Tra qualche giorno sarà San Valentino e si dice in giro che il romanticismo è morto, io non credo, forse si è leggermente assopito.
Potremmo risvegliarlo magari rileggendo qualche libro che ci ha fatto sognare, ma quali saranno i libri più romantici di tutti i tempi?
Nella mia personale lista non può mancare William Shakespeare con Romeo e Giulietta, Orgoglio e pregiudizio e Persuasione di Jane Austen, Jane Eyre di Charlotte Bronte, Via col vento, di Margaret Mitchell, Cirano di Bergerac di Edmond Rostand, Le pagine della nostra vita ed I passi della’amore di Nicholas Sparks, I ponti di Madison County di Robert J. Waller, Love Story di Erich Segal, P.S. I Love You di Cecelia Ahern e tanti, tantissimi altri.
Per voi invece qual’è il libro più romantico che avete letto?
La classifica dei libri più venduti di questa settimana ci regala due novità e tante conferme, ma per poco romanticismo.
1.
Non lascia il podio, anche oggi in prima posizione, Sottomissione di Michel Houellebecq.
A Parigi, in un indeterminato ma prossimo futuro, vive François, studioso di Huysmans, che ha scelto di dedicarsi alla carriera universitaria. Perso ormai qualsiasi entusiasmo verso l’insegnamento, la sua vita procede diligente, tranquilla e impermeabile ai grandi drammi della storia, infiammata solo da fugaci avventure con alcune studentesse, che hanno sovente la durata di un corso di studi. Ma qualcosa sta cambiando. La Francia è in piena campagna elettorale, le presidenziali vivono il loro momento cruciale. I tradizionali equilibri mutano. Nuove forze entrano in gioco, spaccano il sistema consolidato e lo fanno crollare. È un’implosione improvvisa ma senza scosse, che cresce e si sviluppa come un incubo che travolge anche François. Sottomissione è il romanzo più visionario e insieme realista di Michel Houellebecq, capace di trascinare su un terreno ambiguo e sfuggente il lettore che, come il protagonista, François, vedrà il mondo intorno a sé, improvvisamente e inesorabilmente, stravolgersi.
2.
Numero Zero di Umberto Eco resta stabile al secondo posto.
Una redazione raccogliticcia che prepara un quotidiano destinato, più che all’informazione, al ricatto, alla macchina del fango, a bassi servizi per il suo editore. Un redattore paranoico che, aggirandosi per una Milano allucinata (o allucinato per una Milano normale), ricostruisce la storia di cinquant’anni alla luce di un piano sulfureo costruito intorno al cadavere putrefatto di uno pseudo Mussolini. E nell’ombra Gladio, la P2, l’assassinio di papa Luciani, il colpo di stato di Junio Valerio Borghese, la Cia, i terroristi rossi manovrati dagli uffici affari riservati, venti anni di stragi e di depistaggi. Un cadavere che entra in scena all’improvviso nella più stretta e malfamata via di Milano.
3.
Ancora in classifica e sale nuovamente sul podio fino al terzo posto Storia di una ladra di libri di Markus Zusak.
E il 1939 nella Germania nazista. Tutto il Paese è col fiato sospeso. La Morte non ha mai avuto tanto da fare, ed è solo l’inizio. Il giorno del funerale del suo fratellino, Liesel Meminger raccoglie un oggetto seminascosto nella neve, qualcosa di sconosciuto e confortante al tempo stesso, un libriccino abbandonato lì, forse, o dimenticato dai custodi del minuscolo cimitero. Liesel non ci pensa due volte, le pare un segno, la prova tangibile di un ricordo per il futuro: lo ruba e lo porta con sé. Così comincia la storia di una piccola ladra, la storia d’amore di Liesel con i libri e con le parole, che per lei diventano un talismano contro l’orrore che la circonda. Grazie al padre adottivo impara a leggere e ben presto si fa più esperta e temeraria: prima strappa i libri ai roghi nazisti perché “ai tedeschi piaceva bruciare cose. Negozi, sinagoghe, case e libri”, poi li sottrae dalla biblioteca della moglie del sindaco, e interviene tutte le volte che ce n’è uno in pericolo. Lei li salva, come farebbe con qualsiasi creatura. Ma i tempi si fanno sempre più difficili. Quando la famiglia putativa di Liesel nasconde un ebreo in cantina, il mondo della ragazzina all’improvviso diventa più piccolo. E, al contempo,
4.
