La settimana che stiamo per affrontare è quella della Pasqua, vi faccio gli auguri e approfitto per ricordare che ogni momento è buono per regalare un libro e poi libro e cioccolata vanno molto d’accordo.
Questa settimana la classifica dei libri più venduti si arricchisce di ben tre novità.
1.
Fermo in prima posizione Andrea Camilleri che in Inseguendo un’ombra avvince il lettore con la storia di un uomo che immagina essere vissuto nel 1400. Protetto da molti pseudonimi e viaggiando per mezza Europa, Camilleri ci racconta come questo personaggio riuscirà a influenzare perfino la politica di quel tempo, fino ad una morte degna di un romanzo giallo.
Questa è la storia di Samuel Ben Nissim Abul Farag, di Guglielmo Raimondo Moncada, di Flavio Mitridate. Non si tratta di tre persone ma di un solo individuo. Caltabellotta, provincia di Agrigento, 1465. Samuel Ben Nissim appartiene alla comunità ebraica, ha quindici anni, la rotella di panno cucita sulla camicia a marcare la differenza con i cristiani. È svelto e colto, conosce già varie lingue. Il padre Rabbi Nissim nutre grandi ambizioni per quel figlio che istruisce anche nella qabbalaq. Ma il destino decide diversamente, le circostanze costringono il ragazzo a trovare rifugio in un convento di frati. Così la giovane promessa diventa un ebreo convertito, disprezzato dalla comunità giudaica, maledetto dalla sua famiglia, Samuel si chiude fra le mura del convento, vuol sbiadire nella memoria dei suoi. Addottrinato nella fede cattolica, al momento della conversione prende il nome di colui che lo tiene a battesimo, il conte Guglielmo Raimondo Moncada, poi si stabilisce a Roma, diventa prete e grande è la sua fama di predicatore. Giunge all’apice della sua carriera ecclesiastica nel 1481 quando il venerdì santo recita davanti al papa Sisto IV il sermone sulla Passione. Poi però succede qualcosa: «caduto in grave errore» – questo solo dicono i documenti – perde lo stato ecclesiastico e scompare. Lo ritroviamo dopo qualche tempo con il nome di Flavio Mitridate – il re del Ponto era famoso per la conoscenza delle lingue oltre che per la resistenza al veleno – che insegna a Pico della Mirandola la cabala e le lingue orientali. Ma i motivi della scomparsa, la necessità di cambiare nome e identità, la vicenda dell’omicidio che si dice abbia commesso, i rapporti ambigui con Pico della Mirandola rimangono avvolti in una sfuggente segretezza.
2.
La prima novità di oggi, Il Pipistrello, occupa già il secondo posto: Jo Nesbø, definito maestro del thriller, regala ai suoi fan un nuovo caso dell’ispettore Harry Dole. Questa volta dovrà arrivare fino a Sidney, per indagare sulla morte di una giovane norvegese. Nelle sue indagini è affiancato da Andrew Kensington, nativo australiano, dotato di grande intelligenza, ma anche avvolto da un’aura di mistero. Dalle ricerche emergono elementi inquietanti, che sembrano richiamare alcune divinità appartenenti alla mitologia aborigena e in particolare Narahdarn, ovvero il pipistrello portatore di morte. Riusciranno a scoprire il colpevole?
3.
Grazie anche al successo del film omonimo, tutt’ora nelle sale cinematografiche, sale fino alla terza posizione Storia di una ladra di libri di Markus Zusak.
È il 1939 nella Germania nazista. Tutto il Paese è col fiato sospeso. La Morte non ha mai avuto tanto da fare, ed è solo l’inizio. Il giorno del funerale del suo fratellino, Liesel Meminger raccoglie un oggetto seminascosto nella neve, qualcosa di sconosciuto e confortante al tempo stesso, un libriccino abbandonato lì, forse, o dimenticato dai custodi del minuscolo cimitero. Liesel non ci pensa due volte, le pare un segno, la prova tangibile di un ricordo per il futuro: lo ruba e lo porta con sé. Così comincia la storia di una piccola ladra, la storia d’amore di Liesel con i libri e con le parole, che per lei diventano un talismano contro l’orrore che la circonda. Grazie al padre adottivo impara a leggere e ben presto si fa più esperta e temeraria: prima strappa i libri ai roghi nazisti perché “ai tedeschi piaceva bruciare cose. Negozi, sinagoghe, case e libri”, poi li sottrae dalla biblioteca della moglie del sindaco, e interviene tutte le volte che ce n’è uno in pericolo. Lei li salva, come farebbe con qualsiasi creatura. Ma i tempi si fanno sempre più difficili. Quando la famiglia putativa di Liesel nasconde un ebreo in cantina, il mondo della ragazzina all’improvviso diventa più piccolo. E, al contempo, più vasto.
