Mi piace leggere, se mi regalate un libro mi fate davvero felice, ma è giusto regalare libri a chi sappiamo per certo che odia leggere? Secondo me non è giusto forzare, si rischia di far odiare ancora di più la lettura. Bisognerebbe regalare libri ai bambini insieme ad un giocattolo, agli amanti dei libri e soprattutto a quelli che si stanno avvicinando a questo mondo, potete provare una volta, ma non accanitevi tutti gli anni, rassegnatevi. Anche se sapiamo che leggere vi arricchisce, non impoveritevi diventando snob e sentendovi superiori agli altri, siamo tutti diversi e dobbiamo rispettare la natura ed i gusti di ciascuno. Leggere è bellissimo, ma ricordatevi di volgere lo sguardo anche oltre il libro e godervi la bellezza del mondo e di ciascun essere, che come un libro può regalavi emozioni meravigliose o anche fastidio se non vi piace.
La classifica dei libri più venduti di questa settimana ci regala tre novità, mentre gli altri scivolano di una posizione, scopriamola:
1.
Ancora al primo posto La paranza dei bambini di Roberto Saviano.
Dieci ragazzini in scooter sfrecciano contromano alla conquista di Napoli. Quindicenni dai soprannomi innocui – Maraja, Pesce Moscio, Dentino, Lollipop, Drone -, scarpe firmate, famiglie normali e il nome delle ragazze tatuato sulla pelle. Adolescenti che non hanno domani e nemmeno ci credono. Non temono il carcere né la morte, perché sanno che l’unica possibilità è giocarsi tutto, subito. Sanno che “i soldi li ha chi se li prende”. E allora, via, sui motorini, per andare a prenderseli, i soldi, ma soprattutto il potere. “La paranza dei bambini” narra la controversa ascesa di una paranza – un gruppo di fuoco legato alla Camorra – e del suo capo, il giovane Nicolas Fiorillo. Appollaiati sui tetti della città, imparano a sparare con pistole semiautomatiche e AK-47 mirando alle parabole e alle antenne, poi scendono per le strade a seminare il terrore in sella ai loro scooter. A poco a poco ottengono il controllo dei quartieri, sottraendoli alle paranze avversarie, stringendo alleanze con vecchi boss in declino. Paranza è nome che viene dal mare, nome di barche che vanno a caccia di pesci da ingannare con la luce. E come nella pesca a strascico la paranza va a pescare persone da ammazzare. Qui si racconta di ragazzini guizzanti di vita come pesci, di adolescenze “ingannate dalla luce”, e di morti che producono morti.
2.
Nuova entrata direttamente in seconda posizione, Pane. per i Bastardi di Pizzofalcone di Maurizio De Giovanni.
I Bastardi di Pizzofalcone non hanno nemmeno il tempo di gioire per i propri successi che subito si trovano a dover affrontare un nuovo caso di omicidio. La vittima, un panettiere, è stata trovata morta di prima mattina fuori del suo forno. Qualcuno gli ha sparato. Tempo addietro l’uomo aveva testimoniato, salvo poi ritrattare, contro la criminalità organizzata, così le indagini, condotte da Lojacono, si concentrano su quell’episodio. Intanto, Aragona e Di Nardo si ritrovano per le mani una denuncia che appare piuttosto bizzarra: uno studente universitario accusa di stalking una ragazza con cui in passato ha avuto una relazione, ma che ha lasciato. A rendere incredulo Aragona è il fatto che, mentre la giovane è bellissima, lo studente è a dir poco brutto. A tutto questo si aggiungono i problemi personali di ciascun membro della squadra, in particolare quelli di Romano e Pisanelli, il primo deciso a adottare una bambina, il secondo sempre a caccia di un misterioso killer alla cui esistenza nessuno crede.
3..
Al terzo posto L’arte di essere fragili. Come Leopardi può salvarti la vita di Alessandro D’Avenia.
