Tutti sanno che il dio Efesto non è famoso per la sua bellezza, anche se figlio di Era e Zeus.
Eh si ammettiamolo, era un po’ bruttino, storpio dicono le fonti, ma ogni “scarrafone” è bello agli occhi della propria madre. Beh non fu esattamente così. Era inorridì alla vista del figlio e lo scaraventò giù dall’Olimpo. Il piccolo dio fu accolto da Teti che lo accudì per nove anni in una caverna, e lì iniziò a lavorare i metalli , forgiare le armi e realizzare splendidi gingilli d’oro. Divenne un vero maestro del fuoco ma gli anni non alleviarono la sofferenza e il rancore che provava verso sua madre.
La fama di Efesto crebbe di giorno in giorno e quando Era vide uno dei suoi gioielli ne rimase folgorata tanto da pretenderne uno per sé. Immaginate di “litigare” con qualcuno e scoprire che questo qualcuno diventerà Bulgari, Cartier, Swarovski…le donne di fronte ai gioielli sono come gli uomini di fronte al calcio, ai motori e all’elettronica, Impazziscono !!!
Fu così che la dea in preda ad una fame bulimica di gioielli gli commissionò un trono d’oro ed Efesto non indugiò, lo preparò e lo consegnò alla madre ma, non appena ella vi si sedette, non poté più alzarsi, rimase intrappolata da invisibili lacci. Nessuno riuscì a distogliere Efesto dalla sua vendetta. Dopo molte suppliche acconsentì a liberare Era solo dopo che gli venne concessa in moglie la dea Afrodite (il ragazzo si accontenta di poco).
Si sa però come vanno a finire i matrimoni combinati, Afrodite è la dea della bellezza ed Efesto è bruttarello, riuscirà ad innamorarsi di lui bypassando l’aspetto fisico? Assolutamente no. Infatti mentre il povero maritino è impegnato a lavorare nella sua fucina, la bella Afrodite trascorre le sue giornate in compagnia del forte e possente Ares.
Il mondo degli dei è come quello degli uomini, e i pettegolezzi sono all’ordine del giorno. Immaginate l’Olimpo come un paesino in cui tutti si conoscono e le notizie volano, se cattive volano ancor più velocemente. In men che non si dica Efesto venne a sapere dei tradimenti della moglie e preparò una vendetta. I due amanti vennero intrappolati in una rete costruita dallo stesso Efesto e vennero mostrati nudi e crudi a tutti gli abitanti dell’Olimpo.
Il marito tradito sperava in una dura punizione per la fedigrafa ma gli dei, alla vista dei due amanti scoppiarono a ridere. Fu così che Efesto chiese il divorzio e, stanco di essere rifiutato e deriso, si rifugiò nelle viscere del monte Etna…. e quando il vulcano erompe, significa che è ancora arrabbiato con la ex moglie. Alla fine però ha fatto la cosa giusta: “Se uno ti porta via la moglie, non c’è peggior vendetta che lasciargliela”.
Monia Cannistraci