Tanti scrittori famosi prima di diventare conosciuti hanno sofferto ed hanno dovuto aspettare i 50 anni prima di avere successo, alcuni di questi sono Charles Bukowski che continuava a pubblicare racconti e articoli in varie riviste letterarie durante tutta la sua vita, ma il suo primo romanzo “Post Office” è stato pubblicato quando l’autore aveva compiuto cinquantuno anni.
Il romanzo autobiografico di Frank McCourt “Le ceneri di Angela”, è stato pubblicato quando lui aveva sessantasei anni. In seguito gli è stato riconosciuto con il Premio Pulitzer e con il National Book Critics Circle Award.
Jose Saramago ha lavorato come meccanico, traduttore e poi giornalista, anche se ha pubblicato alcune poesie e racconti in precedenza, il romanzo “Memoriale del convento fu pubblicato nel 1982, quando era sessantenne.
Tanti altri autori hanno dovuto aspettare un età adulta per aver riconosciuto il loro valore, quindi se anche voi avete questa passione continuate a vivere senza l’ossessione di diventare famosi, ma senza nemmeno abbandonare i propri sogni.
La classifica dei libri di questa settimana porta tante novità ed una ventata di freschezza.
1.
Un primo posto con botto, ma c’era da aspettarselo, I giorni dell’eternità è la conclusione della trilogia “The Century”, dedicata al Novecento, nella quale Ken Follett segue il destino di cinque famiglie legate tra loro: una americana, una tedesca, una russa, una inglese e una gallese.
Dai palazzi del potere alle case della gente comune, le storie dei protagonisti si snodano e si intrecciano nel periodo che va dai primi anni Sessanta fino alla caduta del Muro di Berlino, passando attraverso eventi sociali, politici ed economici tra i più drammatici e significativi del cosiddetto “Secolo breve”: le lotte per i diritti civili in America, la crisi dei missili di Cuba, la Guerra fredda, ma anche i Beatles e la nascita del rock’n’roll. Quando Rebecca Hoffmann, insegnante della Germania Est, scopre di essere stata spiata per anni dalla Stasi prende una decisione che avrà pesanti conseguenze sulla sua famiglia. In America, George Jakes, figlio di una coppia mista, rinuncia a una promettente carriera legale per entrare al dipartimento di Giustizia di Robert Kennedy e partecipa alla dura battaglia contro la segregazione razziale. Cameron Dewar, nipote di un senatore del Congresso, non si lascia scappare l’occasione di fare spionaggio per una causa in cui crede fermamente, ma solo per scoprire che il mondo è molto più pericoloso di quanto pensi. Dimka Dvorkin, giovane assistente di Nikita Chruscev, diventa un personaggio di spicco proprio mentre Stati Uniti e Unione Sovietica si ritrovano sull’orlo di una crisi che sembra senza via d’uscita.
2.
Ma scende al secondo posto Colpa delle stelle di John Green, ogni battito del cuore è un po’ di tempo che se ne va. Ogni minuto che passa è un miracolo che si avvera.
Hazel ha sedici anni, ma ha già alle spalle un vero miracolo: grazie a un farmaco sperimentale, la malattia che anni prima le hanno diagnosticato è ora in regressione. Ha però anche imparato che i miracoli si pagano: mentre lei rimbalzava tra corse in ospedale e lunghe degenze, il mondo correva veloce, lasciandola indietro, sola e fuori sincrono rispetto alle sue coetanee, con una vita in frantumi in cui i pezzi non si incastrano più. Un giorno però il destino le fa incontrare Augustus, affascinante compagno di sventure che la travolge con la sua fame di vita, di passioni, di risate, e le dimostra che il mondo non si è fermato, insieme possono riacciuffarlo. Ma come un peccato originale, come una colpa scritta nelle stelle avverse sotto cui Hazel e Augustus sono nati, il tempo che hanno a disposizione è un miracolo, e in quanto tale andrà pagato.
3.
Sale un gradino Il bacio di Giuda di Sveva Casati Modignani.
Milano, 1945. La guerra è finita, la città liberata, ma la vita quotidiana è segnata dalle ferite dei bombardamenti, la penuria di tutto, gli strascichi di odi e regolamenti di conti. È lo scenario che circonda la vita di Sveva ragazzina, protagonista di questo nuovo racconto autobiografico, dove piccoli fatti quotidiani assumono ai suoi occhi infantili grande importanza. Curiosa e anche un po’ ribelle, osserva le dinamiche del mondo adulto e ne percepisce tutte le contraddizioni: convenzioni sociali, falsità, ipocrisie dai risvolti talvolta dolorosi.
