Jack London, nome completo John Griffith Chaney London, è stato uno scrittore e giornalista statunitense, nasce a San Francisco, in California, il 12 gennaio 1876, ha vissuto una vita avventurosa tanto come quella dei protagonisti dei suoi romanzi.
Tutta la sua vita fu caratterizzata da lavori, professioni e interessi personali diversi, coerenti con uno stile di vita vagabondo: fece lo strillone di giornali, il pescatore clandestino di ostriche, il lavandaio, il cacciatore di foche, il corrispondente di guerra (guerra russo-giapponese), l’agente di assicurazioni, il pugile, il coltivatore e, appunto, il cercatore d’oro, prima di realizzarsi, dopo innumerevoli tentativi, come scrittore di successo.
“Questa è la mia visione. Guardo al futuro, a un tempo in cui l’uomo progredirà verso qualcosa di più degno e più alto del suo stomaco, quando ci sarà una motivazione più sottile che spinga gli uomini all’azione che quella di oggi, lo stomaco. Mantengo la mia convinzione della nobiltà e dell’eccellenza del genere umano. Credo che la dolcezza spirituale e l’altruismo avranno la meglio sulla grossolanità della gola. E ultimo di tutto, la mia fede è nella classe operaia. Come ha detto un francese, “La scala del tempo fa sempre eco alla scarpa di legno che sale, mentre lo stivale tirato a lucido discende.”
Figlio illegittimo di un astrologo ambulante irlandese, William Henry Chaney, e di Flora Wellman figlia di un ricco inventore dell’Ohio. Il padre si disinteressò di lui, anche perché otto mesi dopo la sua nascita la madre si risposò con John London, contadino vedovo con due figli.
E’ un bambino precoce. A cinque anni, mentre trasporta un secchio di birra nel ranch del padre, prende la sua prima sbronza. A 10 anni comincia a guadagnare denaro per la famiglia distribuendo giornali, a 15 fa l’operaio in una ditta di frutta e verdura.
Terminata la scuola elementare nel 1889, London iniziò a passare da un lavoro all’altro frequentando compagnie assai poco raccomandabili, come ladri e contrabbandieri. Impara a navigare nella baia di San Francisco unendosi a un gruppo di pirati di ostriche. A 17 anni s’imbarca per il Mar del Giappone per una battuta di caccia alla foca. Dopo numerose esperienze lavorative, tornò a Oakland per frequentare la Oakland High School, dove partecipò alla redazione del giornale scolastico, “The Aegis”.
A partire dal 1894 circa, London aderì al socialismo, battendosi in difesa delle fasce deboli della società, partecipò ad una marcia di disoccupati su Washington per chiedere al Presidente il finanziamento di programmi di lavori pubblici contro la povertà e la mancanza di lavoro. Successivamente si diede al vagabondaggio per gli States, di cui tenne un diario trasformato anni dopo nel romanzo itinerante The Road, cui si ispirarono anche scrittori come Jack Kerouac e, in parte, lo stesso Hemingway.
Nel 1894, volendo iscriversi alla Berkeley University, decise di concludere gli studi secondari, finanziandosi con lavoretti di pulizia nella scuola, sul giornale della quale scrisse alcuni racconti ispirati soprattutto a Stevenson e Kipling. Due anni dopo si iscrisse a Berkeley e si diede a un’intensa e confusa attività politica, invocando la lotta di classe, la rivoluzione, ma interessandosi anche a Darwin e all’evoluzionismo e aderì alle teorie relative alla sopravvivenza del più forte sul più debole proprie del darwinismo sociale, il quale ritiene che il concetto di lotta per la vita e la morte debba essere la regola delle comunità umane.
“Preferirei essere cenere che polvere. Preferirei che la mia scintilla bruciasse in una vivida fiammata piuttosto che fosse soffocata da arida putredine. Preferirei essere una superba meteora, ogni mio atomo esploso in un magnifico bagliore, piuttosto che un sonnolento e perseverante pianeta. La giusta funzione di un uomo è di vivere, non di esistere.”
Nel 1896 riuscì ad entrare all’Università della California, che lasciò nel 1897 a causa di problemi finanziari.
Il 25 luglio di quell’anno partì per unirsi alla corsa all’oro del Klondike: è su quella regione che scriverà i suoi primi racconti di successo.
Nell’estate del 1897, venuto a conoscenza della scoperta di ricchi giacimenti d’oro nel Klondike, sul confine fra Canada e Alaska, parte con un amico per unirsi alla “Corsa all’oro”, che aveva al centro a Dawson City, dove incontra avventure e disavventure d’ogni tipo, spesso tragiche e crudeli, che saranno fonti ispiratrici di molti suoi scritti. Nel 1898 rientra a San Francisco con un misero sacchetto d’oro, che gli frutterà pochi dollari.
