizione, il tema conduttore scelto è quello della creatività. Considerato il periodo di crisi, questo tema vuole farci riflettere sul fatto che la cultura può essere un motore capace di generare nuove idee utili al nostro Paese per risollevarsi, concetto rappresentato simbolicamente nel manifesto dell’evento, che raffigura un aeroplano di carta realizzato con una pagina dell’ “Orlando Furioso”, in cui Ariosto ci racconta della salita di Astolfo sulla Luna per cercare il senno di Orlando. Il tutto proprio per ricordarci quanto possano arrivare lontano le nostre idee.
Il Salone renderà omaggio al 150esimo anniversario della nascita di Gabriele D’Annuncio con incontri, libri e letture. Sarà presente, poi, un angolo per l’editoria digitale e “Casa CookBook”, un’area per tutti gli amanti di enogastronomia con rappresentanze dell’editoria che parla di cucina.
Moltissime le presenze di autori italiani, tra i quali Umberto Eco, Simonetta Agnello Hornby, Donato Carrisi, Fulvio Ervas e Massimo Gramellini. Tra gli stranieri, oltre a David Grossman, è atteso l’autore ungherese Péter Esterhàzi, che riceverà il Premio Mondello Internazionale. Con l’iniziativa Salone off, giunta alla decima edizione, molti quartieri, piazze e vie della città diventeranno lo scenario di interessanti iniziative.
Per chi volesse saperne di più www.salonelibro.it
La voglia di leggere resiste, infatti vi sono tre nuove entrate nella classifica di questa settimana.
1.
Roberto Saviano con ZeroZeroZero continua ad occupare la prima posizione.
Tre zeri, uno accanto all’altro, per indicare, come avviene per la farina 00, la purezza del prodotto. Però il prodotto a cui fa rifermento Saviano non è farina, non serve per preparare il pane, non è innocua e non è legale. A distanza di sette anni dal romanzo d’inchiesta “Gomorra”, che lo ha fatto conoscere al grande pubblico, l’autore di origini napoletane torna in libreria con un altro capolavoro che fa sgranare gli occhi e lascia a bocca aperta, raccontando dell’immenso impero economico che prolifica attorno alla cocaina. La polvere bianca, una piaga sociale che si infiltra in ogni luogo e contamina il mondo intero, un tragico fenomeno moderno fatto di soldi, eccessi, cervelli distrutti e cuori esplosi. Quello che Roberto Saviano dipinge è un affresco sociale in cui gli individui sono ossessionati dal guadagno e dal consumo. E’ la discesa di uno scrittore negli inferi del moderno, in cui ogni girone è abitato da diversa umanità che, nella sua eterogeneità, ha come denominatore comune la cocaina. Insinuandosi tra le pieghe dell’economia internazionale, il petrolio bianco dilaga ovunque. Dalle coltivazioni in Sud America alle spiagge di Miami, dall’Africa alle strade delle grandi metropoli, la cocaina è ormai divenuta la merce più usata, venduta e desiderata del nostro tempo. Boss senza scrupoli gestiscono con ferocia il business più redditizio del secolo, assaltando i mercati mondiali sotto l’unica regola del guadagno smisurato e senza compromessi, in una dimensione economica in cui la vita non ha valore. ZeroZeroZero attinge alla tragica realtà della società moderna, dando vita ad un romanzo d’inchiesta crudo e toccante, impreziosito dalla qualità della prosa di Roberto Saviano.
2.
Resiste ed è ancora secondo, Bianca come il latte rossa come il sangue, di Alessandro D’Avenia, che racconta la storia di un adolescente che cerca la sua strada nella vita.
