Il poeta è tornato è un romanzo thriller seguito de Il poeta di Michael Connelly, con protagonista il detective Harry Bosch, pubblicato nel 2004.
“E’ tornato, Rachel.” Rachel sentì un pugno invisibile colpirla allo stomaco e lì fermarsi, mentre in testa le balenavano immagini e ricordi. Brutte immagini. Brutti ricordi. Chiuse gli occhi. Cherie Dei non aveva alcun bisogno di fare nomi. Sapeva che si trattava di Backus. Il Poeta era riemerso dal passato.
Rachel Walling, l’agente dell’FBI che si era occupata del caso del Poeta, non aveva mai smesso di sognarselo. Ma il giorno in cui dall’FBI la chiamano perché il killer ha ripreso a colpire, capisce che quell’incubo è tornato realtà. Anche Harry Bosch è alle prese con un’indagine: quella sulla morte del suo amico Terry McCaleb, il cui cuore trapiantato ha ceduto per sempre. La moglie di McCaleb non è convinta che si tratti di un decesso naturale, dall’autopsia risulta che i medicinali indispensabili alla sopravvivenza del marito sono stati alterati e resi del tutto inefficaci. Perquisendo la barca dell’amico, Bosch trova le prove che anche dietro quest’omicidio si nasconde l’ombra del Poeta. E quando Rachel e Bosch si incontrano nel deserto del Nevada, dove il killer ha sepolto le sue vittime, capiscono che solo unendo le forze riusciranno a incastrarlo. In un crescendo di suspense, la scia di morte lasciata dal criminale più spietato e ingegnoso della storia di Los Angeles li porta dalle sabbie del Nevada, alle luci scintillanti di Las Vegas, fino agli angoli bui di Los Angeles, dove Harry Bosch giocherà la partita più drammatica e pericolosa della sua vita.
L’autore chiude la saga del suo personaggio più conosciuto, il poeta.
Il libro scorre bene e si legge velocemente, ma la trama sembra un po’ forzata anche se ricamata con la solita precisione, forse un po’ troppa precisione.
Anche se è inferiore a Il poeta, è comunque un gran bel thriller.