“Quant’è bella giovinezza
che si fugge tuttavia!
chi vuol esser lieto, sia:
di doman non c’è certezza”
Versi del celebre Trionfo di Bacco ed Arianna di Lorenzo il Magnifico, un componimento poetico che fa parte dei Canti Carnascialeschi fiorentini del Quattrocento. Il carnevale rappresenta l’addio ai piaceri della carne e del mangiar carne, in vista dei prossimi 40 giorni della Quaresima. Le maschere sono la sua rappresentazione è vengono usate per scacciare ed esorcizzare l’inverno e i suoi disagi.
Parlare di Carnevale vuol dire anche parlare di letteratura e teatro,molte delle nostre maschere più celebri (Arlecchino, Brighella, Colombina) sono originarie dalla Commedia dell’Arte, un genere nato in Italia nel XVI secolo, reso famoso nel 1750 in una commedia di Carlo Goldoni, ma che si allontanò pian piano dai palcoscenici per limitare la loro presenza nei teatri dei burattini e nelle sfilate di carnevale.
Arlecchino sarebbe una maschera legata ad un antico demone della terra e della ritualità agricola, del quale si troverebbe una eco anche nell’Inferno dantesco. Pulcinella, la più celebre maschera napoletana che vede la sua origine nel Cinquecento, sembra essere invece una diretta discendente del Maccus latino: il ghiottone sciocco della commedia così detta Atellana.
La classifica dei libri più venduti di questa settimana ci regala due sole novità, un ritorno che purtroppo ci aspettavamo e tante riconferme:
1.
Al primo posto con grande sorpresa troviamo Sette brevi lezioni di fisica di Carlo Rovelli, grazie anche alle ultime apparizioni in TV, la scienza vince.
Ci sono frontiere della conoscenza dove brucia il nostro desiderio di sapere: sono nelle profondità più minute del tessuto dello spazio, nelle origini del cosmo, nella natura del tempo, nella destinazione dei buchi neri. Qui, a contatto con l’oceano di quanto non sappiamo, bellezza e mistero ci lasciano senza fiato. Queste ‘lezioni’ delineano una rapida panoramica della rivoluzione avvenuta nella fisica del XX secolo e della ricerca in corso, discorrendo, con ammirevole trasparenza, della teoria della relatività generale di Einstein, della meccanica quantistica, dell’architettura del cosmo, delle particelle elementari, della gravità quantistica, della probabilità e del calore dei buchi neri, della natura del tempo e di altro ancora.
2.
Al secondo posto ritroviamo ancora Numero Zero di Umberto Eco.
Una redazione raccogliticcia che prepara un quotidiano destinato, più che all’informazione, al ricatto, alla macchina del fango, a bassi servizi per il suo editore. Un redattore paranoico che, aggirandosi per una Milano allucinata (o allucinato per una Milano normale), ricostruisce la storia di cinquant’anni alla luce di un piano sulfureo costruito intorno al cadavere putrefatto di uno pseudo Mussolini. E nell’ombra Gladio, la P2, l’assassinio di papa Luciani, il colpo di stato di Junio Valerio Borghese, la Cia, i terroristi rossi manovrati dagli uffici affari riservati, venti anni di stragi e di depistaggi. Un cadavere che entra in scena all’improvviso nella più stretta e malfamata via di Milano.
3.
Detronato dalla scienza, Sottomissione di Michel Houellebecq scende in terza posizione.
A Parigi, in un indeterminato ma prossimo futuro, vive François, studioso di Huysmans, che ha scelto di dedicarsi alla carriera universitaria. Perso ormai qualsiasi entusiasmo verso l’insegnamento, la sua vita procede diligente, tranquilla e impermeabile ai grandi drammi della storia, infiammata solo da fugaci avventure con alcune studentesse, che hanno sovente la durata di un corso di studi. Ma qualcosa sta cambiando. La Francia è in piena campagna elettorale, le presidenziali vivono il loro momento cruciale. I tradizionali equilibri mutano. Nuove forze entrano in gioco, spaccano il sistema consolidato e lo fanno crollare. È un’implosione improvvisa ma senza scosse, che cresce e si sviluppa come un incubo che travolge anche François. Sottomissione è il romanzo più visionario e insieme realista di Michel Houellebecq, capace di trascinare su un terreno ambiguo e sfuggente il lettore che, come il protagonista, François, vedrà il mondo intorno a sé, improvvisamente e inesorabilmente, stravolgersi.
