Il Premio Strega è uno dei riconoscimenti letterari più prestigiosi in Italia, giunto alla sessantottesima edizione l’11 giugno sono stati decisi i 5 finalisti e si tratta di:
1. Non dirmi che hai paura (Feltrinelli) di Giuseppe Catozzella
2. Lisario o il piacere infinito delle donne (Mondadori) di Antonella Cilento
3. La vita in tempo di pace (Ponte alle Grazie) di Francesco Pecoraro
4. Il desiderio di essere come tutti (Einaudi) di Francesco Piccolo
5. Il padre infedele (Bompiani) di Antonio Scurati
Quest’anno il premio si rinnova aggiungendo una sezione denominata Premio Strega giovani, della quale è stato proclamato il vincitore e si tratta di Giuseppe Catozzella, scrittore e giornalista nato a Milano nel 1976, che ha sbaragliato un’agguerrita concorrenza con il romanzo Non dirmi che hai paura.
Per sapere chi trionferà invece nella versione tradizionale dello Strega 2014 occorrerà aspettare il 3 luglio 2014.
Sicuramente in futuro troveremo qualche libro di quelli citati presenti qui in classifica dei libri più venduti della settimana che oggi è caratterizzata da due novità.
1.
Inamovibile osserva tutti dall’alto della cima Andrea Camilleri, godendosi il consueto successo che accompagna ogni sua nuova uscita. Con La piramide di fango torna il commissario Salvo Montalbano, impegnato questa volta a scoprire tutto il marcio che si nasconde dietro l’assegnazione degli appalti nel settore dell’edilizia.
Il commissario Montalbano è ancora sconvolto per la morte del piccolo François, quando un triste fatto di cronaca lo riporta al suo dovere: un uomo è stato ritrovato ucciso in una specie di galleria scavata in un cantiere. Nonostante il suo dolore, che ne cambia anche il carattere, Salvo procede nelle indagini: scoprirà così un modo di appalti truccati e persone disposte a tutto pur di aumentare i loro profitti.
2.
Al secondo posto, entra oggi in classifica Paolo Coelho autore molto amato in Italia, che promette di dargli battaglia. Adulterio, questo il titolo del suo nuovo romanzo, racconta le vicissitudini sentimentali di una donna, Linda, che a trentuno anni scopre di essere stanca di una vita apparentemente perfetta, ma in realtà molto noiosa e prevedibile, tanto da averla resa depressa. Il destino le fa incontrare un suo amore di gioventù, e lei riscopre una passione così forte da voler mettere in discussione anche la sua famiglia. Deciderà di mollare tutto, nonostante i suoi figli, oppure riuscirà a apprezzare nuovamente quel menage che le appare soffocante?
3.
Scivola in terza posizione la ragazzina coraggiosa che lotta per salvare i libri che i nazisti avevano condannato alla distruzione, protagonista di Storia di una ladra di libri di Markus Zusak.
È il 1939 nella Germania nazista. Tutto il Paese è col fiato sospeso. La Morte non ha mai avuto tanto da fare, ed è solo l’inizio. Il giorno del funerale del suo fratellino, Liesel Meminger raccoglie un oggetto seminascosto nella neve, qualcosa di sconosciuto e confortante al tempo stesso, un libriccino abbandonato lì, forse, o dimenticato dai custodi del minuscolo cimitero. Liesel non ci pensa due volte, le pare un segno, la prova tangibile di un ricordo per il futuro: lo ruba e lo porta con sé. Così comincia la storia di una piccola ladra, la storia d’amore di Liesel con i libri e con le parole, che per lei diventano un talismano contro l’orrore che la circonda. Grazie al padre adottivo impara a leggere e ben presto si fa più esperta e temeraria: prima strappa i libri ai roghi nazisti perché “ai tedeschi piaceva bruciare cose. Negozi, sinagoghe, case e libri, poi li sottrae dalla biblioteca della moglie del sindaco e interviene tutte le volte che ce n’è uno in pericolo. Lei li salva, come farebbe con qualsiasi creatura, ma i tempi si fanno sempre più difficili. Quando la famiglia putativa di Liesel nasconde un ebreo in cantina, il mondo della ragazzina all’improvviso diventa più piccolo e al contempo più vasto.
4.
Al quarto posto troviamo Tiziano Terzani, alla memoria del quale è dedicato Un’idea di destino, una raccolta di suoi pensieri, curata dalla moglie Angela Staude.
