11 marzo 2013 è diventata una data storica nella ventennale battaglia contro la sperimentazione animale, entra in vigore, in tutta l’Unione europea, il divieto totale per i cosmetici ottenuti con l’uso della vivisezione, di testare e commercializzare ingredienti e prodotti cosmetici sperimentati sugli animali.
Le disposizioni del regolamento sono volte a garantire la tutela della salute e l’informazione dei consumatori, vigilando sulla composizione e l’etichettatura dei prodotti. Il regolamento prevede inoltre la valutazione della sicurezza dei prodotti e l’eventuale presenza di ingredienti ‘nano’, cioè di dimensioni inferiori ai 100 micron, sui quali ancora si discute sulla loro sicurezza.
Rossella Muroni, direttore generale di Legambiente dichiara: “Il divieto imposto nell’Unione Europea segnerà una pagina importante a livello mondiale per il superamento dei tanti, troppi, e spesso inutili esperimenti fatti sulla pelle degli animali: le aziende cosmetiche utilizzeranno altri metodi per testare i vari prodotti, diventando così un esempio per tutti i settori che continuano, invece, ad utilizzare lo strumento della sperimentazione infliggendo agli animali terribili sofferenze”.
La vivisezione, quindi, non è un male inevitabile come vuole farci credere una certa parte della comunità scientifica, continuando a far finta di non sapere che le alternative alla sperimentazione animale esistono, e sono ben più efficaci.
Il diritto alla vita non è solo un privilegio di alcuni.
Fonti:
www.sicilia-natura.com
www.all4animals.it
www.repubblica.it
www.ansa.it