Secondo alcuni studi sembrerebbe che scrivere faccia bene, la scrittura è terapeutica. Mettersi a scrivere semplicemente, anche senza pensare alla forma è già il segno che vogliamo prenderci cura di noi stessi, rispetto all’espressione orale, la scrittura consente di rallentare i tempi della narrazione e andare più in profondità, di vedere i fatti da un’altra angolatura e metabolizzare le emozioni. Molti sono gli scrittori che ammettono di aver scritto in maniera più proficua traendo ispirazione dal loro dolore, addirittura alcuni hanno cominciato a scrivere proprio per liberarsi di ciò che avevano dentro trasformando la propria vita in un’opera d’arte. Possiamo provarci anche noi!
La classifica dei libri più venduti di questa settimana non porta nessuna novità, solo lievi cambi di posizione:
1.
Resta al primo posto Grey di James E.L, che riprende le vicende della trilogia delle 50 Sfumature.
Christian Grey ama avere il controllo su tutto: il suo mondo è ordinato, metodico e completamente vuoto fino al giorno in cui Anastasia Steele irrompe nel suo ufficio come un turbine con il suo corpo incantevole e i suoi splendidi capelli castani. Lui cerca di dimenticarla, ma invece viene travolto da una tempesta di emozioni che non riesce a capire e a cui non può resistere. A differenza di tutte le donne che Christian ha conosciuto prima di lei, Ana, timida e ingenua, sembra arrivargli dritto al cuore, un cuore freddo e ferito, e vedere oltre la sua immagine di imprenditore di successo e il suo stile di vita esclusivo e lussuoso. Con Ana, Christian riuscirà a scacciare gli incubi della sua infanzia e i fantasmi del passato che lo perseguitano ogni notte? Oppure i suoi oscuri desideri sessuali, la sua ossessione per il controllo e l’odio verso se stesso che riempiono la sua anima allontaneranno Ana e distruggeranno la fragile speranza che lei gli sta offrendo?
2.
Al secondo posto, per la seconda settimana, troviamo Anime di vetro di Maurizio De Giovanni, una nuova avventura del commissario Ricciardi.
C’è la morte nell’anima di Luigi Alfredo Ricciardi. Imprigionato nel guscio della solitudine più completa, che non permette a nessuno di intaccare, è sulla soglia della disperazione. All’ottavo appuntamento con i lettori del commissario dagli occhi verdi, più che mai protagonista in una indagine dove tutto è anomalo, Maurizio de Giovanni ci regala la meraviglia di un romanzo in cui le anime di ciascuno si rivelano fatte di vetro: facili a rompersi in mille pezzi, lasciano trasparire la fiamma che affascina e talvolta danna, e occorre allora il sacrificio della rinuncia, che può apparire incomprensibile ed esporre alla vendetta. Prende così forma un congegno narrativo misteriosamente delicato e struggente, vertiginoso e semplice, che spinge Ricciardi su strade rischiose. E lo costringe a fare i conti con sé stesso e i propri sentimenti. Mentre le pagine sembrano assumere la voce di una delle più celebri canzoni partenopee, per carpirne il più nascosto segreto.
3.
Stabile al terzo posto Tempi glaciali di Fred Vargas, un giallo che districa dai ghiacci d’Islanda alla Rivoluzione francese. Una caccia ai fantasmi tra demoni, strane leggende e un mite cinghialotto domestico. Una nuova gustosissima avventura per la piú stravagante armata dell’anticrimine parigina. Si è mobilitata tutta l’anticrimine del tredicesimo arrondissement di Parigi sul caso dei due apparenti suicidi. Ci sono la muscolosa Violette Retancourt, il coltissimo estimatore di vino bianco Danglard, lo specialistica in pesci d’acqua dolce Voisenet. Ma soprattutto c’è lo svagato, irresistibile «spalatore di nuvole», il commissario Jean-Baptiste Adamsberg. Tutto inizia col ritrovamento di due corpi e la scoperta di uno strano simbolo scarabocchiato accanto a ciascuno di loro: una sorta di H arrotondata, forse sigla dell’assassino, forse allusione a Dio sa cosa. Ma come sempre accade nella migliore Vargas, questo non è che lo spunto per una storia lontana dai canoni del genere, che finirà per spaziare in mezza Europa tra una balzana setta di adepti della Rivoluzione francese e una gita in Islanda finita in tragedia.
