Dimmi che credi al destino è il nuovo romanzo di Luca bianchini, pubblicato il 12 maggio 2015, racconta una storia in parte vera ed in parte di fantasia, ispirata da un’amica libraria dell’autore, una storia di rinascita e speranza con tanti personaggi che si intrecciano.
“Perché chi investe nei libri investe anche nei sogni, e i sogni a volte hanno un prezzo”
Ornella ama i cieli di Londra, il caffè con la moka e la panchina di un parco meraviglioso dove ogni giorno incontra Mr George, un anziano signore che ascolta le sue disavventure, legate soprattutto a un uomo che lei non vede da troppo tempo, e che non riesce a dimenticare. A cinquantacinque anni, Ornella si considera una campionessa mondiale di cadute, anche se si è sempre saputa rialzare da sola. Per fortuna può contare su Bernard, il suo vicino di casa, che la osserva da lontano e la conosce meglio di quanto lei conosca se stessa L’ultima batosta, però, è difficile da accettare. La piccola libreria italiana che dirige nel cuore di Hampstead – dove le vere star sono due pesci rossi di nome Russell & Crowe – rischia di chiudere: il proprietario si è preso due mesi per decidere. Lei, che sa lottare, ha imparato anche a lasciarsi aiutare, e così chiama in soccorso la Patti, la sua storica amica milanese – inimitabile compagna di scorribande – che arriva in città con poche idee e tante scarpe, ma sufficiente entusiasmo per trovare qualche soluzione utile a salvare l’Italian Bookshop. La prima è quella di assumere Diego, un ragioniere napoletano bello e simpatico, che fa il barbiere part-time, ha il cuore infranto e le chiama Guagliuncelle. Ma proprio quando la libreria ha più bisogno di lei, il destino riporterà Ornella in Italia, a bordo di una Seicento malconcia guidata in modo improbabile dalla Patti. Tra humour inglese e una malinconia tutta italiana, Dimmi che credi al destino è una storia commovente di rinascita e speranza. Ambientato in una Londra dove il cielo cambia sempre colore e l’amore brucia a fuoco lento.
“All’ estero ogni gesto assume un significato più profondo, perché la solitudine amplifica tutto, e avere qualcuno con cui chiacchierare dopo il lavoro può diventare la tua festa di compleanno”
Adoro questo autore e forse avevo troppe aspettative, ma questo libro mi ha leggermente deluso, sembra scritto da un’altra persona, come se avesse paura di osare, affronta vari argomenti seri, ma non approfondisce, la lettura resta comunque scorrevole con un tocco di umorismo italiano.
Se volte leggere qualcosa di questo autore vi consiglio di cominciare dai uno qualsiasi dei suoi libri precedenti, che lo hanno reso uno dei miei scrittori contemporanei preferiti.
1
Il cielo di Londra sembra fatto proprio per raccontare l’amore.
Cambia continuamente, e anche quando ti illude con una giornata piena di azzurro, ecco che qualche nuvola compare all’orizzonte, si mette a correre veloce, e di colpo la luce è buio e la pioggia si mischia alle tue lacrime.
Poi per fortuna passa, passa tutto, ma nel momento in cui ti trovi in mezzo alla tempesta ti dimentichi di com’era prima e di come sarà.
Ornella si era innamorata di quel cielo un giorno di molti anni prima. Al suo arrivo non era stato un granché – un grigio monocorde – ma le era bastata mezz’ora di sole per cadere stecchita ai suoi piedi. In quello squarcio tutto le era sembrato possibile, anche la felicità, e si era convinta che Londra fosse il luogo perfetto in cui vivere.
Ora che lo stesso turchese stava di nuovo facendo capolino tra le nuvole, pensò che fosse il momento giusto per lasciare la libreria e andare a fare due passi. «Esco un attimo» aveva detto con quel tono inconfondibile di quando era distratta, e Clara l’aveva guardata appena, intenta com’era a riordinare la vetrina. Da quando aveva letto sul “Guardian” un articolo sulla “lettura multicromatica dello shopping inconsapevole”, aveva iniziato a esporre i libri non in base al genere o alla collana, ma ai colori della copertina: quelli a dominante blu vicino ai rossi, e i gialli con i verdi. Più che l’Italian Bookshop di Hampstead, sembrava la bandiera del Gay Pride.