Sale al quanto posto il piccolo libro La parola contraria di Erri De Luca.
Quattro parole «la Tav va sabotata» e lo scrittore Erri De Luca è stato messo sotto accusa: «istigazione a delinquere».
Il 28 gennaio 2015 avrà luogo a Torino la prima udienza del processo in cui Erri De Luca è chiamato a rispondere di istigazione al sabotaggio a favore della protesta No Tav in Val di Susa. Lo scrittore ha rifiutato il rito abbreviato, che si sarebbe svolto a porte chiuse.
5.
Un gradino lo conquistano Massimo Gramellini e Chiara Gamberale con Avrò cura di te.
Gioconda detta Giò ha trentacinque anni, una storia familiare complicata alle spalle, un’anima inquieta per vocazione o forse per necessità e un unico, grande amore: Leonardo. Che però l’ha abbandonata. Smarrita e disperata, si ritrova a vivere a casa dei suoi nonni, morti a distanza di pochi giorni e simbolo di un amore perfetto. La notte di San Valentino, Giò trova un biglietto che sua nonna aveva scritto all’angelo custode, per ringraziarlo. Con lo sconforto, ma anche il coraggio, di chi non ha niente da perdere, Giò ci prova: scrive anche lei al suo angelo. Che, incredibilmente, le risponde. E le fa una promessa: avrò cura di te. L’angelo ha un nome: Filemone, ha una storia. Soprattutto ha la capacità di comprendere Giò come Giò non si è mai compresa. Di ascoltarla come non si è mai ascoltata. Nasce così uno scambio intenso, divertente, divertito, commovente, che coinvolge anche le persone che circondano Giò. Uno scambio che indaga non solo le mancate ragioni di Giò: ma le mancate ragioni di ognuno di loro. Perché a ognuno di loro, grazie a Filemone, voce dell’interiorità prima che dell’aldilà, sia possibile silenziare la testa e l’istinto. Per ascoltare il cuore. Anche e soprattutto quando è chiamato a rispondere a prove complicate, come quella a cui sarà messa davanti Giò proprio dal suo fedele Filemone, in un finale che sembrerà confondere tutto. Ma a tutto darà un senso.
6.
Precipita in sesta posizione Andrea Camilleri con La relazione in terza posizione.
Mauro Assante è, prima di ogni altra cosa, un uomo serio: ha sempre lavorato con scrupolo estremo, guadagnandosi incarichi di crescente responsabilità nell’istituzione in cui presta servizio, l’authority preposta al controllo della trasparenza delle banche italiane. Si è sposato tardi, con la sola donna che sia riuscita ad aprire una breccia nel suo temperamento ombroso, e ha un figlio piccolo, che trascorre i mesi estivi con la madre, in montagna. Questa estate Mauro si trattiene in città perché gli è stato affidato il compito di stilare una relazione particolarmente delicata su di un istituto bancario che con ogni probabilità verrà commissariato in seguito alla sua ispezione. Ma proprio durante queste solitarie giornate di lavoro, nella sua prevedibile esistenza iniziano ad aprirsi minuscole crepe. Dimentica aperta la porta di casa, riceve una telefonata beffarda, si convince di essere seguito da un uomo in motorino. Soprattutto, riceve la visita di una meravigliosa ragazza che evidentemente ha sbagliato indirizzo. Strano, ci dev’essere stato un errore. Ma dalla vita di Mauro Assante gli errori erano sempre stati banditi; così come sarebbe bandito il batticuore che invece lui prova quando, poche sere dopo, rincontra per caso quella stessa ragazza bionda…
7.
Perde posizioni anche American Sniper di Jim DeFelice, Chris Kyle e McEwan Scott, oggi al settimo posto.
Ribattezzato “The Devil” dai nemici e “The Legend” dai compagni, Chris Kyle si vantava di aver totalizzato il record di uccisioni per un militare nella storia degli Stati Uniti. Secondo il Pentagono sono 150 le morti attribuibili a Kyle, ma stando a quanto racconta lui stesso in questo libro da mesi in testa alle classifiche americane, dovrebbero essere in realtà più di 250. Dopo aver combattuto come cecchino nel corpo dei Navy Seal in quattro differenti fasi della guerra in Iraq, nel 2013 è stato ucciso a pochi passi da casa da un ex marine affetto dalla sindrome post-traumatica che colpisce chi torna dai teatri di guerra. Una testimonianza sconvolgente che ha ispirato uno dei massimi registi americani.
