Sono passati ormai anni dalla fine della serie TV Lost e pure ancora se ne parla e viene riproposta, sicuramente perché è una delle serie più belle ed anche innovative degli anni 2000.
E’ riuscito a mescolare vari generi come avventura, mistero, thriller, fantascienza e dramma, che spesso viene alleggerito da un pizzico di umorismo, il tutto in un intreccio di trama tra presente, passato e futuro, utilizzando magistralmente flashback e cliffhanger.
“A chiunque possa leggerlo: siamo i superstiti del volo Oceanic 815. Sopravviviamo su quest’isola da 80 giorni. Eravamo in volo da 6 ore quando il pilota ci ha detto che eravamo fuori rotta ed è tornato verso le Fiji. E poi siamo precipitati. Per tutto questo tempo abbiamo aspettato dei soccorsi che non sono arrivati. Non sappiamo dove ci troviamo, sappiamo solo che non ci avete rintracciati. Abbiamo fatto del nostro meglio per vivere qui: alcuni si sono rassegnati all’idea che non ce ne andremo mai. Non tutti sono sopravvissuti dopo il disastro, ma c’è anche nuova vita e con essa la speranza. Siamo vivi. Per favore, non abbandonateci.”
Un incidente aereo fa precipitare il volo 815 della Oceanic Airlines con rotta da Sidney a Los Angeles su un isola del Pacifico del sud, dei 324 passeggeri a bordo ci sono 48 sopravvissuti. Chi sono queste persone? Dove stavano andando? Adesso devono fare i conti non solo con le ferite ed il trauma psicologico, ma dovranno cercare di sopravvivere facendo i conti anche con i segreti di quell’isola.
Chi ha dilaniato in un colpo solo il copilota dell’aereo intrappolato ancora vivo nella cabina di pilotaggio finita in cima agli alberi? Come fa un orso polare a trovarsi su un atollo tropicale? Che cosa nasconde il messaggio che si ripete alla radio da 16 anni? Cosa rappresentano i numeri 4, 8, 15, 16, 23, 42 che appaiono nel biglietto vincente della lotteria, cos’è l’Equazione di Valenzetti?
“Sopravvivere è solo un concetto relativo.”
L’isola è la vera protagonista della serie, tra rumori inquietanti, apparizioni inspiegabili, botole sigillate e fumo nero, non mancherà di tormentare ogni singolo personaggio, ponendolo davanti agli spettri del passato, alle proprie colpe e ai propri sensi di colpa. I personaggi sono molto approfonditi e piano piano che la storia prosegue si scopre quanto ognuno dei naufraghi è collegato in qualche modo agli altri e lo scopo della sua presenza sull’isola, il cui destino sarà precario nel corso di tutta la serie, infatti, in Lost nessuno è al sicuro.
“Non confondere le coincidenze con la fede.”
Lost vi porterà in un viaggio ai confini della realtà dalla quale non riuscirete più ad uscire, anche dopo anni. Attenzione, ogni singola puntata si conclude con un aggancio invitante alla seguente, che rende la serie un pericolo serio alla salute ed alla vita sociale.
“Si vive insieme, si muore soli.”
L’ultimo episodio di LOST è stato mandato in onda il 31 maggio 2010, trasmesso alle 5 del mattino in Italia in contemporanea con gli Stati Uniti, sul quale si è molto discusso, è stato amato ed odiato, personalmente non credo sia stato un buon finale, forse non avrebbe dovuto avere un finale, poiché nessun finale esplicativo avrebbe potuto funzionare a pieno o forse se ne avesse avuto uno totalmente esaustivo non saremmo ancora qui a parlarne, comunque la penserete vale la pena la visione di tutta la serie.
La serie è stata creata da J. J. Abrams, Damon Lindelof e Jeffrey Lieber, fu trasmessa negli Stati Uniti dal 2004 al 2010, con un ricchissimo cast. E’ composta da sei stagioni per un totale di 114 episodi.
Il cast di Lost
Matthew Fox (Jack Shephard, il neurochirurgo che presterà i primi soccorsi).
Evangeline Lilly (la bella Kate Austen).
Terry O’Quinn (l’enigmatico Jonathan “John” Locke).
Naveen Andrews (Sayid Hassan Jarrah, esperto in telecomunicazioni e veterano della Guardia Repubblicana irachena di Saddam Hussein).
Josh Holloway (il ribelle e superficiale, almeno in apparenza James “Sawyer” Ford).
Dominic Monaghan (Charlie Pace, il bassista della band inglese Drive Shaft).
Henry Ian Cusick (Desmond David Hume).
Elizabeth Mitchell (Juliet Burke).
Daniel Dae Kim (Jin-Soo “Jin” Kwon, l’unico dei sopravvissuti a non parlare inglese).
Yunjin Kim (Sun-Hwa “Sun” Kwon, la moglie apparentemente sottomessa di Jin).
Michael Emerson (Benjamin “Ben” Linus).
Ian Somerhalder (Boone Carlyle, capo dell’azienda della madre che si occupa di eventi nuziali).
Emilie de Ravin (Claire Littleton).
Jorge Garcia (Hugo “Hurley” Reyes, fresco vincitore milionario della lotteria).
Maggie Grace (Shannon Rutherford, viziata, manipolatrice e sorellastra di Boone Carlyle).
Malcolm David Kelley (Walter “Walt” Lloyd).
Harold Perrineau (Michael Dawson).
Adewale Akinnuoye-Agbaje (Mr. Eko).
Michelle Rodriguez (Ana Lucia Cortez).
Cynthia Watros (Elizabeth “Libby” Smith).
Nestor Carbonell (Richard Alpert).
Kiele Sanchez (Nikki Fernadez).
