Il 2014 sta per finire e come ogni anno prepariamo la lista dei buoni propositi per l’anno prossimo, tra i più comuni troviamo smettere di fumare, rimettersi in forma, curare se stessi e la casa, mentre i buoni propositi per mangialibri doc possono essere: leggere più del 2014, finire di leggere i libri che ho iniziato e non terminato, leggere i libri nuovi che ho a casa a prendere polvere, leggere almeno 3 classici che non ho ancora letto, finire la saga del trono di spade e sperare che Martin nel frattempo si decida a mettere la parola fine alla sua opera.
Per mantenere le promesse fatte durante le feste ci sono dei libri che ci possono aiutare: Come rispettare i buoni propositi di Belouze-Storm Marie, 365 buoni propositi per l’anno nuovo di Catia Spagnolo, La dittatura delle abitudini di Charles Duhigg.
In qualsiasi modo decidiate di iniziare l’anno nuovo Pausa Caffè vi augura un Buon 2015!
Nella classifica dei libri più venduti della settimana è caratterizzata da solo piccoli cambi di posizione ed da una sola novità:
1.
Conquistano la prima posizione Massimo Gramellini e Chiara Gamberale con Avrò cura di te.
Gioconda detta Giò ha trentacinque anni, una storia familiare complicata alle spalle, un’anima inquieta per vocazione o forse per necessità e un unico, grande amore: Leonardo. Che però l’ha abbandonata. Smarrita e disperata, si ritrova a vivere a casa dei suoi nonni, morti a distanza di pochi giorni e simbolo di un amore perfetto. La notte di San Valentino, Giò trova un biglietto che sua nonna aveva scritto all’angelo custode, per ringraziarlo. Con lo sconforto, ma anche il coraggio, di chi non ha niente da perdere, Giò ci prova: scrive anche lei al suo angelo. Che, incredibilmente, le risponde. E le fa una promessa: avrò cura di te. L’angelo ha un nome: Filemone, ha una storia. Soprattutto ha la capacità di comprendere Giò come Giò non si è mai compresa. Di ascoltarla come non si è mai ascoltata. Nasce così uno scambio intenso, divertente, divertito, commovente, che coinvolge anche le persone che circondano Giò. Uno scambio che indaga non solo le mancate ragioni di Giò: ma le mancate ragioni di ognuno di loro. Perché a ognuno di loro, grazie a Filemone, voce dell’interiorità prima che dell’aldilà, sia possibile silenziare la testa e l’istinto. Per ascoltare il cuore. Anche e soprattutto quando è chiamato a rispondere a prove complicate, come quella a cui sarà messa davanti Giò proprio dal suo fedele Filemone, in un finale che sembrerà confondere tutto. Ma a tutto darà un senso.
2.
Scende di un gradino ma resta sul podio Gianrico Carofiglio con La regola dell’equilibrio.
È una primavera strana, indecisa, come l’umore di Guido Guerrieri. Messo all’angolo da una vicenda personale che lo spinge a riflettere sulla propria esistenza, Guido pare chiudersi in sé stesso. Come interlocutore preferito ha il sacco da boxe che pende dal soffitto del suo soggiorno. A smuovere la situazione arriva un cliente fuori del comune: un giudice nel pieno di una folgorante carriera, suo ex compagno di università, sempre primo negli studi e nei concorsi. Si rivolge a lui perché lo difenda dall’accusa di corruzione, la peggiore che possa ricadere su un magistrato. Quasi suo malgrado, Guerrieri si lascia coinvolgere dal caso e a poco a poco perde lucidità, lacerato dalla tensione fra regole formali e coscienza individuale. In un susseguirsi di accadimenti drammatici e squarci comici, ad aiutarlo saranno l’amico poliziotto, Carmelo Tancredi, e un investigatore privato, un personaggio difficile da decifrare: se non altro perché è donna, è bella, è ambigua, e gira con una mazza da baseball.
3.
Sale sul podio al terzo posto Scende di solo un gradino Jeff Kinney con Diario di una schiappa. Sfortuna nera.