4.
Risale in quarta posizione After, primo volume della serie omonima scritta da Anna Todd.
Ogni storia d’amore lascia un segno. Ma soltanto una ti cambia davvero la vita.
Acqua e sapone, ottimi voti e con un ragazzo perfetto che l’aspetta a casa, Tessa ama pensare di avere il controllo della sua vita. Al primo anno di college, il suo futuro sembra già segnato… Sembra, perché Tessa fa a malapena in tempo a mettere piede nel campus che subito s’imbatte in Hardin. E da allora niente è come prima. Lui è il classico cattivo ragazzo, tutto fascino e sregolatezza, arrabbiato con il mondo, arrogante e ribelle, pieno di piercing e tatuaggi. È la persona più detestabile che Tessa abbia mai conosciuto. Eppure, il giorno in cui si ritrova sola con lui, non può fare a meno di baciarlo. Un bacio che cambierà tutto. E accenderà in lei una passione incontrollabile. Una passione che, contro ogni previsione, sembra reciproca. Nonostante Hardin, per ogni passo verso di lei, con un altro poi retroceda. Per entrambi sarebbe più facile arrendersi e voltare pagina, ma se stare insieme è difficile, a tratti impossibile, lo è ancora di più stare lontani. Quello che c’è tra Tessa e Hardin è solo una storia sbagliata o l’inizio di un amore infinito?
5.
Scende di un gradino il giallo La ragazza del treno di Paula Hawkins, oggi in quinta posizione.
La vita di Rachel non è di quelle che vorresti spiare. Vive sola, non ha amici, e ogni mattina prende lo stesso treno, che la porta dalla periferia di Londra al suo grigio lavoro in città. Quel viaggio sempre uguale è il momento preferito della sua giornata. Seduta accanto al finestrino, può osservare, non vista, le case e le strade che scorrono fuori e, quando il treno si ferma puntualmente a uno stop, può spiare una coppia, un uomo e una donna senza nome che ogni mattina fanno colazione in veranda. Un appuntamento cui Rachel, nella sua solitudine, si è affezionata. Li osserva, immagina le loro vite, ha perfino dato loro un nome: per lei, sono Jess e Jason, la coppia perfetta dalla vita perfetta. Non come la sua. Ma una mattina Rachel, su quella veranda, vede qualcosa che non dovrebbe vedere. E da quel momento per lei cambia tutto. La rassicurante invenzione di Jess e Jason si sgretola, e la sua stessa vita diventerà inestricabilmente legata a quella della coppia. Ma che cos’ha visto davvero Rachel?
6.
Sale al sesto posto Turisti in giallo.
Il delitto ama viaggiare. Anzi, da Arthur Conan Doyle e Agatha Christie in poi, il crimine quando si mescola con lo sradicamento del viaggiatore offre pagine gialle di accresciuto mistero, frutta più elaborate costruzioni di intreccio. Le piste sbiadiscono, i moventi diventano più confusi, più ingarbugliati gli enigmi quando vengono da lontano con i turisti.
Una vetta valdostana ha inghiottito per sempre uno scalatore: Rocco Schiavone, il poliziotto romano creato da Antonio Manzini con un cuore tenero sotto strati di scuro, deve salire dove mai vorrebbe per vedere la montagna assassina nel racconto Castore e Polluce.
Petra Delicado, la barcellonese e femminista ispettrice inventata da Alicia Giménez-Bartlett, nel racconto Una poco di buono, scopre da dove viene il corpo della prostituta abbandonata in un fosso.
L’eroe dello scrittore Gaetano Savatteri si chiama Lamanna ed è un giornalista disoccupato, costretto a fare da guida turistica, nel racconto La regola dello svantaggio, gli capita una strana coppia, un attempato signore con la sua giovanissima compagna straniera.
Francesco Recami, con la sua penna nel racconto Turisti innamorati a Firenze, manda il pensionato della serie “Casa di ringhiera” a Firenze: caldo e confusione per un ricorrente thriller degli equivoci.
Al tempo in cui ancora si coniavano le lire, Santo Piazzese trova un nuovo inghippo per il suo professor La Marca, nel racconto I turisti, i turisti, sono venuti due scienziati americani per un seminario di biologia, ma di che molecole si occupano per davvero?