“Esiste un metodo per la felicità duratura? Si può imparare il faticoso mestiere di vivere giorno per giorno in modo da farne addirittura un’arte della gioia quotidiana?” Sono domande comuni, ognuno se le sarà poste decine di volte, senza trovare risposte. Eppure la soluzione può raggiungerci, improvvisa, grazie a qualcosa che ci accade, grazie a qualcuno. In queste pagine Alessandro D’Avenia racconta il suo metodo per la felicità e l’incontro decisivo che glielo ha rivelato: quello con Giacomo Leopardi. Leopardi è spesso frettolosamente liquidato come pessimista e sfortunato. Fu invece un giovane uomo affamato di vita e di infinito, capace di restare fedele alla propria vocazione poetica e di lottare per affermarla, nonostante l’indifferenza e perfino la derisione dei contemporanei. Nella sua vita e nei suoi versi, D’Avenia trova folgorazioni e provocazioni, nostalgia ed energia vitale. E ne trae lo spunto per rispondere ai tanti e cruciali interrogativi che da molti anni si sente rivolgere da ragazzi di ogni parte d’Italia, tutti alla ricerca di se stessi e di un senso profondo del vivere. Domande che sono poi le stesse dei personaggi leopardiani: Saffo e il pastore errante, Nerina e Silvia, Cristoforo Colombo e l’Islandese… Domande che non hanno risposte semplici, ma che, come una bussola, se non le tacitiamo possono orientare la nostra esistenza.
4.
Al quarto posto troviamo Il labirinto degli spiriti di Carlos Ruiz Zafon.
Barcellona, fine anni ’50. Daniel Sempere non è più il ragazzino che abbiamo conosciuto tra i cunicoli del Cimitero dei Libri Dimenticati, alla scoperta del volume che gli avrebbe cambiato la vita. Il mistero della morte di sua madre Isabella ha aperto una voragine nella sua anima, un abisso dal quale la moglie Bea e il fedele amico Fermín stanno cercando di salvarlo. Proprio quando Daniel crede di essere arrivato a un passo dalla soluzione dell’enigma, un complotto ancora più oscuro e misterioso di quello che avrebbe potuto immaginare si estende fino a lui dalle viscere del Regime. È in quel momento che fa la sua comparsa Alicia Gris, un’anima emersa dalle ombre della guerra, per condurre Daniel al cuore delle tenebre e aiutarlo a svelare la storia segreta della sua famiglia, anche se il prezzo da pagare sarà altissimo. Dodici anni dopo L’ombra del vento, Carlos Ruiz Zafón torna con un’opera monumentale per portare a compimento la serie del Cimitero dei Libri Dimenticati. Il Labirinto degli Spiriti è un romanzo inebriante, fatto di passioni, intrighi e avventure. Attraverso queste pagine ci troveremo di nuovo a camminare per stradine lugubri avvolte nel mistero, tra la Barcellona reale e il suo rovescio, un riflesso maledetto della città. E arriveremo finalmente a scoprire il gran finale della saga, che qui raggiunge l’apice della sua intensità e al tempo stesso celebra, maestosamente, il mondo dei libri, l’arte di raccontare storie e il legame magico che si stabilisce tra la letteratura e la vita.
5.
Perde solo una posizione La dieta della longevità di Valter Longo.
In questo libro Valter Longo condensa tutte le sue scoperte scientifiche e ci spiega come ridurre il grasso addominale, rigenerare e ringiovanire il nostro corpo abbattendo in modo significativo il rischio di cancro, malattie cardiovascolari, diabete e malattie neurodegenerative come l’Alzheimer, istruendoci infine sugli effetti benefici di una periodica dieta di restrizione calorica. La Dieta Longo ci cura con il cibo, rivoluzionando il nostro rapporto con esso.
Semplice da adottare ogni giorno per chi già apprezza la tradizione mediterranea, la dieta del prof. Longo si affianca a una pratica antica e comune in tutte le culture e dimenticata dalla nostra società dell’abbondanza: la dieta mima il digiuno, in modo «mirato» e calibrato sulle esigenze della vita di oggi.
6.
Scende un gradino Harry Potter e la maledizione dell’erede di J. K. Rowling, si tratta della scenografia dell’opera teatrale Harry Potter and the Cursed Child, scritto da di J.K. Rowling, John Tiffany e Jack Thorne, ambientato diciannove anni dopo il romanzo Harry Potter e i Doni della Morte, racconta la storia di Albus Severus Potter, secondogenito di Harry Potter e Ginny Weasley.
