Il vincitore del Premio Nobel alla Letteratura 2017 è Kazuo Ishiguro, sorprendendo piacevolmente tutti.
Un autore che scrive in inglese e in prima persona, ma con l’eleganza della cultura nipponica.
L’Accademia Reale Svedese lo ha scelto per “per avere rivelato l’abisso al di sotto del nostro senso illusorio di connessione col mondo, in romanzi di grande forza emotiva”. Proviamo a conoscerlo meglio, anche se la cosa migliore per farlo sarebbe leggere i suoi libri.
Kazuo Ishiguro nasce l’8 novembre 1954 a Nagasaki in Giappone, a sei anni si trasferisce in Gran Bretagna per un soggiorno, che avrebbe dovuto essere temporaneo, e invece divenne definitivo. Si è laureato nel 1978 in letteratura e filosofia ed attualmente vive a Londra con la moglie scozzese, Lorna MacDougall, assistente sociale, e la loro figlia Naomi. Nel 1960 ha cominciato a lavorare come scenografo televisivo.
“Mi interessa il momento in cui una persona è ancora abbastanza bambina da poter sognare ma ha già la consapevolezza di quello che l’aspetta. E poi mi viene facile pensare come un ragazzino, non so se sia un buon segno, ma per me è sempre stato così.”
Le sue opere:
1982 – Un pallido orizzonte di colline
1986 – Un artista del mondo fluttuante, vincitore premio Withbread.
1989 – Quel che resta del giorno, vincitore del Booker Prize. Divenuto un film, , con la regia di James Ivory, con Anthony Hopkins.
1995 – Gli inconsolabili
2000 – Quando eravamo orfani
2003 – La musica più triste del mondo (Sceneggiatura)
2005 – Non lasciarmi, vincitore del Premio Alex. Divenutoun un film, con la regia di Mark Romanek, con Keira Knightley.
2005 – La contessa Bianca (Sceneggiatura)
2009 – Notturni. Cinque storie di musica e crepuscolo (Premio letterario Giuseppe Tomasi di Lampedusa)
2015 – Il gigante sepolto
“Sono curioso di scoprire perché la Sicilia ha prodotto così tanti scrittori di livello mondiale, quando il continente d’Italia è riuscito a fare ciò a stento. L’Italia ha una magnifica tradizione artistica, naturalmente, e nell’era moderna una grande tradizione cinematografica, ma deve molto alla Sicilia per i grandi scrittori.”