Lo storico duetto Mina-Battisti è stato riconosciuto come uno dei più grandi momenti della storia della musica italiana. Otto minuti e ventitré secondi di medley dei due artisti a “Teatro 10”, andato in onda il 23 aprile 1972, alle 21:47, nelle tv in bianco e nero delle case italiane. La voce di Mina si fonde perfettamente con quella di Battisti, creando un’armonia unica che continua ad emozionare.Il medley è composto da sette canzoni: “Mi ritorni in mente”, “Il tempo di morire”, “E penso a te”, “Eppur mi son scordato di te”, “Emozioni”, “Insieme” e “Io e te da soli”. Sono tutte canzoni scritte da Battisti e Mogol, ma queste ultime due non erano mai state cantate da Battisti ed erano state incise solo da Mina.
Il libro “Il duetto Mina Battisti. Teatro 10, 1972”di Enrico Casarini, pubblicato da Minerva, racconta la storica serata rievocando vita, musica e tv dell’Italia di 50 anni fa.
Domenica 23 aprile 1972, ore 21 e 47: una cometa attraversa il cielo televisivo d’Italia. Passa velocissima e quasi inosservata: di fronte ai nostri occhi vive appena otto minuti e ventitré secondi, e i giornali dell’epoca ne parleranno poco o nulla, comunque senza entusiasmo. Eppure la luce di quella cometa è così forte che oggi illumina ancora la nostra idea di spettacolo perfetto. E la cometa è anche tuono e avvolge l’Italia in una musica destinata a non invecchiare mai.
Quella sera assiste all’incontro unico e irripetibile fra Mina e Lucio Battisti sul palcoscenico di Teatro 10: Mina e Lucio, insieme. Una scheggia di tv entrata nella memoria collettiva: le canzoni di Lucio, la voce di Mina, i loro sguardi complici, la band dei «Cinque amici da Milano»… Ma quel duetto è stato molto più di otto minuti e ventitré secondi di parole e musica.
È stato un’avventura creativa sorprendente ed entusiasmante; la scommessa di Mina, una stella sull’orlo di una crisi di nervi; l’ultimo spettacolo di Battisti, un artista che non voleva diventare stella; il tramonto della grande “Rai Broadway” in bianco e nero che aveva accompagnato il grande sogno dell’Italia del Boom…
Cinquant’anni dopo, con questo libro andiamo dietro le quinte di Teatro 10, in studio di registrazione con Lucio Battisti, nella tempestosa vita quotidiana di Mina, sul treno che nel cuore della notte porta un gruppo di musicisti a Roma, di fronte al pubblico del Teatro delle Vittorie, nelle emozioni di chi c’era. Nel cuore di una tempesta di applausi che non potrà mai essere dimenticata. Prefazione di Massimiliano Pani. Postfazione di Franco Zanetti.
2 commenti
Hai ragione. Davvero emozionante. Fra l’altro non avevo mai visto il duetto.
Le emozioni non vanno mai abbandonate.