4.
Scende fino al quanto posto Donne di Andrea Camilleri.
Donne fiere che non cedono a minacce né a lusinghe, pronte ad affrontare il loro destino. Donne misteriose che compaiono e scompaiono nel volgere di un viaggio in nave. Donne soavi e inebrianti, come la Sicilia. Donne scandalose, perché non hanno paura di prendere ciò che è loro, compresa la libertà. Semplicemente, donne. Sono loro le protagoniste di questo libro, viste da un Andrea Camilleri in carne e ossa, prima di diventare lo scrittore più amato d’Italia.
5.
Al quinto posto troviamo Giampaolo Pansa con Eia eia alalà. Controstoria del fascismo.
Nell’Italia del Duemila può presentarsi l’avventura autoritaria di un nuovo Benito Mussolini? Anche oggi siamo un paese strozzato da una crisi pesante, con una casta di partiti imbelli e un possibile conflitto tra ceti diversi. Sono queste assonanze con gli anni Venti del Novecento che hanno spinto Giampaolo Pansa a scrivere “Eia eia alalà”, un antico grido di vittoria riesumato dallo squadrismo fascista.
6.
Ancora presente ed oggi al sesto posto Storia di una ladra di libri di Markus Zusak, un romanzo sul potere delle parole e sulla capacità dei libri di nutrire lo spirito.
È il 1939 nella Germania nazista. Tutto il Paese è col fiato sospeso. La Morte non ha mai avuto tanto da fare, ed è solo l’inizio. Il giorno del funerale del suo fratellino, Liesel Meminger raccoglie un oggetto seminascosto nella neve, qualcosa di sconosciuto e confortante al tempo stesso, un libriccino abbandonato lì, forse, o dimenticato dai custodi del minuscolo cimitero. Liesel non ci pensa due volte, le pare un segno, la prova tangibile di un ricordo per il futuro: lo ruba e lo porta con sé. Così comincia la storia di una piccola ladra, la storia d’amore di Liesel con i libri e con le parole, che per lei diventano un talismano contro l’orrore che la circonda. Grazie al padre adottivo impara a leggere e ben presto si fa più esperta e temeraria: prima strappa i libri ai roghi nazisti perché “ai tedeschi piaceva bruciare cose. Negozi, sinagoghe, case e libri”, poi li sottrae dalla biblioteca della moglie del sindaco, e interviene tutte le volte che ce n’è uno in pericolo. Lei li salva, come farebbe con qualsiasi creatura. Ma i tempi si fanno sempre più difficili. Quando la famiglia putativa di Liesel nasconde un ebreo in cantina, il mondo della ragazzina all’improvviso diventa più piccolo. E, al contempo, più vasto.
7.
Al settimo post troviamo Nono viaggio nel Regno della Fantasia di Geronimo Stilton con la sua nuova avventura.
Floridiana del Flor, la Regina delle Fate, è scomparsa, e con lei sono spariti tre oggetti magici: il Libro dei Mille Incantesimi, la Sfera di Cristallo e la Bacchetta Sussurrante. Geronimo parte così alla ricerca di Floridiana e di questi oggetti magici che se finiscono nelle mani sbagliate possono distruggere il Regno della Fantasia! Accompagnato da un simpatico Mantellino Invisibile e da Corvazzo Corvù, un corvo scaltro e un po’ imbroglione, il Cavaliere attraverserà il Regno dei Ragni Invisibili, l’Impero dei Draghi di Rubino, l’Impero dei Serpenti Sibilanti, per poi arrivare nel Paese delle Mille Ombre, dove avrà a che fare con il terribile Mago Barbanera. Riuscirà Geronimo a salvare ancora una volta Floridiana e con lei tutto il Regno della Fantasia?
8.
Le linee di condotta economica non sono atti divini. In passato, azioni politiche hanno arginato pericolose disuguaglianze e lo possono fare ancora, afferma Thomas Piketty in Il capitale del XXI secolo.