Leo è un sedicenne come tanti: ama le chiacchiere con gli amici, il calcetto, le scorribande in motorino e vive in perfetta simbiosi con il suo iPod. Le ore passate a scuola sono uno strazio, i professori “una specie protetta che speri si estingua definitivamente”. Così, quando arriva un nuovo supplente di storia e filosofia, lui si prepara ad accoglierlo con cinismo e palline inzuppate di saliva. Ma questo giovane insegnante è diverso: una luce gli brilla negli occhi quando spiega, quando sprona gli studenti a vivere intensamente, a cercare il proprio sogno. Leo sente in sé la forza di un leone, ma c’è un nemico che lo atterrisce: il bianco. Il bianco è l’assenza, tutto ciò che nella sua vita riguarda la privazione e la perdita è bianco. Il rosso invece è il colore dell’amore, della passione, del sangue; rosso è il colore dei capelli di Beatrice. Perché un sogno Leo ce l’ha e si chiama Beatrice, anche se lei ancora non lo sa. Leo ha anche una realtà, più vicina, e, come tutte le presenze vicine, più difficile da vedere: Silvia è la sua realtà affidabile e serena. Quando scopre che Beatrice è ammalata e che la malattia ha a che fare con quel bianco che tanto lo spaventa, Leo dovrà scavare a fondo dentro di sé, sanguinare e rinascere, per capire che i sogni non possono morire e trovare il coraggio di credere in qualcosa di più grande. Bianca come il latte, rossa come il sangue non è solo un romanzo di formazione, non è solo il racconto di un anno di scuola, è un testo coraggioso che, attraverso il monologo di Leo – ora scanzonato e brillante, ora più intimo e tormentato -, racconta cosa succede nel momento in cui nella vita di un adolescente fanno irruzione la sofferenza e lo sgomento, e il mondo degli adulti sembra non aver nulla da dire. Contando su un recupero moderno e vitale della grande tradizione classica, il D’Avenia romanziere esordiente si allea con il giovane professore di liceo, questa la professione dell’autore, per offrire con energia al lettore più e meno giovane qualche risposta che, come ogni risposta vera, non aspira a essere definitiva, ma neppure esitante e rassegnata.
3.
La prima novità occupa già il terzo posto. Mario Giordano è un giornalista che già si è dedicato a libri che sono vere e proprie accuse ai privilegi dei politici italiani. Non si smentisce con Tutti a casa! Noi paghiamo il mutuo, loro si prendono i palazzi, che già nel titolo spiega efficacemente di cosa ha scelto di occuparsi questa volta, ovvero del grande patrimonio immobiliare che molti dei nostri deputati e senatori possiedono, ma soprattutto come sono riusciti a procurarselo e le sorprese non risparmiano nessuno degli schieramenti politici esistenti, sindacalisti compresi.
4.
Recupera due posizioni il romanzo autobiografico Fai bei sogni, di Massimo Gramellini, oggi quarto.
Fai bei sogni è un romanzo, a tratti autobiografico, del vicedirettore de La Stampa Massimo Gramellini. E’ la storia di un segreto, rimasto nascosto per quarant’anni. E’ la storia di una persona che dall’età di nove anni, fino alla vita da adulto, è rimasto all’oscuro circa i fatti relativi alla morte di sua madre. Come se il silenzio fosse un modo per cancellare le tragedie della vita. In realtà questo è un modo per rifiutarsi di accettare l’evento drammatico. Il silenzio come rifugio per non soffrire, uno stratagemma dell’anima a cui ricorre chi si trova di fronte ad una perdita improvvisa. Un rifugio temporaneo che non serve. Un’illusione che fornisce linfa vitale al malessere esistenziale, al timore di vivere. Non è il superamento del dolore, ma è il rifiuto e la paura di conoscere la verità, è una condizione che trascina verso lo smarrimento del proprio Io più profondo. Ed è questa la situazione del protagonista, un uomo insicuro a causa di una perdita che non è mai stato in grado di superare. E’ la sua storia, la storia del suo tormento e di come, un giorno, ha deciso di immergersi nel dolore, per superarlo e per vivere un’esistenza autentica. Fai bei sogni è un romanzo in cui Gramellini parla della perdita, della verità e dei percorsi che il nostro Io compie per cercare di superare i drammi dell’esistenza.