4.
Scende ed è quarto Braccialetti rossi, il libro da cui è stata tratta la fiction in onda su Rai1. Albert Espinosa ha compiuto un miracolo: malato di cancro per dieci anni, è riuscito a guarire, trasformando il male in una grande esperienza. A guardarlo è lui stesso miracoloso, capace di comunicare, di contaminare gli altri con la propria vitalità. Albert Espinosa racconta in questo libro esemplare la propria giovinezza segnata dal tumore: più di un diario, più di una testimonianza, è una raccolta di tutto ciò che la sua condizione gli ha insegnato. E non c’è niente di astratto o dolente in queste pagine, ma la semplice volontà di mettere in pratica tutta la bellezza di quelle ‘lezioni’, che non a caso vengono chiamate ‘scoperte’: la scoperta che perdere una parte di sé non è una sottrazione di vita, ma l’occasione per guadagnarne di più. «Albert parla di un mondo alla portata di tutti, che ha il colore del sole: il mondo giallo. Un posto caldo, dove i baci possono durare dieci minuti, dove gli sconosciuti possono diventare i tuoi più grandi alleati, dove l’affetto è un gesto quotidiano come quello di comprare il pane, dove la paura perde significato, dove la morte non è una cosa che succede agli altri, dove la vita è il bene più prezioso. Lunga vita ad Albert!»
5.
Scende al quinto posto La sirena di Camilla Lackberg, con Erika Falck che cerca di aiutare un suo amico scrittore, minacciato di morte.
Un mazzo di gigli bianchi e una busta con un biglietto. L’ennesimo. Impegnato nel lancio del suo romanzo d’esordio, Christian Thydell riconosce sul cartoncino bianco che gli viene recapitato prima di una presentazione la stessa calligrafia elaborata che da oltre un anno lo perseguita, e finisce per crollare. A Erica Falck, sua preziosa consulente nella stesura del libro, confessa di ricevere da tempo oscure lettere anonime. Uno sconosciuto lo minaccia di morte, e il pericolo si fa sempre più vicino. Quando dal ghiaccio lungo la costa viene ripescato il corpo di un vecchio amico di Christian misteriosamente scomparso tre mesi prima, l’ispettore Patrik Hedström si convince che tra i due episodi ci sia una relazione e comincia a indagare. Intanto Erica, in faticosa attesa di due gemelli, decide di seguire una pista tutta sua. Chi meglio di lei conosce la psicologia di uno scrittore? Sa bene che, quando si scrive, si finisce sempre per infilare nella trama anche qualcosa della propria vita. Il presente di Fjällbacka torna a intrecciarsi a drammi che hanno la loro origine in tempi lontani, una fumosa e tormentata concatenazione di cause ed effetti che si trascina negli anni, a conferma che i segreti non si lasciano mai seppellire per sempre e che il passato, inesorabilmente, finisce coll’agguantarti.
6.
Si ferma al sesto posto Non è più come prima. Elogio del perdono nella vita amorosa di Massimo Recalcati: l’autore, psicologo, ricorda a tutti l’importanza del saper perdonare i tradimenti, pur non negando le difficoltà che comporta.
Questo libro si interessa dell’amore che dura, delle sue pene e della sua possibile redenzione. Indaga gli amori che lasciano il segno, che non vogliono morire nemmeno di fronte all’esperienza traumatica del tradimento e dell’abbandono. Cosa accade in questi legami quando uno dei due vive un’altra esperienza affettiva nel segreto e nello spergiuro? Cosa accade poi se il traditore chiede perd ono e, dopo aver decretato che non era più come prima, vuole che tutto torni come prima? Dobbiamo ridicolizzare gli amanti nel loro sforzo di far durare l’amore? Oppure possiamo confrontarci con l’esperienza del tradimento, con il dolore infl itto da chi per noi è sempre stato una ragione di vita?
Questo libro elogia il perdono come lavoro lento e faticoso che non rinuncia alla promessa di eternità che accompagna ogni amore vero.
7.
Beppe Severgnini è un giornalista, autore di molti libri che si distinguono per la loro capacità di parlare, in modo ironico, di argomenti in realtà molto seri e importanti. Prendendo spunto dalla voglia di viaggiare degli italiani, ci offre un vero e proprio vademecum per riuscire a sopravvivere in una Nazione che appare incerta tra voglia di fuga e immobilismo: La vita è un viaggio si propone come una bussola che cerca di rappresentare una guida per chi lo leggerà.