Si dedica allora intensissimamente al lavoro letterario, riuscendo a far pubblicare solo una minima parte dei suoi numerosi scritti. Come tale riuscì ben presto a diventare uno tra i più prolifici, famosi e meglio retribuiti del suo tempo: in tutta la sua carriera letteraria scrisse oltre 50 volumi.
“L’arte è un destino dove non esiste altro che la libertà.”
Nel 1900 si sposa con Bess Maddern dalla quale sono nate le due figlie Joan e Bess, di cui si occuperà pochissimo, e il loro matrimonio dura solo pochi anni.
Dopo il successo del suo romanzo più famoso, Il richiamo della foresta, London si dedicò interamente all’attività letteraria, trattando i temi sociali che suscitavano via via i suoi interessi; tra gli appassionati di fantascienza tuttavia anche i suoi racconti di questo particolare genere narrativo godono fama di classici in netto anticipo sui tempi, sebbene questo lato della sua attività sia poco noto al grande pubblico.
Fra la fine del secolo XIX e il 1916 London giunge finalmente al successo, seppur con alti a bassi notevoli, come scrittore, giornalista e inviato speciale. Nel 1903 (dopo un viaggio in Gran Bretagna) scrive “The Call of the Wild”. Nel 1904 salpa per la Corea, dove seguirà come corrispondente la Guerra russo-giapponese. Nel 1906 decide di farsi costruire uno yacht per effettuare, in sette anni, il giro del mondo, cosa che non farà mai. Fra il 1907 e il 1909 viaggia e soggiorna nei Mari del Sud e in Australia e nel frattempo dà alle stampe “The Iron Heel” (“Il tallone di ferro”), romanzo fantapolitico che immagina la presa del potere, negli Stati Uniti, da parte di una ristretta oligarchia dittatoriale, con situazioni che sembrano precorrere le nascita dei regimi fascisti europei.
Nel 1905 sposa l’anticonformista Charmian Kittredge, che starà vicino a lui fino alla morte, diventando la sua musa e compagna di avventure.
Nel 1909 esce il lungamente preparato Martin Eden, una sorta di liberissima autobiografia in terza persona, che ottiene enorme successo di pubblico.
“È la vita a costituire l’unica realtà e il vero mistero. La vita è molto di più che semplice materia chimica, che nelle sue fluttuazioni assume quelle forme elevate che ci sono note. La vita persiste, passando come un filo di fuoco attraverso tutte le forme prese dalla materia. Lo so. Io sono la vita. Sono passato per diecimila generazioni, ho vissuto per milioni di anni, ho posseduto numerosi corpi. Io, che ho posseduto tali corpi, esisto ancora, sono la vita, sono la favilla mai spenta che tuttora divampa, colmando di meraviglia la faccia del tempo, sempre padrone della mia volontà, sempre sfogando le mie passioni su quei rozzi grumi di materia che chiamiamo corpi e che io ho fuggevolmente ho abitato.”
Nel 1910 può permettersi di acquistare il Beauty Ranch, a Glen Ellen, Sonoma County, California, dove muore 22 novembre 1916 a soli 40 anni, probabilmente per un’overdose di antidolorifici, sulla volontarietà o meno della cui assunzione si è dibattuto a lungo.
Si è sostenuta particolarmente la tesi del suicidio, oppure di overdose puramente accidentale o di una necessità di assumere molti farmaci, a causa del dolore fisico anche sfiorando il limite e alla fine superandolo, e causando l’overdose fatale.
Un recente studio realizzato negli Stati Uniti da medici della Divisione di Nefrologia e Ipertensione della facoltà di Medicina della University of North Carolina, partendo dal fatto che lo scrittore in una fotografia presenta sul viso i segni di una dermatite da mercurio, metallo utilizzato nella terapia della sifilide, ha sostenuto che è verosimile che questa malattia venerea possa essere stata la causa della morte di Jack London, o in alternativa, la causa dei dolori cronici di cui soffriva, al punto da costringerlo ad assumere molti antidolorifici; inoltre la tossicità del mercurio avrebbe accelerato il decorso fatale, anziché rallentarlo.
