Persuasione è un romanzo della scrittrice inglese Jane Austen, pubblicato postumo, nel 1818, dal fratello, fu composto tra il 1816 e il 1817. La scrittrice inizierà a lavorare a questo romanzo immediatamente dopo aver finito Emma, questa è l’ultima opera completa scritta poco prima dell’aggravarsi della malattia che la porterà alla morte nel luglio del 1817. Il titolo del romanzo non fu scelto dalla scrittrice, infatti molti critici ritengono che il titolo del romanzo sarebbe stato The Elliotts.
“Nessun secondo amore, l’unica cura felice ed efficiente alla sua età, era stato possibile per la sensibilità del suo animo, per la finezza del suo gusto, entro i limiti ristretti della società intorno a lei.”
Anne Elliot, la protagonista del romanzo, ha sbagliato: da giovanissima, appena diciannovenne, si è lasciata convincere dall’opposizione del padre, Sir Walter, e dalla “persuasione” di Lady Russell a rompere il fidanzamento col giovanissimo ufficiale di marina Frederick Wentworth, amatissimo ma non ricco. Adesso, a ventisette anni, Anne è sola; per di più le sorti economiche della sua famiglia hanno subito un rovescio e il padre è stato costretto a dare in affitto la propria tenuta all’ammiraglio Croft. Ma un giorno l’ammiraglio riceve la visita del proprio cognato, un affermato e facoltoso capitano di marina: è Frederick, e questa volta, otto anni dopo, Anne ha la sua seconda occasione.
Questo è l’ultimo ed anche più maturo romanzo della Austen, contiene un impareggiabile ritratto della provincia inglese d’inizio Ottocento e attraverso la contrastata vicenda della eroina si intende una polemica antiaristocratica.
Sono una fan scatenata di Jane Austen, questo è il mio romanzo preferito, in questo romanzo mescola la sua ironia alla poesia creando un romanticismo intenso e profondo, lontano dalla frivolezza della gioventù. C’è più passione tra i corpi che mai si sfiorano di Anne e il Capitano Frederick, che in altri personaggi dei suoi libri e non solo. Anne Elliot è la figura femminile più complessa della Austen e credo si avvicini molto alla stessa autrice.
E’ Anne che ci accompagna durante la lettura attraverso il suo punto di vista, i suoi pensieri, le sue azioni e ci fa scoprire che l’amore può resistere al tempo che tutto distrugge. Un libro da leggere assolutamente.
Inoltre vi è incastonata come una perla preziosa la più bella dichiarazione d’amore che ho letto, che non trascrivo qui per non togliervi il piacere della scoperta, ma che potete trovare nel post “La più bella dichiarazione d’amore“.
“Ci sono una bellezza e un’ombra particolari in Persuasione. La scrittrice sta cominciando a scoprire che il mondo è più grande, più misterioso, più romantico di quanto aveva creduto. Sentiamo che è vero anche per lei quello che aveva scritto della sua protagonista, Anne: «Era stata costretta alla prudenza da giovane, aveva conosciuto la passione crescendo: naturale evoluzione di un inizio contro natura».” (Virginia Woolf)
Qualche anno prima, Anne Elliot era stata una ragazza molto graziosa, ma il rigoglio giovanile era svanito presto, e anche quando era al culmine, il padre aveva trovato poco da ammirare in lei (così totalmente diversi erano i suoi delicati lineamenti e i teneri occhi scuri rispetto ai suoi); non poteva esserci nulla in essi a suscitare la sua stima, ora che lei era sfiorita e smagrita. Sir Walter non aveva mai nutrito molte speranze, e ormai non ne aveva nessuna, di leggere il suo nome in qualche altra pagina del suo libro prediletto. Per un matrimonio adeguato poteva contare solo su Elizabeth, poiché Mary si era semplicemente unita a un’antica famiglia di campagna rispettabile e di notevoli mezzi, e aveva quindi fornito tutto l’onore, non ricevendone nessuno. Elizabeth si sarebbe, un giorno o l’altro, sposata in modo appropriato. Talvolta succede che una donna sia più attraente a ventinove anni di quanto lo fosse stata dieci anni prima, e, parlando in generale, se non ci sono state né malattie né preoccupazioni, è un periodo della vita in cui è raro che il fascino sia andato perduto.
Così era per Elizabeth; sempre la stessa attraente Miss Elliot di quando aveva cominciato a esserlo dieci anni prima; e Sir Walter poteva quindi essere scusato nel dimenticare l’età della figlia, o, almeno, essere considerato sciocco solo a metà, per ritenere se stesso ed Elizabeth in fiore come sempre, in mezzo alle devastazioni del bell’aspetto di chiunque altro, poiché era in grado di osservare come stessero tutti facendosi vecchi, nella sua famiglia a tra i suoi amici. Anne smunta, Mary involgarita, ogni faccia del vicinato sempre peggio; e il rapido incremento delle zampe di gallina vicino alle tempie di Lady Russell l’aveva da tempo messo a disagio.
Consiglio la traduzione di Giuseppe Ierolli, disponibile in ebook (formato PDF), oppure in formato cartaceo che trovare nel link sotto:
http://www.jausten.it/jarcp.html
Degna di nota è la trasposizione cinematografica nel film del 1995 , Roger Mitchell, con Susan Fleetwood, Amanda Root, Ciarán Hinds.
Questo è il romanzo della Austen che preferisco e di conseguenza adoro questo film, ed anche se i protagonisti non sono bellissimi, lo trovo di una poesia travolgente.
Nel 2007 la BBC produce una miniserie degna di nota, Regia di Adrian Shergold con Rupert Penry-Jones, Sally Hawkins, Alice Krige, Tobias Menzies.
Purtrotto rispetto al film sono state fatte delle variazioni rispetto al libro, che non disturbano più di tanto, ma una in particolare non può essere perdonata, manca la scena magistrale della lettera scritta di nascosto dal Cap. Wentworth, un vero peccato perché è una delle più belle dichiarazioni d’amore.