Racconta con molta ironia le sfortunate vicende di un ragazzino di undici anni di nome Gregory Heffley, detto Greg. Frequenta la prima media e considera la scuola media la cosa più stupida che sia mai stata inventata, nel suo “giornale di bordo” dice che lo scrive perché così da grande, quando sarà ricco e famoso, non dovrà passare le giornate a rispondere a domande stupide dei giornalisti riguardo alla propria infanzia. Per Greg è un momento difficile. Il suo migliore amico Rowley passa le giornate con la fidanzata e non ha più tempo per lui. E trovarsi dei nuovi amici alla scuola media è una vera impresa. Per migliorare la sua sorte, Greg decide di affidarsi alla “Palla magica”. Basta fare una domanda e la palla fornisce tutte le risposte. Evviva! All’inizio tutto sembra funzionare a meraviglia, ma la Palla magica riuscirà a cambiare davvero le cose?
4.
Scende invece di una posizione Alberto Angela con I tre giorni di Pompei che ricostruisce come i giorni che ne segnarono il tragico destino di Pompei, ci fa respirare le atmosfere di quei momenti, individua alcuni personaggi storicamente esistiti, la ricca matrona Rectina, un cinico banchiere, un politico ambizioso e li segue passo dopo passo, in un percorso che si può fare ancora oggi, per strade, campagne, case o locali pubblici, facendo scorrere davanti agli occhi, come in un film, la vita quotidiana (prima) e la morte (poi).
24 ottobre del 79 d.C. sembra un venerdì qualsiasi a Pompei, una città abitata da circa dodicimila persone che lavorano, vanno alle terme, fanno l’amore, Ma alle 13 dal vicino Vesuvius si sprigiona una quantità di energia pari a cinquantamila bombe atomiche e, in meno di venti ore, sotto un diluvio ustionante di ceneri e gas, Pompei è soffocata da sei metri di pomici, mentre la vicina Ercolano viene sepolta sotto venti metri di fanghi compatti. Migliaia di uomini e donne cercano di scappare, invocano gli dèi, ma trovano una morte orribile.
5.
Sale in quinta posizione L’incredibile Urka di Luciana Littizzetto, una supereroina che come tutte le persone normali a un certo punto sbrocca e diventa verde dalla rabbia. Sconfigge i cretini a colpi di ironia, e con i suoi superpoteri trasforma le loro pirlate in perle di umorismo, la nostra incazzatura in una grande, liberatoria, risata.
“Piccole donne s’incazzano. Perché siam buone e care, ma anche al balengo c’è un limite. E a un certo punto i nervi escono dalla guaina. Per esempio, quando scopriamo che anche gli idoli cadono: Giorgione Clooney si è sposato, e non con me. Niente più Martini, niente più party. Banderas prima affettava le mutande di Catherine Zeta-Jones con la spada e adesso impasta taralli. E Kevin Costner balla coi tonni. Anche Hollande impazzisce per la Jolanda, confermando la legge della fisica per cui tir plus un pluc degnoc che due Renault. Gli uomini d’altra parte non sono mai maturi… Passano dall’essere acerbi all’essere marci. Come i cachi. Oppure quando, forse per confermarci in che periodo siamo e da che cosa siamo sempre più sommersi, scopriamo la moda del caffè ricavato dalla cacca di animale, praticamente il caffè defecato, il Nescaghè. Per non parlare di quelle scienziate indonesiane che con la cacca ci hanno fatto un profumo, un Popò Chanel.”
6.
Scende di solo un gradino Wilbur Smith con il suo nuovo romanzo Il dio del deserto.
Vent’anni dopo Il dio del fiume, il romanzo che ha consacrato Wilbur Smith al successo di scrittore bestseller in Italia, il re dell’avventura torna all’antico Egitto con il romanzo più avvincente, trascinante e appassionante di sempre.
I suoi libri contengono un mix di elementi irresistibile per i lettori: storia e romanzo, sentimenti e adrenalina, qualità letteraria ed energia nella scrittura, ritorna lo straordinario protagonista: Taita il mago, il medico, il poeta, il consigliere intimo del faraone Mamose e poi del figlio, Tamose.
aita, l’uomo che regge nell’ombra le sorti dell’Egitto. Non c’è pace per lui, tanto più ora che ha avuto anche l’arduo compito di occuparsi, come tutore e mentore, delle due vivaci figlie dell’amata regina Lostris. A complicare la non facile situazione si aggiungono gli affari di stato e la minaccia degli Hyksos. Che hanno ormai invaso il delta del Nilo. Costringendo il faraone a ritirarsi nel sud del paese. Per tentare di scacciarli Taita dovrà chiedere l’appoggio del re di Creta, il potente Minosse. Ma ogni alleanza vuole un pegno in cambio. E il pegno è un sacrificio estremo per Taita…
7.