5
Si affaccia in quinta posizione un giallo di Georges Simenon, La locanda degli annegati, una ristampa che oltre al romanzo che dà il titolo al libro, contiene altri sei racconti. E’ il commissario Maigret il protagonista delle vicende narrate, che lo vedono impegnato in casi difficili da risolvere, che metteranno a dura prova le sue capacità deduttive.
6.
Un romanzo storico occupa il sesto posto: La rivoluzione della luna, di Andrea Camilleri, che rende omaggio alla donna, riconoscendole straordinarie doti di coraggio e intelligenza. E sembra quasi suggerire l’importanza di un suo ruolo centrale nella politica dove le eccezionali capacità possono tradursi in una concreta azione di cambiamento.
«Anche se solo per ventisette giorni, a partire dal 16 aprile 1677 la Sicilia vivrà l’esperienza di essere governata da una donna, la Viceregina donna Eleonora de Moura, vedova del Viceré Aniello de Gusman marchese di Castel Roderigo, il quale in punto di morte nomina suo successore la giovane moglie». Questa la notizia storica nella quale Camilleri si è imbattuto, appassionandosi alla figura di donna Eleonora, che assolse al suo compito con eccezionali capacità e senso dello stato. Era una donna intelligente e indipendente e dei giorni in cui rimase alla guida della Sicilia approfittò per varare dei provvedimenti clamorosi: la riduzione del prezzo del pane, la creazione del magistrato del commercio, l’alleggerimento delle tasse per chi aveva una famiglia numerosa. Rivoluzionarie furono le misure a favore delle donne: rimise in piedi il conservatorio delle vergini pericolanti e quello delle «repentite», ex prostitute che volevano cambiare vita, creando anche una dote regia per le ragazze di famiglia povera che si sposavano. Un simile atteggiamento non poteva che scontrarsi con gli interessi locali e con il potere della Chiesa che sentiva minacciata la propria supremazia. Ma il fatto storico è solo il punto di partenza per Camilleri che costruisce attorno alla figura della Viceregina un romanzo pieno di suspense. Ci ritroviamo così immersi nel clima della Palermo del 1676, città decimata dalla miseria e dalla carestia, teatro di feroci rivolte contro la corona. «Questo regno non riconosce né Dio né la Vostra Maestà, – aveva scritto il Viceré D’Ossuna al re di Spagna agli inizi del secolo – tutto si vende per denaro, comprese le vite e i beni del povero, e persino la Giustizia». Così tra intrighi di palazzo, tentativi di delegittimare la Viceregina, delitti che si consumano nel parco della Favorita, passaggi segreti nel Palazzo Reale, tradimenti e corruzioni, si dipana il romanzo. Sono soprattutto i potenti feudatari, il vescovo della città e il Tribunale del Santo Uffizio a tramare, trovando alla fine un appiglio giuridico che segnerà la fine di quella brevissima stagione e costringendo il re di Spagna a richiamare in patria donna Eleonora. Con il suo allontanamento da Palermo, finisce quel momento rivoluzionario durato il tempo di un ciclo lunare.
7.
Arriva in classifica e si piazza al settimo posto, un thriller che ha raccolto grandi consensi in tutto il mondo. Si tratta di Carnivia Trilogy. Sconsacrato, scritto da Jonathan Holt. Il volume è il primo di una trilogia che si preannuncia molto interessante: Venezia fa da sfondo al ritrovamento del cadavere di una donna, stranamente vestita con un abito sacerdotale. Perché questo assassinio e cosa significa questo sacrilegio? Indaga Caterina Taddei, capitano dei Carabinieri, che ben presto si renderà conto che scoprire il colpevole può essere molto più complicato e pericoloso del previsto.
8.
Scende, ed è ottavo, Quattro etti d’amore, grazie, di Chiara Gamberale: due donne si incrociano al supermercato e l’una si ritrova ad invidiare la vita dell’altra, convinta che sia migliore della propria. Ma siamo certi che sia proprio così?