8.
Il mondo immaginato da Veronica Roth per il futuro, è stato devastato dalle guerre. Sperando di trovare un po’ di pace, è stato stabilito di dividere la popolazione in fazioni diverse, a seconda dell’indole dell’individuo: gli Eruditi sono coloro che hanno la sapienza, gli Intrepidi il coraggio e così via. La scelta, definitiva, deve essere compiuta da tutti, al compimento del sedicesimo anno di età. Ma cosa può accadere quando nasce una persona che non riesce a collocarsi in nessun gruppo? Quello che succederà a Beatrice Prior, ragazzina protagonista di questo romanzo, costituisce la trama di Divergent, primo capitolo di una saga della quale, da poco, è stato pubblicato il terzo ed ultimo volume. Diventato soggetto cinematografico, il libro occupa oggi già l’ottava posizione.
9.
Si piazza al nono posto la divertente storia di amore, invidie e gelosie raccontata da Andrea Vitali in Premiata ditta sorelle Ficcadenti.
Bellano 1915. In una sera di fine novembre una fedele parrocchiana, la Stampina, si presenta in canonica: ha urgente bisogno di parlare con il prevosto, che in paese risolve anche le questioni di cuore. Suo figlio Geremia, docile ragazzone che in trentadue anni non ha mai dato un problema, sembra aver perso la testa. Ha conosciuto una donna, dice, e se non potrà sposarla si butterà nel lago. L’oggetto del suo desiderio è Giovenca Ficcadenti, di cui niente si sa eccetto che è bellissima – troppo bella per uno come lui – e che insieme alla sorella Zemia sta per inaugurare una merceria. Il che basta, nella piccola comunità, a suscitare un putiferio di chiacchiere e sospetti. Perché la loro ditta può dirsi “premiata”? Da chi? E quali traffici nascondono i viaggi che la Giovenca compie ogni giovedì? Soprattutto, come si può impedire al Geremia di finire vittima di qualche inganno? Indagare sulle sorelle sarà compito del prevosto, per restituire alla Stampina un figlio “normale”. Facile dirlo. Non così facile muoversi con discrezione laddove sembrano esserci mille occhi e antenne… Cos’è un paese se non un caleidoscopio di storie, un’orchestra di uomini e donne che raccontando la vita la reinventano senza sosta, arricchendola di nuovi particolari? Con micidiale ironia, Vitali dà voce a questo coro – una sinfonia di furbizie e segreti, invidie e pettegolezzi – che mostra una faccia sempre diversa della verità, e un attimo dopo la nasconde ad arte…
10.
Ha l’onore di chiudere il gruppo dei primi dieci La casa nel bosco, un libro fortemente autobiografico nel quale i fratelli Carofiglio ci donano stralci della loro vita e in particolare delle vacanze estive che trascorrevano in una casetta di villeggiatura.
Due fratelli che non si frequentano molto, forse nemmeno si sopportano. Vite diverse, caratteri diversi, e forse anche qualche rancore lasciato a covare sotto la cenere. Adesso però sono costretti a stare insieme, almeno per alcuni giorni: devono svuotare la casa di villeggiatura della loro infanzia, prima di consegnare le chiavi al nuovo proprietario. Questa convivenza forzata diventa l’occasione per un viaggio nella memoria, per una riconciliazione, lungo un percorso buffo e struggente tra oggetti, luoghi, odori, racconti e sapori. Sul crinale sottile che divide affetto e rivalità, nostalgia e disincanto, una storia di amicizie perdute, di amori rubati, di vecchi fumetti e di torte di ricotta.
Escono di scena Supernotes, di Agente Kasper e Luigi Carletti, Polvere alla polvere, di Brian Freeman e Raggi di luce, di Paolo Brosio.
2 commenti
Mi accorgo che i miei acquisti non seguono le classifiche. Mah. Cosa vorrà dire?
Pure i miei cara Ambra e rispondo anche a quello che hai scritto nel post dell’altra settimana: hai ragione troppi libri pubblicati, secondo me va bene variare perché i gusti sono davvero tanti, ma restano comunque troppi, ma già è confermata che siamo nell’era della quantità a discapito della qualità. E poi adesso sono bravi tutti tanto si fanno correggere ciò che hanno scritto dagli editing, sono davvero pochi, anzi pochissimi i veri autori, il problema è che non sapremo mai chi è stato tanto bravo da scrivere il libro da solo.