Come accade ormai da tempo i media fanno giornalismo a modo loro specialmente quando si parla di Sicilia e di notizie che potrebbero dare fastidio, forse paura che qualcuno possa emulare, quindi voglio condividere con tutti voi amici lontani ciò che è accaduto in questi giorni nella mia città, con tutta l’emozione e la gioia che ancora scorre in me.
Il Prof. Renato Accorinti, un attivista per i diritti civili, dell’ambiente e della lotta alla mafia, un pacifista, insegnante di educazione fisica e tecnico della Federazione Italiana Atletica Leggera, il fondatore del movimento “No ponte” con la sua lista civica “Cambiamo Messina dal basso” al ballottaggio per il Sindaco della città ha sbaragliato tutti i partiti battendo il candidato del centrosinistra Felice Calabrò con il 52,67% delle preferenze, molti non lo credevano possibile, tanti lo giudicavano per il suo modo di vestire, non riuscendo ad andare oltre l’apparenza.
La gente si è riversata per le strade come se avesse vinto i mondiali, lo hanno portato sulle spalle come vincitore per una delle vie centrali, lo hanno accolto con abbracci e consensi, è salito al municipio e dalla finestra ha già fatto capire dove sta la differenza (per chi non lo avesse già capito), tutta la notte la città ha festeggiato in piazza Municipio.
«Dobbiamo cambiare tutti insieme, altrimenti in 9, io ed i miei assessori non riusciremo a fare nulla. E’ necessaria la partecipazione», promette che la prima cosa che farà sarà quella di abbattere la barriera di vetro all’ingresso del municipio, che è servita a creare una distanza tra i cittadini e le istituzioni.
Qui il video ed il suo non convenzionale discorso che vi consiglio di vedere http://www.messinaoggi.it/videofb.php?id=415
Nel giorno della sua proclamazione e del suo insediamento, Accorinti ha deciso di non cambiare “look” come forse qualcuno si aspettava, pur consapevole che, adesso, il suo ruolo sarà un altro.
Abbiamo assistito a qualcosa di mai visto, è arrivato in bicicletta, con la sua fedele maglietta che lo ha accompagnato per tutta la battaglia No ponte, “non so dove parcheggiare la bici” queste le prime parole, poi è entrato al municipio a piedi nudi, un simbolo per ricordarsi di rimanere coi piedi per terra e vivere con umiltà.
A chi gli ha chiesto se sente la responsabilità di quella fascia tricolore ha risposto senza incertezza: «E’ una responsabilità enorme, per me le istituzioni sono sacre. E lo dico da anarchico»
Dopo la proclamazione, è salito su una sedia per riuscire a vedere tutti “da qui si vede il mare” così a cominciato e poi ha continuato con altre e come sempre bellissime parole.
La sera i festeggiamenti sono continuati in pazza duomo dove lo ha accolto ancora tantissima gente, Sonia Alfano, presidente della Commissione Speciale Antimafia Europea che ha detto “A prescindere dal risultato si è comunque già vinto perché è in atto un movimento pacifico, libero e innovativo nel segno dei diritti, e mai dei favori. Ora tocca ai messinesi, con il loro voto, completare l’opera e lavorare insieme per la rinascita di Messina” ed il cantate che lo ha appoggiato da sempre Roy Paci “La mia è una scelta etica, nel segno dei diritti e del cambiamento. Conosco e apprezzo moltissimo Renato Accorinti da anni e considero una bellissima rivoluzione questo movimento. Non partecipo a campagne elettorali. Questa volta è diverso”.
Il discorso di Renato (non vuole essere chiamato sindaco) è stato commovente ed ha dato molta speranza ed una visione diversa ai cittadini, la città ha compiuto un salto di civiltà.
Dopo il discorso si è fatta musica con Roy Paci che fatto l’impossibile per esser presente anche senza gli Aretruska. E con alla consolle Jah-Sazzah e Tony Proe, assieme ai Boo Daci’s ha fatto ballare il pubblico intonando Malarazza insieme ad uno scatenato Accorinti saltellante e poi con alcuni dei suoi classici, da Toda joia toda beleza, Cantu Siciliano e Sicilia Bedda che per l’occasione e diventata Messina Bedda.
Io non ho mai visto niente di simile e voi?
Questa mattina il neo sindaco ha mantenuto la sua prima promessa, rimuovendo la porta centrale a vetri di palazzo Zanca (Municipio) col supporto del comandante del Corpo di Polizia Municipale un gesto simbolico, un piccolo atto che presuppone un cambiamento nel rapporto tra cittadinanza e amministrazione,
Ma chi è Renato?
59 anni, messinese, insegnante di educazione fisica e tecnico della Federazione Italiana Atletica Leggera, sin da giovanissimo si distingue per le battaglie sociali. Come si legge sul suo sito, nel 1972 diventa referente provinciale della Lega degli Obiettori di Coscienza; negli anni ‘70 è a Berlino per manifestare contro il muro; nel 1979 partecipa alla Carovana per il Disarmo Bruxelles-Varsavia in giro per l’Europa e fonda a Messina il Movimento nonviolento.
Negli anni successivi prosegue le sue battaglie sociali, prima per i referendum radicali sull’aborto, poi contro la base militare Nato a Comiso. Nel 1991 viene rinviato a giudizio perché durante una manifestazione contro la Guerra del Golfo invita i militari a disertare e i giovani a strappare la cartolina di precetto: l’anno successivo viene assolto, ma intanto attorno al processo si è sviluppato un forte movimento di opinione e la figura di Accorinti diventa un punto di riferimento per l’attivismo nonviolento.
Negli anni 2000 le sue battaglie si concentrano sulla lotta alla mafia e al Ponte sullo Stretto. Accorinti chiede ripetutamente di portare a Messina i resti dell’auto su cui viaggiava Giovanni Falcone quando venne ucciso, e invita il comune ad affiggere una targa in memoria di Graziella Campagna davanti alla piscina comunale a lei intitolata: dopo anni di rifiuti, la affigge personalmente. Contro il Ponte, Accorinti fonda il movimento No al Ponte e organizza una serie di iniziative di sensibilizzazione ottenendo l’appoggio, tra gli altri, di Don Ciotti, Rita Borsellino, padre Alex Zanotelli, Michele Santoro, don Andrea Gallo, Dario Fo e Beppe Grillo.
Il 24 giugno 2013 sorprendendo tutti diventa Sindaco della città di Messina.
2 commenti
Ma che bella, bellissima visione questi video. Il cuore si allarga. Che sia iniziata l’era del riscatto? La fine del malgoverno cittadino, regionale e nazionale?
Sono stracontento sia per Accorinti, persona stupenda, sia per i siciliani – i messinesi in particolar modo – ed anche per te carissima Galatea.
Esulto anche perché sono orgoglioso di essere figlio di genitori entrambi siciliani e la Sicilia tutta è nel mio cuore.
Un caro saluto,
aldo.