Charles Perrault, scrittore francese, inventore della fiaba moderna.
“Le disgrazie sono tegole che cascano sul capo dei Re come su quello dei sudditi, e non c’è allegrezza senza che ci sia mescolato qualche dispiacere.”
Perrault nacque a Parigi il 12 gennaio del 1628 da famiglia altoborghese, vicina alla Corte di Francia, numerosa e adeguatamente facoltosa: tra gli altri, vale la pena ricordare il padre Pierre Perrault, avvocato al parlamento di Parigi ed il fratello Claude Perrault, medico e architetto, cui si deve la facciata del Louvre.
Charles aveva anche un fratello gemello, François, che però morì a soli sei mesi. Frequentò le migliori scuole e studiò legge, trovando poi lavoro nei servizi statali. Prese parte alla creazione dell’Accademia delle Scienze e al restauro dell’Accademia della Pittura.
Nel 1654 si trasferì con Pierre, altro fratello da poco nominato alto funzionario delle tasse, in una casa di Parigi. In questi anni forte fu l’impegno di Perrault nelle arti e nelle lettere: entrò a gran voce nella “diatriba fra antichi e moderni”, nella quale si affrontano, a colpi di articoli e di saggi, i sostenitore dell’una o dell’altra categoria letteraria, primi ad avvalorare gli antichi e la letteratura di Luigi XIV, i secondi invece seguaci del nuovo e del moderno.
“C’era una volta un taglialegna, il quale, stanco della vita – così almeno diceva – avea gran voglia di andarsene al mondo di là. Da che era venuto al mondo, a sentir lui, il cielo spietato non avea mai voluto esaudire un solo dei suoi voti.”
da I desideri ridicoli
All’età di cinquantacinque anni, nel 1680, pubblicò il volume Racconti e storie del passato con una morale, col sottotitolo: I racconti di mamma l’oca, pubblicato a nome del suo terzo figlio, si pensa che in seguito ad un rissa il più piccolo dei suo figli dovette andare in carcere per qualche tempo così suo padre per rifargli la reputazione intitolò a nome di suo figlio la raccolta di fiabe.
Non è possibile che le abbia scritte suo figlio perché la pubblicazione avvenne quando aveva ancora diciannove anni e non poteva ancora aver tale padronanza delle facoltà linguistiche una così ampia esperienza della vita. Il figlio morì due anni dopo all’età di ventun anni. Questo libro ebbe un inaspettato e travolgente successo, rendendo il nome di Perrault famoso anche al di fuori dei circoli letterari e artistici e dando di fatto inizio a un nuovo genere letterario, quello della fiaba.
Sebbene molte storie di Perrault siano trascrizioni di storie tradizionali della cultura popolare (per esempio adattate dalle versioni di Giambattista Basile), lo scrittore francese non si riproponeva solo di “riportare” queste storie, bensì arricchiva il canovaccio tradizionale con proprie intuizioni creative. Così ritroviamo nelle sue fiabe luoghi della Francia della sua epoca, come il Castello di Ussé che si dice rappresentato ne La bella addormentata e Il gatto con gli stivali, o riferimenti alla moda francese del XVII secolo.
Alcune sue idee originali sono percepite, nella cultura popolare moderna, come parte essenziale delle relative fiabe; si pensi per esempio alle scarpette di cristallo, che fanno la loro apparizione, per la prima volta, nella Cenerentola di Perrault.
Nel 1672 sposò Marie Guichon, morì a Parigi il 16 maggio 1703 all’età di 75 anni.
Libri di Charles Perrault
Le più celebri fiabe di Perrault (come quelle dei Grimm o di Andersen) sono universalmente note e parte indelebile della nostra cultura; i riferimenti a esse in altre opere d’arte e in altri contesti sono semplicemente incalcolabili, così come sono numerosissime le trasposizioni in opere liriche, teatrali, cinematografiche, musicali, e così via. Si possono ricordare in particolare:
Barbablu
Cappuccetto Rosso
Cenerentola
Enrichetto (Richetto) dal ciuffo
Griselda
I desideri inutili
Il gatto con gli stivali
La bella addormentata nel bosco
Le fate
Pelle d’Asino
Pollicino (Puccettino)
All’opera di Perrault si deve anche la diffusione del nome Mamma Oca nella letteratura per bambini, sebbene il nome stesso fosse già stato utilizzato prima della pubblicazione dei Racconti di Mamma Oca.
Dopo la morte di Perrault, avvenuta nel 1703 a Parigi, venne pubblicata una raccolta di sue fiabe col titolo Contes (“racconti”), composta dai Racconti di Mamma Oca con l’aggiunta di altre tre storie in versi:
La pazienza di Griselda
I desideri inutili
Pelle d’asino
In Italia queste meravigliose fiabe sono state rese ancor più celebri e ricche di immaginario, dalla penna del suo traduttore più famoso, il grande Carlo Collodi.