Ogni 13 novembre, per la Giornata Mondiale della Gentilezza, ci fermiamo per ricordarci che sì, la gentilezza esiste ancora. In un mondo che corre e corre, dove a volte basta un clic per “farsi vedere” e una smorfia per dire “va tutto bene”, questa giornata è come una di quelle fermate obbligate per chi, come noi, ha il vizio di dimenticarsi che anche un semplice “grazie” può fare miracoli.
“La gentilezza viene dal cuore, spontanea, disinteressata e accogliente, cosa diversa dalla cortesia, che è formale ed esteriore”.
La Giornata Mondiale della Gentilezza, istituita nel 1998 dal World Kindness Movement, ci offre una pausa per riflettere su quanto i piccoli gesti di cortesia e altruismo possano influire davvero sul nostro vivere insieme, sulle nostre relazioni e persino su quel mostro che chiamiamo “società”.
Ma cosa vuol dire essere gentili, oggi? non è solo quella cosa che ti insegnano da piccolo e poi chi si è visto si è visto. No, la gentilezza è un atto rivoluzionario, una scelta. Non è un sorriso forzato o un “grazie” di circostanza, ma un modo di stare al mondo, di migliorare il nostro contorno e anche noi stessi. E in un’epoca in cui siamo tutti incollati a uno schermo e di corsa, i gesti gentili sono come un antidoto: veri, autentici, fanno respirare e aiutano a creare connessioni reali.
“La gentilezza è contagiosa e ci aiuta a vivere meglio nella società”.
E poi c’è la scienza: la gentilezza fa bene alla salute. Sì, avete letto bene. Fare qualcosa di buono per gli altri ci inonda di ossitocina, l’ormone dell’amore, e serotonina, quella roba che combatte ansia e stress. Insomma, essere gentili fa sentire bene anche noi, altro che altruismo spiccio. Chi ci prova, chi pratica questo “sport estremo” del cuore, scopre che il mondo diventa un po’ più sopportabile, e magari un po’ meno grigio.
Come festeggiare la Giornata Mondiale della Gentilezza? Non serve fare cose epiche. Basta un sorriso a uno sconosciuto, un “come stai?” sincero al collega che sembra in difficoltà, o anche un semplice messaggio di incoraggiamento. Sono gesti piccoli che, come gocce in un mare, possono trasformare una giornata banale in qualcosa di speciale. E poi, la gentilezza è contagiosa: innescare oggi questa “catena umana” potrebbe avere effetti a lungo termine, facendo sì che il 13 novembre diventi una ricorrenza quotidiana.
In un mondo che spesso sembra fatto solo di egoismo e individualismo, la Giornata Mondiale della Gentilezza è una piccola rivoluzione. Ci ricorda che possiamo scegliere di fare la differenza, che la gentilezza non è segno di debolezza, ma di forza. Chi è gentile sceglie di vedere l’altro come persona, non come ostacolo. E in una società che sembra sempre più polarizzata, la gentilezza è come un atto di ribellione, una forma di resistenza.
La gentilezza è un’apertura all’esterno contro l’individualismo moderno, si può educare all’attenzione nei confronti di se stessi e degli altri, di coloro che sentiamo simili e vicini, ma anche verso chi ci appare distante e differente, si può fare attraverso più cultura, più conoscenza e informazioni sul mondo, su di sé, sugli altri e sulle interazioni che uniscono da sempre le vicende umane, possiamo allenare i nostri bambini all’empatia, all’ascolto di sé e degli altri, a capire punti di vista diversi dal proprio.
Uno dei problemi del nostro tempo che la gentilezza può distruggere è il bullismo.
Sappiate che ogni vostro gesto, anche il più piccolo ed insignificante, influenza il mondo che sta attorno a voi, quindi voi avete il potere di cambiarlo.
I dieci comandamenti della cortesia moderna
1. Ascoltare: Cercate di vivere bene insieme: ascoltate gli altri e siate pazienti
2. Sorridere: Siate aperti verso tutti: salutate, ringraziate e sorridete spesso
3. Ragionare: Fatevi scivolare via i torti subiti e non cedete alla rabbia, ragionate
4. Rispettare: Rispettate e valorizzate la diversità, è una grande fonte di ricchezza
5. Condividere: Non siate gelosi del sapere: comunicate e condividete il più possibile
6. Non inquinare: Il Pianeta è uno solo: rispettatelo e non inquinatelo
7. Riutilizzare: Riducete gli sprechi il più possibile: riciclate, riutilizzate, riparate
8. Mangiare local: A tavola seguire la stagionalità e preferite i prodotti locali
9. Proteggere: Proteggete gli animali: non maltrattateli e non abbandonateli
10. Vivere con etica: Vivete insieme con gli esseri umani e gli animali domestici in modo etico, senza indurre loro sofferenze.
Decalogo per un approccio gentile
1. Alzati ogni mattina col sorriso sulle labbra, ritenendoti fortunato per il fatto che vivi e puoi are il tuo contributo alla vita nel mondo.
2. Impara ad ammirare le bellezze della natura in tutte le sue forme, apprezzando l’importanza in un ambiente pulito e favorevole all’uomo.
3. Impara ad apprezzare anche la cultura e l’arte che sono aspetti evoluti dell’umanità e la possono aiutare a crescere.
4. Rispetta con convinzione profonda le regole che la società si è data, perché rappresentano la guida indispensabile per una serena convivenza.
5. Se noti incongruenze o dei difetti nella società, evita atteggiamenti disfattisti, ma impegnati per dare il tuo apporto al suo miglioramento.
6. Guardati intorno: anche nel piccolo orizzonte della tua quotidianità, c’è sempre qualcuno che tu puoi aiutare.
7. Opera soprattutto a favore di coloro che non lo chiedono, perché spesso hanno più bisogno di altri.
8. Non pretendere ricompense per quello che offri agli altri e trova in te stesso la gioia di aver ben agito.
9. Cerca di trasmettere lo spirito della gentilezza intorno a te, così da coinvolgere sempre più persone in un progetto comune di perfezionamento della nostra natura di uomini.
10. Trova la forza e l’entusiasmo per proseguire sul cammino della gentilezza, anche considerando che essa può produrre in te un importante benessere psicofisico.
Questa giornata Mondiale della Gentilezza potrebbe sembrare una di quelle ricorrenze costruite a tavolino, ma ha un senso. Ricordarci che possiamo scegliere come trattare gli altri. Che possiamo decidere di essere migliori anche quando nessuno ci sta guardando, e anche se non c’è nessun “like” in palio.
Quindi, oggi, provateci. Provate a fare un piccolo atto di gentilezza senza che nessuno se ne accorga, senza dire che lo state facendo. Un sorriso a un estraneo, un messaggio di conforto a un amico, un grazie detto guardando negli occhi. Non è che il mondo cambierà di colpo, ma forse lo farete voi. E magari, nel farlo, vi renderete conto che essere gentili non è solo un favore agli altri, ma una gentilezza che facciamo a noi stessi.