“Cosa fa della vita che abbiamo un’avventura felice?” si chiede Tiziano Terzani in questa opera, che racconta con la consueta potenza riflessiva l’esistenza di un uomo che non ha mai smesso di dialogare con il mondo e con la coscienza di ciascuno di noi. In un continuo e appassionato procedere dalla Storia alla storia personale, viene finalmente alla luce in questi diari il Terzani uomo, padre, marito. Scopriamo così che l’espulsione dalla Cina per “crimini controrivoluzionari”, l’esperienza deludente della società giapponese, i viaggi in Thailandia, URSS, Indocina, Asia centrale, India, Pakistan non furono soltanto all’origine delle grandi opere che tutti ricordiamo. Furono anche anni fatti di dubbi, di nostalgie, di una perseverante ricerca della gioia, anni in cui dovette talvolta domare “la belva oscura” della depressione. E proprio attraverso questo continuo interrogarsi, Terzani maturava una nuova consapevolezza di sé, affidata a pagine più intime, meditazioni, lettere alla moglie e ai figli, appunti, tutti accuratamente raccolti e ordinati dall’autore stesso, fino al suo ultimo commovente scritto: il discorso letto in occasione del matrimonio della figlia Saskia, intriso di nostalgia per la bambina che non c’è più e di amore per la vita, quella vita che inesorabilmente cambia e ci trasforma.
5.
Scende di un gradino La moglie magica, il nuovo romanzo di Sveva Casati Modignani che affronta un argomento scottante, la violenza sulle donne, soprattutto domestica. Non sempre ribellarsi è facile, ma è necessario, per riappropriarsi della propria vita e ricominciare da capo. Il romanzo spera di stimolare coloro che soffrono a agire, cambiando positivamente un destino che, altrimenti, sarebbe segnato.
A vent’anni, appena sposata, Mariangela va ad abitare con il marito in un’elegante palazzina Liberty di via Eustachi a Milano. I vicini ammirano i suoi grandi occhi illuminati di gioia e la sua vitalità contagiosa, al punto che il nomignolo di “Magìa”, che la accompagna da quando era bambina e non sapeva pronunciare il proprio nome per intero, sembra esserle stato cucito addosso dal destino. Eppure, nel tempo, gli stessi vicini la vedono spegnersi: quella ragazza allegra ed esuberante si trasforma in una donna nervosa e sfuggente. Tutti le vogliono bene, ma non possono aiutarla, perché hanno capito che il motivo della sua tristezza è il marito Paolo. Quattordici anni prima, sposandolo, Magìa aveva lasciato il suo paesino di montagna, stregata dalla promessa di una vita brillante, fatta di regali costosi e vacanze da sogno: una agiatezza che ha pagato a caro prezzo, perché Paolo è un uomo che confonde l’amore con il possesso, che maschera con l’aggressività le proprie insicurezze e riesce a essere geloso persino delle attenzioni che la moglie riserva ai loro due bambini. Un giorno, dopo l’ennesimo gesto violento del marito, Magìa si risveglia finalmente dal suo stato di sudditanza e allora trova il coraggio di riprendere in mano la sua vita e ribellarsi, per salvare se stessa e i figli. E con questa nuova consapevolezza scoprirà anche la sua carica di magia.
6.
Stabile al sesto posto L’incolore Tazaki Tsukuru e i suoi anni di pellegrinaggio di Tazaki Tsukuru.
Perché, all’improvviso, tutti gli amici hanno abbandonato Tazaki? Se lo chiede il protagonista di questo romanzo.
A Nagoya abitano cinque ragazzi, tre maschi e due femmine, che tra i sedici e i vent’anni vivono la più perfetta e pura delle amicizie. Almeno fino al secondo anno di università, quando uno di loro, Tazaki Tsukuru, riceve una telefonata dagli altri: non deve più cercarli. Da quel giorno, senza nessuna spiegazione, non li vedrà mai più: non ci saranno mai più ore e ore passate a parlare di tutto e a confidarsi ogni cosa, mai più pomeriggi ad ascoltare la splendida Shiro suonare Liszt, mai più Tsukuru avrà qualcuno di cui potersi fidare. Il dolore è cosi lacerante che nel cuore del ragazzo si spalanca un abisso che solo il desiderio di morire è in grado di colmare. Dopo sei mesi trascorsi praticamente senza mangiare né uscire di casa, nelle tenebre di un’infelicità senza desideri, Tzukuru torna faticosamente alla vita ma scopre di essere cambiato. Non solo nel fisico – più magro, dai lineamenti più duri e taglienti – ma anche, soprattutto, nell’animo. Ancora oggi, quando ormai ha trentasei anni, continua a vivere con l’ombra di quel rifiuto che lo accompagna sempre, come una musica che resta sospesa nell’aria anche quando non c’è più nessuno a suonarla. L’incontro con Sara, che intuisce l’inquietudine nascosta dietro l’apparente ordinarietà di Tsukuru, sarà l’occasione per rispondere a quelle domande che per sedici anni l’hanno ossessionato ma che non ha mai avuto il coraggio di affrontare.
7.
