Nathaniel Hawthorne, scrittore statunitense, che in molti conoscono per essere l’autore del romanzo “La lettera scarlatta“.
Visse vicino alla cerchia intellettuale dei trascendentalisti come Henry David Thoreau e Ralph Waldo Emerson, nonostante con questi vi fosse una sottaciuta rivalità.
Si cimentò nei generi letterari del romanzo e del racconto, cui deve il suo successo. È considerato, assieme ad Edgar Allan Poe, Herman Melville e Mark Twain, il più importante narratore statunitense dell’Ottocento.
“Nessuno, penso, dovrebbe leggere poesie, o guardare quadri o statue, se non vi sa trovare molto di più di quanto il poeta o l’artista vi abbiano effettivamente espresso.”
Nathaniel Hawthorne nacque il 4 luglio 1804 a Salem, Massachusetts, dove la sua casa natale è oggi un museo. William Hathorne, che emigrò dall’Inghilterra nel 1630, fu il primo degli antenati di Hawthorne a giungere nelle colonie. Il figlio di William John Hathorne fu uno dei giudici del processo alle streghe di Salem (fu forse proprio in relazione alla pesante eredità dell’avo che lo scrittore decise di aggiungere la “w” al proprio cognome, quasi a prenderne le distanze).[1Il padre, Nathaniel Hathorne Senior, era un capitano di Marina che morì nel 1808 di febbre gialla, quando Hawthorne aveva solo quattro anni, a Raymond, Maine.
Hawthorne frequentò il Bowdoin College a spese di uno zio dal 1821 al 1824, ed ebbe come compagni Henry Wadsworth Longfellow, John Brown Russwurm, futuro governatore della contea di Maryland in Liberia e il futuro presidente Franklin Pierce. Prima della pubblicazione dei Twice-Told Tales del 1837, Hawthorne scrisse nell’oscurità di quello che chiamava il suo “nido di gufo”, nella casa familiare. Ripensando a quel periodo della sua vita, scrisse: “Non vivevo, ma sognavo di vivere”.
Fu assunto nel 1839 alla Dogana di Boston. L’anno precedente si era fidanzato con l’illustratrice trascendentalista Sophia Peabody (1809-1871). In cerca di un alloggio per sé e per Sophia, nel 1841 entrò nella comunità trascendentalista di Brook Farm; in quello stesso anno, però, lasciò la comunità dichiarandosi insoddisfatto dell’esperimento (la sua esperienza di Brook Farm gli fornì l’ispirazione per il romanzo The Blithedale Romance). Sposò Sophia nel 1842, e con lei si trasferì nella Old Manse a Concord, dove i due vissero per tre anni. Lì nacque la maggior parte dei racconti di Mosses from an Old Manse. Ralph Waldo Emerson e Henry David Thoreau erano tra i loro vicini.
Nel 1846, Hawthorne fu nominato supervisore alla Dogana di Salem. Come il suo incarico precedente a Boston, questo impiego era soggetto alla politica detta spoils system. Le sue simpatie per i democratici fecero perdere il lavoro a Hawthorne in seguito al cambio di amministrazione a Washington dopo le elezioni presidenziali del 1848. La carriera di romanziere di Hawthorne fu lanciata da La lettera scarlatta del 1850, nella cui prefazione si accenna ai tre anni nella Dogana di Salem. A breve seguirono La casa dei sette abbaini (1851) e The Blithedale Romance (1852).
Nel 1852 redasse la biografia per la campagna elettorale dell’amico Franklin Pierce. Con l’elezione di Pierce a presidente, Hawthorne fu nominato nel 1853 console degli Stati Uniti a Liverpool. Nel 1857, allo scadere dell’incarico, la famiglia Hawthorne viaggiò in Francia e in Italia, per ritornare a Concord nel 1860, anno in cui fu pubblicato il romanzo Il fauno di marmo. La salute malferma gli impedì di terminare diverse opere letterarie. Morì nel sonno il 19 maggio 1864, a Plymouth, New Hampshire durante una gita alle White Mountains con Pierce. Fu sepolto nello Sleepy Hollow Cemetery, Concord, Massachusetts.
Nathaniel e Sophia Hawthorne ebbero tre figli: Una (1844-1877), Julian (1846-1934), e Rose (1851-1926). Una soffriva di una malattia mentale e morì giovane. Julian fu scrittore anche lui di romanzi e racconti e curò qualche opera del padre, scrivendo anche una biografia su di lui e sulla famiglia. Rose sposò George Parsons Lathrop e si convertì al cattolicesimo. Dopo la morte del marito, divenne suora domenicana e fondò l’ordine delle Dominican Sisters of Hawthorne per l’assistenza delle vittime di mali incurabili.
Ad Hawthorne è stato intitolato l’omonimo cratere, sulla superficie di Mercurio.
“Parole. Così innocenti e lievi quando stanno in un dizionario, quanto potenti nel bene e nel male si trasformano nelle mani di chi sa combinarle.”
Libri di Nataniel Hawthorne
1828 – Fanshawe
1837 – Twice Told Tales (Racconti narrati due volte)
1846 – Mosses from an Old Manse (Muschi da un vecchio presbiterio)
1850 – La lettera scarlatta
1851 – La casa dai sette abbaini in cui, con tono più esplicitamente polemico nei confronti dell’ideologia puritana delle origini, Hawthorne affronta il tema del peccato e dell’ereditarietà della colpa.
1852 – Il romanzo di Valgioconda, opera decisamente secondaria, ispirata all’esperienza di Brook Farm, non priva tuttavia di interessanti brani di indagine filosofica.
1860 – Il fauno di marmo, pubblicato in America con questo titolo e in Inghilterra col titolo Transformation (Metamorfosi); è la storia di una comunità di giovani artisti americani residenti a Roma. Il romanzo, problematico nell’impostazione (la bellezza e l’arte contro il senso del peccato e dell’autodistruzione) e nello svolgimento del discorso (il tentativo non del tutto riuscito di svincolamento della struttura dal modello inglese del romanzo gotico), si presenta quale punto nodale nella storia del romanzo americano in quanto contiene, in prefazione, una esplicitazione delle scelte tematiche e formali dell’opera e un tentativo di formulazione del concetto di romance quale momento di fusione di “romanzo” e “pastorale”.
1863 – La nostra vecchia casa
1868, 1870, 1871 – Di grande interesse sono i Notebooks (Taccuini) pubblicati postumi in tre serie.
1852 – Il libro delle meraviglie