Due vincitori per la 28° edizione del Premio Italo Calvino.
La giuria, composta da Paolo Giordano, Dacia Mariani, Francesco Permunian, Fabio Stassi e Chiara Valerio ha premiato Valerio Callieri e Cristian Mannu vincendo, ex aequo, questo prestigioso premio letterario riservato alle opere inedite.
Teorema dell’incompletezza è il titolo del romanzo di Valerio Callieri, nato a Roma nel 1980. Laureato a La Sapienza con una tesi in Sociologia delle comunicazioni di massa, si è poi diplomato alla scuola Holden di Torino, città in cui ha vissuto vari anni. Ha lavorato come analista della stampa e in campo cinematografico come assistente alla regia. In qualità di videomaker ha scritto e diretto il documentario I nomi del padre. Pubblica sotto diversi pseudonimi sul blog Tardigrad.it.
Il suo è un saggio sulla stagione del terrorismo culminata col rapimento di Aldo Moro.
Maria di Ísili è il romanzo di Cristian Mannu, classe 1977, cagliaritano, sposato, tre figli, laureando in filologia italiana, è il terzo scrittore sardo a vincere questo premio.
Il suo romanzo narra la storia commovente di una donna che sceglie l’autonomia, pagandone però lo scotto, ambientato in luoghi ben noti all’autore.
Congratulazioni al vincitore ed a tutti gli altri finalisti, scelti tra 603 opere pervenute:
Note di un risveglio di Daniel Di Schuler e Alberto Kappa
Italia di Massimo Franceschelli
Le isole di Norman di Veronica Galletta
Ultrantropo(rno)morfismo di Yasmin Federica Incretolli
Il calcio è un bastardo di Carlo Loforti
Condizioni di frattura di Federico Muzzu
L’inutilità dei buoni di Alessandro Tuzzato
Il Premio Italo Calvino fu fondato a Torino nel 1985, poco dopo la morte di Italo Calvino, come omaggio allo scrittore italiano che nella sua vita fu impegnato nella scoperta di nuovi talenti letterari, infatti il premio svolge un ruolo importante tra di ponte tra gli scrittori inediti e il mondo dell’editoria.
Oggi il premio è conosciuto anche con la sigla “PIC”, nata e diffusa sul web.