Anche quest’anno ci sono due vincitori per la 29° edizione del Premio Italo Calvino, il principale premio di narrativa per aspiranti scrittori in Italia.
Il premio è stato assegnato il 24 maggio da una giuria composta da Paola Capriolo, Angelo Guglielmi, Niva Lorenzini, Christian Raimo e Filippo Tuena, che ha decretato vincitori a pari merito i romanzi:
L’interruttore dei sogni di Elisabetta Pierini, nata a Pesaro nel 1964 e vive a Fermignano. Dopo la laurea in Chimica e Tecnologie Farmaceutiche, ha iniziato a lavorare come assistente tecnico presso l’Università di Urbino. È già stata finalista nella 27° edizione del Premio Italo Calvino.
Il suo romanzo è una moderna favola realista, in cui le due diverse dimensioni sanno creare un equilibrio che ne rafforza le specificità. Della favola, il testo possiede la dolcezza e, insieme, l’aspra corrosività nei confronti dell’esistente. Del realismo, la sottile ricostruzione di un ambiente suburbano ormai universale. Il quadro senza remissione che ne emerge è reso con rara efficacia da una lingua attenta e precisa.
La splendente di Cesare Sinatti, nato a Fano nel 1991 e si è laureato in filosofia a Bologna nel 2013 discutendo una tesi sull’immortalità nel Fedone. Dopo aver trascorso un anno di studi presso l’Università di Chicago al momento sta concludendo il corso magistrale in Scienze Filosofiche sempre a Bologna.
Il suo romanzo dà corpo e voce, con una lingua essenziale e nitida, a una fitta galleria di protagonisti dell’epica omerica ed extraomerica. Ogni frammento di mito diviene qui narrazione sospesa tra quotidianità e stacco visionario, in cui la competenza dello studioso lascia spazio all’intensa e inedita rivisitazione di fatti legati alla bellezza e all’orrore, chiamandoli a confrontarsi con i traumi del nostro presente.
Congratulazioni ai vincitori ed anche a tutti gli altri finalisti, scelti tra 600 opere pervenute:
Baratro di Adil Bellafqih
T-Trinz di Alessandro Calabrese
Il fuoco nudo di Claudia Cautillo
Il perturbante di Giuseppe Imbrogno
La serrata di Alessandro Pierozzi
Branchia di Martina Renata Prosperi
Inox di Eugenio Raspi
Il Premio Italo Calvino fu fondato a Torino nel 1985, poco dopo la morte di Italo Calvino, come omaggio allo scrittore italiano che nella sua vita fu impegnato nella scoperta di nuovi talenti letterari, infatti il premio svolge un ruolo importante tra di ponte tra gli scrittori inediti e il mondo dell’editoria.
Oggi il premio è conosciuto anche con la sigla “PIC”, nata e diffusa sul web.