Quali sono le grandi dinamiche che guidano l’accumulo e la distribuzione del capitale? Domande sull’evoluzione a lungo termine dell’ineguaglianza, sulla concentrazione della ricchezza e sulle prospettive della crescita economica sono al cuore dell’economia politica. Ma è difficile trovare risposte soddisfacenti, per mancanza di dati adeguati e di chiare teorie guida. In “Il capitale nel XXI secolo”, Thomas Piketty analizza una raccolta unica di dati da venti paesi, risalendo fino al XVIII secolo, per scoprire i percorsi che hanno condotto alla realtà socioeconomica di oggi. I suoi risultati trasformeranno il dibattito e detteranno l’agenda per le prossime generazioni sul tema della ricchezza e dell’ineguaglianza. Piketty mostra come la moderna crescita economica e la diffusione del sapere ci abbiano permesso di evitare le disuguaglianze su scala apocalittica secondo le profezie di Karl Marx. Ma non abbiamo modificato le strutture profonde del capitale e dell’ineguaglianza così come si poteva pensare negli ottimisti decenni seguiti alla seconda guerra mondiale. Il motore principale dell’ineguaglianza, la tendenza a tornare sul capitale per gonfiare l’indice di crescita economica, minaccia oggi di generare disuguaglianze tali da esasperare il malcontento
e minare i valori democratici.
9.
Al non posto troviamo una nuova entrata Morte di un uomo felice di Giorgio Fontana, una seconda prova dopo Per legge superiore, il tema è sempre quello del male, con tutte le connessioni esistenziali e etiche.
ilano, estate 1981: siamo nella fase più tarda, e più feroce, della stagione terroristica in Italia. Non ancora quarantenne, Giacomo Colnaghi a Milano è un magistrato sulla linea del fronte. Coordinando un piccolo gruppo di inquirenti, indaga da tempo sulle attività di una nuova banda armata, responsabile dell’assassinio di un politico democristiano. Il dubbio e l’inquietudine lo accompagnano da sempre. Egli è intensamente cattolico, ma di una religiosità intima e tragica. È di umili origini, ma convinto che la sua riuscita personale sia la prova di vivere in una società aperta. È sposato con figli, ma i rapporti con la famiglia sono distanti e sofferti. Ha due amici carissimi, con i quali incrocia schermaglie polemiche, ama le ore incerte, le periferie, il calcio, gli incontri nelle osterie. Dall’inquietudine è avvolto anche il ricordo del padre Ernesto, che lo lasciò bambino morendo in un’azione partigiana. Quel padre che la famiglia cattolica conformista non poté mai perdonare per la sua ribellione all’ordine, la cui storia eroica Colnaghi ha sempre inseguito, per sapere, e per trattenere quell’unica persona che ha forse amato davvero, pur senza conoscerla. L’inchiesta che svolge è complessa e articolata, tra uffici di procura e covi criminali, tra interrogatori e appostamenti, e andrà a buon fine. Ma la sua coscienza aggiunge alla caccia all’uomo una corsa per capire le ragioni profonde, l’origine delle ferite che stanno attraversando il Paese…
10.
Scende in picchiata al decimo posto Massimo Recalcati con L’ora di lezione.
Periferia di Milano, anni Settanta. Gli anni del terrorismo e della droga, dei sogni di Oriente e di liberazione. Una mattina, nella classe di un Istituto Agrario, fa la sua apparizione Giulia, una giovane professoressa di lettere che parla di letteratura e di poesia con una passione sconosciuta. È quell’incontro a “salvare” Massimo Recalcati che, in questo libro dedicato alla pratica dell’insegnamento, riflette su cosa significa essere insegnanti in una società senza padri e senza maestri, svelandoci come un bravo insegnante sia colui che sa fare esistere nuovi mondi, che sa fare del sapere un oggetto del desiderio in grado di mettere in moto la vita e di allargarne l’orizzonte. È il piccolo miracolo che può avvenire nell’ora di lezione: l’oggetto del sapere si trasforma in un oggetto erotico, il libro in un corpo. Un elogio dell’insegnamento che non può accontentarsi di essere ridotto a trasmettere informazioni e competenze. Un elogio della stortura della vite che non deve essere raddrizzata ma coltivata con cura e riconquistata nella sua singolare bellezza.
1 commento
Non ne ho un’esperienza diretta perché non aspiro a divenire scrittrice, ma immagino quanto debba essere frustrante scrivere un racconto, un libro, una poesia nell’indifferenza generale.
Sarebbe curioso verificare fra tutti gli scrittori noti, quanti, in quale percentuale hanno dovuto attendere un lungo tempo prima di essere riconosciuti. Per non parlare di chi sparisce senza lasciare traccia, pur avendo avuto in vita una produzione interessante, ma non riconosciuta.