Quasi ogni giorno Erica e Tea s’incrociano tra gli scaffali di un supermercato. Erica ha un posto in banca, un marito devoto, una madre stralunata, un gruppo di ex compagni di classe su facebook, due figli. Tea è la protagonista della serie tv di culto “Testa o Cuore”, ha un passato complesso, un marito fascinoso e manipolatore. Erica fa la spesa di una madre di famiglia, Tea non va oltre gli yogurt light. Erica osserva il carrello di Tea e sogna: sogna la libertà di una donna bambina, senza responsabilità, la leggerezza di un corpo fantastico, la passione di un amore proibito. Certo non immaginerebbe mai di essere un mito per il suo mito, un ideale per il suo ideale. Invece per Tea lo è: di Erica non conosce nemmeno il nome e l’ha ribattezzata “signora Cunningham”. Nelle sue abitudini coglie la promessa di una pace che a lei pare negata, è convinta sia un punto di riferimento per se stessa e per gli altri, proprio come la madre impeccabile di “Happy Days”. Le due donne, in un continuo gioco di equivoci e di proiezioni, si spiano la spesa, si contemplano a vicenda: ma l’appello all’esistenza dell’altra diventa soprattutto l’occasione per guardare in faccia le proprie scelte e non confonderle con il destino. Che comunque irrompe, strisciante prima, deflagrante poi, nelle case di entrambe. Sotto la lente divertita e sensibile della scrittura di Chiara Gamberale, ecco così le lusinghe del tradimento e del sottile ma fondamentale confine tra fuga e ricerca.
9.
Scivola in nona posizione Il mio diario, di Violetta, la giovanissima protagonista dell’omonima telenovela per ragazzi trasmessa in Italia da Disney Channel, che condivide con i suoi fan aneddoti, foto e turbamenti tipici della sua età.
La storia, le confidenze, i sogni e le riflessioni della sedicenne Violetta su amore, amicizia, musica e famiglia, qui raccolti nel suo diario segreto.
10.
Chiude la classifica Papa Francesco che, quando era ancora il Cardinale Jorge Mario Bergoglio, concesse un’intervista a due giornalisti, pubblicata poi in Argentina nel 2010 con il titolo El gesuita e tradotta adesso in Italia come Papa Francesco. Il nuovo papa si racconta, per far meglio conoscere il pensiero dell’attuale Pontefice su molti temi di stretta attualità.
Escono dal gruppo dei più venduti Aprite la mente al vostro cuore di Jorge Mario Bergoglio, Educazione siberiana, di Nicolai Lilin e Il cielo e la terra. Il pensiero di Papa Francesco sulla famiglia, la fede e la missione della Chiesa del XXi secolo, di Jorge Mario Bergoglio.
Questa settimana voglio condividere anche alcuni libri che fanno parte di classifiche specifiche, dalla classifica dei libri più venduti di narrativa italiana troviamo:
4. Confessioni ultime di Mauro Corona
6. Non so niente di te di Paola Mastrocola
7. Il sangue non sbaglia di Antonio Manganelli
8. Il veleno dell’oleandro di Simonetta Agnello Horby
9. Una voce di notte di Andrea Camilleri
10. Se ti abbraccio non aver paura di Fulvio Ervas
Dalla classifica dei libri più venduti di narrativa Straniera:
2. L’amore è un difetto meraviglioso di Graeme Simsion
3. Adorata nemica mia di Marcela Serrano
4. La famiglia Karnowski di Israel J. Singer
5. Il cacciatore di teste di Jo Nesbo
6. Le cose che non ho di Delacourt Gregoire
7. Noi siamo infinito. Ragazzo da parete di Stephen Chbosky
8. Uno splendido disastro di Jamie McGuire
9. Entra nella mia vita di Clara Sanchez
10. Cinquanta sfumature di grigio di James E.L.
I posti che mancano li ritroviamo nella classifica generale.