In settima posizione questa settimana Aldo Cazzullo con La guerra dei nostri nonni.
La Grande Guerra non ha eroi. I protagonisti non sono re, imperatori, generali. Sono fanti contadini: i nostri nonni. Aldo Cazzullo racconta il conflitto ’15-18 sul fronte italiano, alternando storie di uomini e di donne: le storie delle nostre famiglie. Perché la guerra è l’inizio della libertà per le donne, che dimostrano di poter fare le stesse cose degli uomini: lavorare in fabbrica, guidare i tram, laurearsi, insegnare. Le vicende di crocerossine, prostitute, portatrici, spie, inviate di guerra, persino soldatesse in incognito, incrociano quelle di alpini, arditi, prigionieri, poeti in armi, grandi personaggi e altri sconosciuti. Attraverso lettere, diari di guerra, testimonianze anche inedite, “La guerra dei nostri nonni” conduce nell’abisso del dolore. Ma sia le testimonianze di una sofferenza che oggi non riusciamo neppure a immaginare, sia le tante storie a lieto fine, come quelle raccolte dall’autore su Facebook, restituiscono la stessa idea di fondo: la Grande Guerra fu la prima sfida dell’Italia unita; e fu vinta. L’Italia poteva essere spazzata via; dimostrò di non essere più “un nome geografico”, ma una nazione. Questo non toglie nulla alle gravissime responsabilità, che il libro denuncia con forza, di politici, generali, affaristi, intellettuali, a cominciare da D’Annunzio, che trascinarono il Paese nel grande massacro. Ma può aiutarci a ricordare chi erano i nostri nonni, di quale forza morale furono capaci, e quale patrimonio portiamo dentro di noi.
8.
In discesa in ottava posizione anche Andrea Cammilleri con Morte in mare aperto e altre indagini del giovane Montalbano, romanzo è composto da otto racconti.
Protagonista, un giovane Montalbano, Commissario audace e senza paura, più impulsivo che riflessivo, il più possibile in compagnia di Livia, la donna con la quale nella matura età avrà un rapporto intenso ma burrascoso.
Le otto storie sono ambientate negli anni Ottanta, in un’Italia misteriosa, in cui la mafia torna ad alzare la testa e posa la sua lunga mano su droga, abusivismo, appalti e rapimenti.
9.
A nono posto troviamo una novità I segreti di Gray Mountain, il romanzo di John Grisham.
La crisi finanziaria del 2008 ha lasciato moltissimi professionisti senza lavoro. E così le carriere promettenti di tante persone si sono bruscamente interrotte, mentre gli istituti bancari, gli hedge funds, i grandi studi legali hanno drasticamente ridimensionato spese e personale. Samantha Kofer, socio da tre anni presso Scully & Pershing, il più importante studio legale di New York, ad appena due settimane dal crollo della Lehman Brothers ha perso il suo lavoro, la sua sicurezza e il suo futuro. Una settimana dopo inizia a lavorare gratuitamente in un piccolo studio di assistenza legale in una sperduta cittadina delle Appalachian Mountains. Samantha si trova così per la prima volta nella sua vita a doversi confrontare con veri clienti e problemi reali e s’imbatte in segreti che avrebbero dovuto rimanere sepolti per sempre.
10.
Al decimo posto ritroviamo il nuovo romanzo di Ken Follett, I giorni dell’eternità, fosse ancora al primo posto: il capitolo conclusivo della saga The century dedicata a cinque famiglie, una americana, una tedesca, una russa, una inglese e una gallese, diverse tra loro, ma destinate a intrecciare i loro destini. Dai palazzi del potere alle case della gente comune, le storie dei protagonisti si snodano e si intrecciano nel periodo che va dai primi anni Sessanta fino alla caduta del Muro di Berlino, passando attraverso eventi sociali, politici ed economici tra i più drammatici e significativi del cosiddetto “Secolo breve”.
La classifica è riferita a quella di Tuttolibri del 22/12/14, non si trovano classifiche più recenti.