“La cosa che mi piace di più,» aveva scritto, «è la realizzazione di me stesso, non la realizzazione per l’applauso del mondo, ma la realizzazione per la mia soddisfazione personale”
Libri di Jack London
Romanzi di Jack London
1902 – La crociera del Saetta (The Cruise of the Dazzler)
1902 – La figlia delle nevi (A Daughter of the Snows)
1903 – Il richiamo della foresta (The Call of the Wild)
1904 – Il lupo dei mari oppure Il lupo di mare (The Sea Wolf)
1905 – Il romanzo di un boxeur oppure La sfida (The Game)
1906 – Zanna Bianca (White Fang)
1907 – Prima di Adamo (Before Adam)
1098 – Il tallone di ferro (The Iron Heel)
1909 – Martin Eden (Martin Eden)
1910 – Radiosa aurora (Burning Daylight)
1911 – L’avventura (Adventure)
1913 – Il bruto delle caverne (The Abysmal Brute)
1913 – La valle della Luna (The Valley of the Moon)
1914 – L’ammutinamento della Elsinore oppure La rivolta dell’Elsinore (The Mutiny of the Elsinore)
1915 – La peste scarlatta oppure Il morbo scarlatto (The Scarlet Plague)
1915 – Il vagabondo delle stelle (The Star Rover oppure The Jacket)
1916 – La piccola signora della grande casa (The Little Lady of the Big House)
1917 – Jerry delle isole (Jerry of the Islands)
1917 – Michael, fratello di Jerry (Michael, Brother of Jerry)
1920 – Tre cuori (Hearts of Three)
1924 – Eyes of Asia (lasciato incompiuto, col titolo di Cherry, completato dalla moglie Charmian Kittredge London)
1963 – Assassini S.p.A. (The Assassination Bureau)(lasciato incompiuto, completato da Robert L. Fish nel 1963)
Raccolte di racconti
1900 – Il figlio del lupo (The Son of the Wolf)
1901 – Il Dio dei suoi padri (The God of His Fathers and Other Stories)
1902 – I figli del freddo (Children of the Frost and Other Stories)
1904 – La fede degli uomini (The Faith of Men and Other Stories)
1905 – Racconti della pattuglia guardiapesca (Tales of the Fish Patrol)
1906 – Faccia di luna (Moon-Face and Other Stories)
1910 – Perdere la faccia (Lost Face)
1911 – Quando Dio ride (When God Laughs and Other Stories)
1911 – Racconti dei mari del Sud (South Sea Tales)
1912 – La casa dell’orgoglio (The House of Pride and Other Tales of Hawaii)
1912 – Un figlio del sole (A Son of the Sun)
1912 – “Smoke” Bellew (Smoke Bellew)
1913 – Nato di notte (The Nightborn)
1914 – La forza dei forti (The Strength of the Strong)
1916 – Le tartarughe di Tasman (The Turtles of Tasman)
1918 – Il Dio Rosso (The Red One)
1919 – Sulla stuoia di Makaloa (On the Makaloa Mat)
1922 – Coraggio olandese (Dutch Courage and Other Stories)
(Dutch Courage, 29 nov 1900)
Racconti non presenti in nessuna delle raccolte precedenti
1899 – Mille volte morto oppure Le mille e una morte (A Thousand Deaths)
1900 – Il giorno del Ringraziamento a Slav Creek (Thanksgiving On Slav Creek)
1900 – Come si manda avanti una casa nel Klondike (Housekeeping in the Klondike)
1901 – Il vagabondo (The Tramp)
1903 – Come sono diventato socialista (How I Became a Socialist)
1906 – Un’arrampicata sulla slavina (Up the Slide)
Memorie di Jack London
1894 – Il diario del vagabondo (The Tramp Diary)
1907 – La strada (The Road)
1911 – La crociera dello Snark (The Cruise of the Snark)
1913 – John Barleycorn. Memorie alcoliche oppure Ricordi di un bevitore (John Barleycorn, 1913)
Saggi di Jack London
1903 – The Kempton-Wace Letters (dialogo epistolare scritto in collaborazione con Anna Strunsky)
1903 – Il popolo degli abissi (The People of the Abyss) (studio sociologico sulle condizioni di vita dell’East End di Londra)
1905 – Guerra di classe (War of the Classes)
1910 – Rivoluzione (Revolution and Other Essays)
Il sonnambulo (The Somnambulists)
La dignità dei dollari (The Dignity of Dollars)
1908 – Goliah (Goliah)
Il papavero d’oro (The Golden Poppy)
Il pianeta si restringe (The Shrinkage of the Planet)
La casa bellissima (The House Beautiful)
I cercatori d’oro del Nord (The Gold Hunters of the North)
Foma Gordeev (Fomá Gordyéeff)
Queste ossa risorgeranno (These Bones Shall Rise Again)
Gli altri animali (The Other Animals)
Il pericolo giallo (The Yellow Peril)
Cos’è la vita per me (What Life Means to Me)
1917 – Il flusso umano (The Human Drift)