4.
Stabile al quanto posto il piccolo libro La parola contraria di Erri De Luca.
Quattro parole «la Tav va sabotata» e lo scrittore Erri De Luca è stato messo sotto accusa: «istigazione a delinquere».
Il 28 gennaio 2015 avrà luogo a Torino la prima udienza del processo in cui Erri De Luca è chiamato a rispondere di istigazione al sabotaggio a favore della protesta No Tav in Val di Susa. Lo scrittore ha rifiutato il rito abbreviato, che si sarebbe svolto a porte chiuse.
5.
Ancora in classifica Storia di una ladra di libri di Markus Zusak, oggi in quinta posizione.
E il 1939 nella Germania nazista. Tutto il Paese è col fiato sospeso. La Morte non ha mai avuto tanto da fare, ed è solo l’inizio. Il giorno del funerale del suo fratellino, Liesel Meminger raccoglie un oggetto seminascosto nella neve, qualcosa di sconosciuto e confortante al tempo stesso, un libriccino abbandonato lì, forse, o dimenticato dai custodi del minuscolo cimitero. Liesel non ci pensa due volte, le pare un segno, la prova tangibile di un ricordo per il futuro: lo ruba e lo porta con sé. Così comincia la storia di una piccola ladra, la storia d’amore di Liesel con i libri e con le parole, che per lei diventano un talismano contro l’orrore che la circonda. Grazie al padre adottivo impara a leggere e ben presto si fa più esperta e temeraria: prima strappa i libri ai roghi nazisti perché “ai tedeschi piaceva bruciare cose. Negozi, sinagoghe, case e libri”, poi li sottrae dalla biblioteca della moglie del sindaco, e interviene tutte le volte che ce n’è uno in pericolo. Lei li salva, come farebbe con qualsiasi creatura. Ma i tempi si fanno sempre più difficili. Quando la famiglia putativa di Liesel nasconde un ebreo in cantina, il mondo della ragazzina all’improvviso diventa più piccolo. E, al contempo, più vasto.
6.
Conquistano un’altro gradino Massimo Gramellini e Chiara Gamberale con Avrò cura di te.
Gioconda detta Giò ha trentacinque anni, una storia familiare complicata alle spalle, un’anima inquieta per vocazione o forse per necessità e un unico, grande amore: Leonardo. Che però l’ha abbandonata. Smarrita e disperata, si ritrova a vivere a casa dei suoi nonni, morti a distanza di pochi giorni e simbolo di un amore perfetto. La notte di San Valentino, Giò trova un biglietto che sua nonna aveva scritto all’angelo custode, per ringraziarlo. Con lo sconforto, ma anche il coraggio, di chi non ha niente da perdere, Giò ci prova: scrive anche lei al suo angelo. Che, incredibilmente, le risponde. E le fa una promessa: avrò cura di te. L’angelo ha un nome: Filemone, ha una storia. Soprattutto ha la capacità di comprendere Giò come Giò non si è mai compresa. Di ascoltarla come non si è mai ascoltata. Nasce così uno scambio intenso, divertente, divertito, commovente, che coinvolge anche le persone che circondano Giò. Uno scambio che indaga non solo le mancate ragioni di Giò: ma le mancate ragioni di ognuno di loro. Perché a ognuno di loro, grazie a Filemone, voce dell’interiorità prima che dell’aldilà, sia possibile silenziare la testa e l’istinto. Per ascoltare il cuore. Anche e soprattutto quando è chiamato a rispondere a prove complicate, come quella a cui sarà messa davanti Giò proprio dal suo fedele Filemone, in un finale che sembrerà confondere tutto. Ma a tutto darà un senso.
7.
Dovevamo aspettarci il ritorno in classifica delle Cinquanta sfumature di grigio di James E.L. vista la proiezione sul megaschermo accompagnata da tanta pubblicità.
Quando Anastasia Steele, graziosa e ingenua studentessa americana di 21 anni, incontra Christian Grey, giovane imprenditore miliardario, si accorge di essere attratta irresistibilmente da quest’uomo bellissimo e misterioso e di volerlo a tutti i costi. Incapace a sua volta di resisterle, anche lui deve ammettere di desiderarla, ma alle sue condizioni. Presto Anastasia scoprirà che Grey ha gusti erotici e pratiche sessuali decisamente singolari ed è un uomo tormentato dai suoi demoni e consumato dal bisogno di controllo. Nello scoprire l’animo enigmatico di Grey, Anastasia conoscerà per la prima volta i suoi più oscuri desideri.
