La fava, nome botanico Vicia faba L. o Faba vulgaris è una pianta della famiglia delle leguminose o Fabaceae, tipica del periodo primaverile ed estivo.
La pianta si presenta con un fusto eretto e grosso e molto ramificato e può raggiungere l’altezza di 70-140 cm.
I fiori sono raccolti in grappoloche porta da 1-6 fiori con 5 petali, di colore bianco striato di nero.
Il frutto è un legume allungato, cilindrico o appiattito e pendulo, che contiene da 2 a 10 semi, inizialmente verdi e di colore più scuro (dal nocciola al bruno) a maturità.
Le fave sono originarie dell’Asia Minore, uno dei maggiori produttori mondiali è la Cina, i principali produttori italiani sono le regioni pugliesi, sicule e sarde.
L’origine dell’uso alimentare della fava si perde quasi nella notte dei tempi, sembra fare la sua prima comparsa in area palestinese già nella prima età neolitica, erano molto conosciute ai tempi dell’antica Grecia e non mancavano mai sulle tavole dei Romani.
Da secoli viene coltivata per l’alimentazione umana ed animale (foraggio), le fave secche, cotte in svariati modi, hanno costituito la principale base proteica alimentare di molte popolazioni meridionali d’Italia.
Una leggenda narra che le fave furono gli unici legumi che Demetra non donò ai Fenati quando giunse nella loro città. La dea le aveva escluse anche dalla sua sfera sacrale
proibendone l’uso ai sacerdoti di Eleusi, come a tutti coloro che partecipavano ai suoi riti. Il motivo di questo divieto era un “sacro segreto”.
È celeberrima l’idiosincrasia di Pitagora e della sua Scuola per le fave: non solo si guardavano bene dal mangiarne, ma evitavano accuratamente ogni tipo di contatto con questa pianta. Secondo la leggenda, Pitagora stesso, in fuga dagli scherani di Cilone (di Crotone), preferì farsi raggiungere ed uccidere piuttosto che mettersi in salvo attraverso un campo di fave.
Secondo una credenza tramandata da Porfidio, le fave potevano essere veicolo delle anime dei morti, capaci di prendere possesso di un essere umano. Ciò spiega la loro presenza nei riti funebri, non soltanto in Grecia, ma anche in Egitto, a Roma, in India e in Perù.
Stando ad una credenza popolare diffusa in Italia, se si trova un baccello di fava contenente sette semi si avrà un periodo di grande fortuna.
Le fave sono ricche di proteine e fibre vegetali e povere di gassi.
Contengono discrete quantità di ferro, utile per contrastare l’anemia, ma anche di potassio, magnesio, rame, selenio e moltissime vitamine, soprattutto acido ascorbico.
Possiedono anche una buona quantità di vitamine del gruppo B, come acido folico, che aiuta nelle anemie e la vitamina B1, conosciuta anche come tiamina, importante per il corretto funzionamento del sistema nervoso e per il metabolismo dell’energia.
Le fave contengono L-dopa,L-DOPA o levodopa, un amminoacido intermedio nella via biosintetica della dopamin come la dopamina, associata con un miglior funzionamento dei movimenti del corpo, utilizzata per il trattamento della malattia di Parkinson.
Le foglie essiccate sono utilizzate in erboristeria per stimolare la diuresi.
La fave purtroppo sono tra gli alimenti che possono scatenare una reazione allergica, sembrerebbe che la cottura ne riduce il rischio.
Il favismo è una patologia in cui è presente un difetto congenito ed ereditario dell’ enzima G6PD, normalmente contenuto nei globuli rossi. La malattia compare dopo 12-48 ore dall’assunzione di fave fresche. Nei casi più gravi, circa la metà dei globuli rossi viene distrutta. La malattia è diffusa soprattutto in Africa, Sardegna e Grecia. Per saperne di più: Associazione Italiana Favismo.
L’epoca di raccolta è la metà di giugno nell’ Italia meridionale, la fine di giugno in quella centrale, la metà di luglio nell’Italia settentrionale con semina primaverile.
Possono essere consumate cotte o crude, e sono vendute sia secche, sia fresche, le troviamo anche secche, oggi anche in scatola e quelle surgelate, chiaramente molto più pratiche rispetto a quelle secche. Spesso vengono consumate fresche insieme al formaggio pecorino.
Ricette con le fave:
Carbonara con le fave
Crema di fave
Cous cous con fave
Crocchette di fave
Fave alla menta
Fave con la buccia (Favi ca scoccia)
Frittata di fave
Macco di fave
Muffin alle fave
Pasta con le fave
Pesto di fave
Polpette di fave
Purea di fave
Riso con le fave
Tortini con fave
Vignarola romana
Zuppa di Fave