Fermo in settima posizione un grande classico della letteratura mondiale, a quarantasette anni dalla prima edizione, può destare ancora un interesse così grande da occupare il settimo posto della classifica di oggi? La risposta è sì, se si tratta di Cent’anni di solitudine, scritto dal grande Gabriel Garcia Marquez, premio Nobel per la letteratura nel 1982 e recentemente scomparso.
Uscito per la prima volta nel 1967, è considerato uno dei più bei libri mai scritti in lingua spagnola. Le vicende di più generazioni della famiglia Buendia, narrata in diverse cornici temporali, costituisce ormai un classico imprescindibile della letteratura mondiale amato da tutti quelli che apprezzano lo stile dello scrittore colombiano Gabriel Garcia Marquez, recentemente scomparso.
8.
L’edizione economica ha giovato a Inferno di Dan Brown, che nonostante sia stato pubblicato ormai da molti mesi, continua a stazionare tra i più venduti e consolida l’ottava posizione.
Il profilo di Dante che ci guarda dalla copertina è il motore mobile di un thriller che di “infernale” ha molto. Il ritmo e poi il simbolismo acceso, e infine la complessità dei personaggi. Non è sorprendente che lo studioso di simbologia Robert Langdon sia un esperto di Dante. È naturale che al poeta fiorentino e alla visionarietà con cui tradusse la temperie della sua epoca tormentata il professore americano abbia dedicato studi e corsi universitari ad Harvard. È normale che a Firenze Robert Langdon sia di casa, che il David e piazza della Signoria, il giardino di Boboli e Palazzo Vecchio siano per lui uno sfondo familiare. Ma ora è tutto diverso, non c’è niente di normale. È un incubo e la sua conoscenza della città fin nei labirinti delle stradine, dei corridoi dei palazzi, dei passaggi segreti può aiutarlo a salvarsi la vita. Il Robert Langdon che si sveglia in una stanza d’ospedale, stordito, sedato, ferito alla testa, gli abiti insanguinati su una sedia, ricorda a stento il proprio nome, non capisce come sia arrivato a Firenze, chi abbia tentato di ucciderlo e perché i suoi inseguitori non sembrino affatto intenzionati a mollare il colpo. Barcollante, la mente invasa da apparizioni mostruose, il professore deve scappare. Aiutato solo dalla giovane dottoressa Sienna Brooks, soccorrevole, ma misteriosa come troppe persone e cose intorno a lui, deve scappare da tutti. Comincia una caccia all’uomo in cui schieramenti avversi si potrebbero ritrovare dalla stessa parte, in cui niente è quel che sembra.
9.
Risale al nono posto Paolo Giordano che, con Il nero e l’argento, narra la vita di una coppia molto chiusa, capace di comunicare col mondo esterno solo grazie ad una governante che fa da tramite tra loro e tutto il resto. Quando questa si ammalerà, dovranno trovare un altro modo per rapportarsi con gli altri e non sarà facile.
È dentro le stanze che le famiglie crescono: strepitanti, incerte, allegre, spaventate. Giovani coppie alle prime armi, pronte ad abbracciarsi o a perdersi. Come Nora e suo marito. Ma di quelle stanze bisogna prima o poi spalancare porte e finestre, aprirsi al tempo che passa, all’aria di fuori. “A lungo andare ogni amore ha bisogno di qualcuno che lo veda e riconosca, che lo avvalori, altrimenti rischia di essere scambiato per un malinteso”. È così che la signora A., nell’attimo stesso in cui entra in casa per occuparsi delle faccende domestiche, diventa la custode della loro relazione, la bussola per orientarsi nella bonaccia e nella burrasca. Con le pantofole allineate accanto alla porta e gli scontrini esatti al centesimo, l’appropriazione indebita della cucina e i pochi tesori di una sua vita segreta, appare fin da subito solida, testarda, magica, incrollabile. “La signora A. era la sola vera testimone dell’impresa che compivamo giorno dopo giorno, la sola testimone del legame che ci univa. Senza il suo sguardo ci sentivamo in pericolo”.
10.
L’altra novità di oggi ha l’onore di chiudere il gruppo dei primi dieci. Colpa delle stelle di John Green, narra la delicata storia d’amore tra Hazel e Augustus, due adolescenti duramente segnati dal cancro, contro il quale lottano da anni. Nonostante i problemi, i sogni e le delusioni, nonostante la paura del dolore che la dipartita dell’uno darà all’altro, i sentimenti, se sono veri, vanno oltre e non si assopiscono mai. Da questo romanzo è stato tratto un film omonimo, che dovrebbe uscire nelle sale italiane a settembre.
Ci salutano Il cardellino di Donna Tartt e La mia Londra di Simonetta Agnello Nornby.
2 commenti
Eccomi di ritorno. Come sempre, interessanti le classifiche che ci riporti!
Ti lascio il mio saluto e buona giornata.
Ciao Ambra ben tornata 😀