È sempre stato difficile essere Harry Potter e non è molto più facile ora che è un impiegato del Ministero della Magia oberato di lavoro, marito e padre di tre figli in età scolare. Mentre Harry Potter fa i conti con un passato che si rifiuta di rimanere tale, il secondogenito Albus deve lottare con il peso dell’eredità famigliare che non ha mai voluto. Il passato e il presente si fondono minacciosamente e padre e figlio apprendono una scomoda verità: talvolta l’oscurità proviene da luoghi inaspettati.
7.
In settima posizione L’ estate fredda di Gianrico Carofiglio.
Siamo all’inizio degli anni Novanta del secolo scorso, in un’Italia che appare quasi “geneticamente” diversa da quella odierna, in un mondo non ancora trasformato dalla rivoluzione tecnologica. II figlio di un capo clan viene rapito. Nessuno ne denuncia la scomparsa, eppure tutti sono a conoscenza del fatto. II padre è sicuro di poter risolvere le cose da solo. Non sarà così. Chiamato a indagare, il maresciallo dei carabinieri Pietro Fenoglio, piemontese trapiantato al Sud, si imbatterà in una vicenda fosca e miserabile. Sullo sfondo, gli oscuri rituali di una mafia crudele e finora mai raccontata.
8.
In ottava posizione l’undicesima avventura Greg Heffley racconata in Diario di una schiappa. Non ce la posso fare! scritta da Jeff Kinney.
Povero Greg, i grandi vogliono riportarlo all’età della pietra! Non fanno che ripetere che ai vecchi tempi si stava meglio, e per dimostrarlo, lo coinvolgono in un disastro dopo l’altro: un intero fine settimana senza cellulare, computer e videogiochi, e perfino un campeggio all’antica, con i rifugi da costruire, il fuoco da accendere e strane creature che si aggirano nel bosco. Aiuto! Riuscirà Greg a sopravvivere?
9.
In nona posizione entra in classifica Storie di Natale, una serie di racconti scritti da Giosuè Calaciura, Andrea Camilleri, Francesco M. Cataluccio, Alicia Giménez-Bartlett, Antonio Manzini, Francesco Recami e Fabio Stassi.
Natale, quanti modi ci sono per declinare questa parola? Presepe, albero, stella, auguri, vacanza, bianco, babbo, famiglia, messa, cena… Sette scrittori si misurano in questa antologia con il tema del Natale. Liberi di sviluppare una narrazione sul tema che da duemila anni in qua è vissuto a tutte le latitudini, si sono sbizzarriti. E non si tratta certo di storie scontate o necessariamente di buoni sentimenti. La letteratura è piena di storie natalizie, non c’è autore classico che non abbia provato a raccontare a suo modo questa festa cristiana e pagana insieme. Questa volta l’antologia di fine anno non si tinge di giallo; gli autori tradizionalmente impegnati nelle raccolte a tema abbandonano investigatori e delitti per dedicarsi a storie di Natale, e insieme ad altri autori fanno ai lettori un regalo davvero speciale. Non è detto che il 25 dicembre si diventi più buoni, né che si accendano le luci dell’albero, in questa antologia ci sono racconti di ogni tipo: favole natalizie, storie malinconiche e di solitudine, ma anche di amicizia e di allegria, di regali mancati e di interni familiari…
10.
In decima posizione Veri amici. Mates di Mates.
“Noi siamo i Mates. E non spaventatevi, mates non è una parola complicata: vuol dire amici. E per noi, ormai da qualche anno, è una parola che fa parte della quotidianità. Se pensiamo a un mate, ognuno di noi si immagina qualcuno del nostro gruppo. Poi ci guardiamo allo specchio, e vediamo uno dei Mates. Una di quelle quattro persone che insieme hanno deciso di vivere questa avventura. Quattro normalissimi amici, quattro persone di età diverse, di città diverse, tutti uniti dalla passione per i videogiochi e che si sono incontrate per la prima volta in quello spazio che è di tutti noi e al tempo stesso non appartiene a nessuno: il web. Noi siamo Vegas, St3pNy, Surrealpower e Anima. Tutti insieme formiamo i Mates. Siamo i protagonisti di una storia che è appena iniziata, ma di cui c’è già tanto da raccontare.”