8.
Felice di ritrovare in classifica questa novità della mia concittadina Alessia Gazzola con Una lunga estate crudele, che conquista l’ottava posizione.
Alice Allevi, giovane specializzanda in medicina legale, ha ormai quasi imparato a resistere a tutto. Da brava allieva, resiste alle pressioni dei superiori, che hanno pure avuto la pensata di affidarle la supervisione di una studentessa – a lei, che a fatica supervisiona se stessa. Resiste alle sindromi che spesso affliggono il suo cuore in sospeso, diviso, e non sempre per colpa sua tra due uomini tanto affascinanti quanto agli opposti esistenziali e caratteriali. Arthur, diventato “innominabile” per Alice dopo troppe sofferenze. E Claudio, il medico legale più rampante dell’istituto e forse dell’Italia intera, bello e incorreggibile. Alice resiste, o ci prova, all’istinto di lanciarsi in folli teorie ogni volta che, segretamente, collabora alle indagini del commissario Calligaris. Il quale, stranamente, sembra nutrire più fiducia in lei di quanta ne abbia lei stessa. Ma è difficile resistere a tutto questo insieme quando, nell’estate più calda da quando vive a Roma, Alice incappa in un caso che minaccia di coinvolgerla fin troppo. Il ritrovamento del corpo di un giovane attore teatrale, che si credeva fosse scomparso anni prima e che invece è stato ucciso, è solo il primo atto di un’indagine intricata e complessa. Alice deve fare così i conti con una galleria di personaggi in apparenza limpidi e sinceri, ma che dietro le quinte nascondono cose inconfessabili. Ma Alice lo sa: nessun segreto è per sempre…
9.
Perde una posizione Non è stagione di Antonio Manzini, oggi in nona posizione.
Un vicequestore nato e cresciuto a Trastevere, che odia lo sci, le montagne, la neve e il freddo. Possiede solo scarpe Clarks, disprezza ogni tipo di abbigliamento invernale. In tutta la vita, il massimo dell’altitudine che ha raggiunto sono i 137 metri di Monte Mario, il punto più alto della sua città natale. Anche al Nord finalmente è sbocciata la stagione dei fiori, è arrivato maggio. Rocco Schiavone, ancora in forza presso la questura di Aosta, la sua prigione dell’anima, desidera la primavera fra i prati alpini. Ecco il sole, il profumo della vita che ritorna a sorridere. Ma è solo un’illusione. Perché indomita, in quelle valli, in quelle montagne, cade la neve. E si addensano gli eterni problemi insoluti del nostro poliziotto. Il caso è di quelli seri: un rapimento non denunciato alle autorità. La vittima in questione è una ragazza di diciotto anni, figlia di un imprenditore edile della zona. Ben presto il vicequestore scopre che alle spalle del rapimento c’è l’ombra della criminalità organizzata. Grazie ai prestiti concessi a chi è in crisi di liquidità, le organizzazioni mafiose entrano nel tessuto sociale ed economico, impossessandosi pezzo dopo pezzo delle forze produttive del paese. Ed è quello che sta accadendo davanti agli occhi di Rocco. Ma non c’è solo questo, perché il passato del poliziotto continua a minacciare il suo presente.
10.
Precipita in decima posizione American Sniper di Jim DeFelice, Chris Kyle e McEwan Scott.
Ribattezzato “The Devil” dai nemici e “The Legend” dai compagni, Chris Kyle si vantava di aver totalizzato il record di uccisioni per un militare nella storia degli Stati Uniti. Secondo il Pentagono sono 150 le morti attribuibili a Kyle, ma stando a quanto racconta lui stesso in questo libro da mesi in testa alle classifiche americane, dovrebbero essere in realtà più di 250. Dopo aver combattuto come cecchino nel corpo dei Navy Seal in quattro differenti fasi della guerra in Iraq, nel 2013 è stato ucciso a pochi passi da casa da un ex marine affetto dalla sindrome post-traumatica che colpisce chi torna dai teatri di guerra. Una testimonianza sconvolgente che ha ispirato uno dei massimi registi americani.