Massimo, il barista del BarLume, nel racconto Fase di transizione, è in montagna con la fidanzata poliziotta, Marco Mlavaldi, il suo autore, gli mette tra gli scarponi un rompicapo.
7. e 9.
Ritroviamo in settima e nona posizione Laudato si’, la seconda enciclica di Papa Francesco, dedicata al tema dell’ambiente e del Creato, con le diverse edizioni: San Paolo e Paoline.
Con coraggio e lungimiranza, papa Francesco affronta in questa nuova, attesa enciclica, la seconda del suo pontificato, un tema di tipo sociale ed ecologico, oltre che di fede: la tutela dell’ambiente e del Creato. Su questi temi di grande attualità, la Chiesa viene giustamente considerata la voce più forte ed eloquente in materia, punto di riferimento anche dei trattati internazionali e delle conseguenti fonti normative, comunitarie e nazionali. Un argomento caro a Bergoglio che più volte si è espresso in materia con grande forza: “Vorrei chiedere, per favore, a tutti coloro che occupano ruoli di responsabilità in ambito economico, politico o sociale, a tutti gli uomini e le donne di buona volontà: siamo “custodi” della creazione, del disegno di Dio iscritto nella natura, custodi dell’altro, dell’ambiente; non lasciamo che segni di distruzione e di morte accompagnino il cammino di questo nostro mondo!”
8.
Perde una posizione il vincitore del Premio Strega Nicola Lagioia con La ferocia, un noir tutto italiano, oggi all’ottavo posto.
In una calda notte di primavera, una giovane donna cammina nel centro esatto della strada provinciale. È nuda e coperta di sangue. A stagliarla nel buio, i fari di un camion sparati su di lei. Quando, poche ore dopo, verrà ritrovata morta ai piedi di un autosilo, la sua identità verrà finalmente alla luce: è Clara Salvemini, prima figlia della più influente famiglia di costruttori locali. Per tutti è un suicidio. Ma le cose sono davvero andate cosi? Cosa legava Clara agli affari di suo padre? E il rapporto che la unisce ai tre fratelli – in particolare quello con Michele, l’ombroso, il diverso, il ribelle – può aver giocato un ruolo determinante nella sua morte? Le ville della ricca periferia barese, i declivi di ogni rapida ascesa sociale, una galleria di personaggi indimenticabili, le tensioni di una famiglia in bilico tra splendore e disastro: utilizzando le forme del noir, del gotico, del racconto familiare, scandite da un ritmo serrato e da una galleria di personaggi e di sguardi che spostano continuamente il cuore dell’azione, Nicola Lagioia mette in scena il grande dramma degli anni che stiamo vivendo.
10.
Precipita in decima posizione Andrea Camilleri con La giostra degli scambi, il nuovo caso del commissario Montalbano.
Non abbagli la luce matta che, sugli schermi delle pagine, proietta comiche a rapidi scatti: una schermaglia rodomontesca con due mosche fastidiose; una rissa con attori che sbaccanano e come palla si involvono e rotolano, con braccia e gambe che si agitano, tra pugni e morsi, e lampi di lama; un commissario con un occhio pesto e un orecchio morsicato, che per “scangio” viene arrestato dai carabinieri; una servente che prende a padellate e fa prigioniero un intruso, che l’ha distolta dalle occupazioni culinarie; un signore ben curato e ben vestito, che più volte va a un appuntamento: a vuoto sempre, e deluso. E c’è anche il remake di una scenetta antica e surreale (dal “Libro mio” di Pontormo passata a “Il contesto” di Sciascia) di chi, con la mente scardinata, sta chiuso in casa, e a chi bussa risponde di non esserci. In così lunatica atmosfera sembra che i dettagli creino digressioni. Ma è negli interstizi che il mistero prospera, insondabile; e lento scivola, dilatatorio, deviando gli aghi di qualsivoglia bussola e decorando di apparenze ingannevoli le sue trame da brivido. Il romanzo è un pantanoso labirinto del malamore, di un tenebroso malessere: geloso oppure ossessivo. Nel dedalo di meandri, giravolte, gomiti d’ombra, nasconde una “camera della morte”: l’ultima, la più segreta, come quella delle mattanze nelle tonnare. A Vigàta i notturni sono di leopardiana bellezza. Non assolvono però il fruscio di invisibili ali di tenebra. Montalbano si è svegliato con una premonizione.