“Sono nata il ventuno a primavera” è una delle poesie più celebri di Alda Merini, poetessa italiana del Novecento.
La poesia parla della nascita dell’autrice, avvenuta il ventuno marzo 1931, nel giorno del solstizio di primavera e giornata mondiale della poesia. Il tema centrale è quindi la primavera, stagione della rinascita e del rinnovamento, che si riflette nella vita dell’autrice stessa.
Sono nata il ventuno a primavera
Sono nata il ventuno a primavera
ma non sapevo che nascere folle,
aprire le zolle
potesse scatenar tempesta.
Così Proserpina lieve
vede piovere sulle erbe,
sui grossi frumenti gentili
e piange sempre la sera.
Forse è la sua preghiera.
Tratta dall’antologia Vuoto d’amore.
Nella prima strofa, Merini descrive la sua nascita come un evento straordinario, che la rende speciale e diversa dagli altri esseri umani. Nella seconda strofa, la poetessa esprime la sua gratitudine per la vita, nonostante le difficoltà e le sofferenze che ha incontrato lungo il suo cammino.
Nella terza strofa, Merini parla della sua anima, che è in continua evoluzione e che cerca di trovare la sua strada nel mondo. La poetessa si sente spesso sola e incompleta, ma continua a cercare la sua felicità e il suo equilibrio interiore.
Infine, nella quarta strofa, Alda Merini afferma di essere pronta a morire, ma solo quando avrà trovato il senso della sua esistenza e avrà realizzato la sua missione sulla terra.
Una poesia , che esprime l’amore per la vita e la ricerca del proprio scopo nel mondo, temi cari alla poetessa Alda Merini.