8.
Scende in ottava posizione Non è stagione di Antonio Manzini.
Un vicequestore nato e cresciuto a Trastevere, che odia lo sci, le montagne, la neve e il freddo. Possiede solo scarpe Clarks, disprezza ogni tipo di abbigliamento invernale. In tutta la vita, il massimo dell’altitudine che ha raggiunto sono i 137 metri di Monte Mario, il punto più alto della sua città natale. Anche al Nord finalmente è sbocciata la stagione dei fiori, è arrivato maggio. Rocco Schiavone, ancora in forza presso la questura di Aosta, la sua prigione dell’anima, desidera la primavera fra i prati alpini. Ecco il sole, il profumo della vita che ritorna a sorridere. Ma è solo un’illusione. Perché indomita, in quelle valli, in quelle montagne, cade la neve. E si addensano gli eterni problemi insoluti del nostro poliziotto. Il caso è di quelli seri: un rapimento non denunciato alle autorità. La vittima in questione è una ragazza di diciotto anni, figlia di un imprenditore edile della zona. Ben presto il vicequestore scopre che alle spalle del rapimento c’è l’ombra della criminalità organizzata. Grazie ai prestiti concessi a chi è in crisi di liquidità, le organizzazioni mafiose entrano nel tessuto sociale ed economico, impossessandosi pezzo dopo pezzo delle forze produttive del paese. Ed è quello che sta accadendo davanti agli occhi di Rocco. Ma non c’è solo questo, perché il passato del poliziotto continua a minacciare il suo presente.
9.
Al nono posto una novità, Four. Una scelta può liberarlo di Veronica Roth, il fantasy per ragazzi col quale ci riporta nella Chicago distopica di Tris, raccontando i momenti fondamentali della vita di Quattro e regalandoci così un viaggio nella mente del tenebroso e tormentato protagonista maschile di Divergent, Tobias Eaton.
Quando per Tobias, il figlio sedicenne del leader degli Abneganti, arriva il giorno della scelta, il ragazzo non ha dubbi: vuole passare negli Intrepidi, perché questa è la sua unica possibilità di allontanarsi dal padre violento. Quattro – questo è il nome che si è dato – può iniziare così la sua nuova vita, con l’obiettivo di sconfiggere tutte le sue paure… Il percorso da fare è ricco di soddisfazioni, ma anche pieno di ostacoli e solitario, almeno fino a quando non fa la sua comparsa una ragazza davvero speciale.
10.
Anche la decima posizione porta una novità, si tratta di Non temete per noi, la nostra vita sarà meravigliosa
Storie di ragazzi che non hanno avuto paura di diventare grandi di Mario Calabresi.
Gianluigi Rho e Mirella Capra si sposano a Milano nei primi anni Settanta. Lui è ginecologo, lei è pediatra. Si sono appena laureati, hanno poco più di vent’anni. Stilano una lista di nozze molto particolare: invece di argenteria e servizi di piatti e bicchieri, chiedono attrezzature da sala operatoria per un reparto maternità che non esiste ancora ma che loro contribuiranno a creare e a far crescere in anni di durissimo ma gioioso lavoro. Mirella, il 15 luglio 1970, dopo la prima visita all’ospedale in costruzione, scrive una lettera a casa in cui, dopo aver evidenziato una lunga lista di problemi, conclude: “Non temete per noi, la nostra vita sarà meravigliosa”. Mario Calabresi conosce questa storia da quando è bambino: Gigi e Mirella sono i suoi zii. Oggi ha scelto di raccontarla, perché è necessario provare a rispondere ai dubbi, allo scetticismo, allo scoraggiamento di tanti ragazzi che si chiedono se valga ancora la pena coltivare dei sogni. Quella di Gigi e Mirella, ma anche quella di Elia e la sua lampara che ogni notte prende il largo dal porto di Genova o quella di Aldo che rimette in moto le pale del mulino abbandonato della sua famiglia, sono le storie di giovani di ieri e di oggi che hanno saputo guardare avanti con coraggio. Sono storie di ragazzi italiani che non hanno avuto paura di diventare grandi.