Rodrigo Santoro (Paulo).
Jeremy Davies (Daniel Faraday).
Ken Leung (Miles Straume).
Rebecca Mader (Charlotte Staples Lewis).
Jeff Fahey (Frank Lapidus).
Zuleikha Robinson (Ilana Verdansky).
Curiosità su Lost
La serie ha ricevuto circa duecento nomination tra gli award più celebri e importanti, vincendone un quarto. Nell’edizione 2005 degli Emmy ha portato a casa ben sei statuette, tra cui quella di miglior serie drammatica.
I cognomi di gran parte dei personaggi di Lost ricordano quelli di altrettante personalità della storia: scrittori, teologi, politici, chimici, fisici, psicologi, matematici e filosofi (Locke, Hume, Rousseau e altri).
Lost è stato girato interamente nell’isola hawaiana di Oahu. Le scene dell’episodio pilota sono state girate a Mokuleia Beach, nell’estremità nord-occidentale dell’isola.
The New Man in Charge è l’epilogo contenuto nei contenuti speciali nel cofanetto DVD/Blu Ray della serie completa. Il mini episodio della durata di 12 minuti fa luce su alcuni punti rimasti insoluti e mostra alcune situazioni, inerenti a Benjamin Linus, Hugo Reyes e Walt Lloyd, collocabili temporalmente dopo la fine della serie.
E’ stata prodotta una miniserie “Lost: Missing Pieces” , composta da 13 mini-episodi di durata da 1 a 3 minuti che approfondisce alcuni aspetti della serie fino a quel punto rimasti nell’ombra.
Il libro che ispirato la serie
Lost è liberamente ispirato a un capolavoro della letteratura che si intitola Lost Horizon (Orizzonte perduto), scritto da James Hilton nel 1933.
Shangri-La è il monastero tibetano che ospita una antichissima e segreta città di saggi, raccolti da ogni parte del mondo, di sesso, cultura, religione e temperamento diversi, che meditano, studiano, vivono estremamente longevi senza inseguire un preordinato disegno di felicità. Nessuno vi cerca l’Uomo Nuovo; ognuno vivendo coopera a conservare i differenti valori dell’umana civiltà.
Racconta di un aereo con poche persone a bordo un ambasciatore inglese, una suora, un truffatore professionista e un giovane soldato viene dirottato e portato tra le valli del Tibet, in un luogo fuori dal tempo dove le persone vivono secondo una morale moderata, sotto lo sguardo attento e distaccato di un lama estremante longevo. Si tratta di Shangri-La, archetipo di un mondo perduto dove la vita decorre in modo diverso (esattamente come sull’isola di Lost) e i protagonisti si trovano ad affrontare una serie di domande fondamentali sull’esistenza, sul destino dell’umanità (viene profetizzato un nuovo drammatico conflitto mondiale) e sulle conseguenze relative al decidere di assumere un certo ruolo piuttosto che un altro nella vita. ACQUISTA
Libri che parlano della serie
Totally Lhttps://amzn.to/3NKK9Fgost di Mauro De Marco.
Lost, la serie più innovativa della storia della tv, è terminata da tempo ma ha lasciato un grande vuoto dietro di sé, tra i suoi fan più entusiasti come tra gli scettici, tra quelli che hanno abbandonato la serie a metà e quelli che sono rimasti incollati fino alla fine e l’hanno amata oppure non hanno del tutto apprezzato il finale. Comunque la pensiamo, tutti noi che ci siamo perduti con i personaggi sull’Isola, anche oggi, a distanza di tempo, non possiamo non riconoscere che i colpi di scena, i misteri e il pathos a cui Lost ci aveva abituato ci mancano. Questo libro vuole accompagnare il lettore in un viaggio definitivo sull’Isola. Questo libro raccoglie tutte le storie sulla nascita e la creazione di Lost: come la serie è stata ideata, pianificata e realizzata. Fornisce le biografie complete dei personaggi di tutte le stagioni. Indaga il pensiero filosofico e scientifico, le implicazioni simboliche e metafisiche, la deflagrante centrifuga di segni e significati e tutto ciò che ha fatto di Lost il mito di Lost. ACQUISTA
La filosofia di Lost di Simone Regazzoni.
Un luogo tra la vita e la morte, tra fiction e realtà. Questo è Lost. Ciò che si trova alle radici stesse del domandare. Perché l’Isola non da risposte, non possiede la verità. Piuttosto, ne incarna l’enigma. E lo fa con una narrazione al contempo complessa e popolare, sfruttando i canali aperti dalla transmedialità, dilatando all’infinito l’orizzonte della partecipazione. La serie tv creata da J.J. Abrams e Damon Lindelof è a tal punto legata alla filosofia che alla filosofia non restano che due scelte. Spiare da dietro il buco della serratura il dispiegarsi di quello che è, a tutti gli effetti, un mondo. Oppure accantonare ogni falso pudore, ed esplorare l’Isola. Simone Ragazzoni sceglie questa seconda via, e s’imbarca a bordo del volo 815 col preciso intento di precipitare insieme a Jack, John, Kate, Hurley, Sayid, Sawyer. E a tutti i fan della serie. Accampato sulla spiaggia o perso nella foresta, l’autore de “La filosofia di Lost” apre botole, progetta mappe, sfida mostri e ridicolizza pregiudizi. Naufrago tra i naufraghi, decide di far abitare al discorso filosofico lo spazio dell’erranza. Qualcuno, certo, storcerà il naso. Ci vuole tempo per sentirsi perduti. L’Isola ce l’ha. La filosofìa anche. E tu? ACQUISTA
Mitologia di LOST di Francesca Piombo.
Dopo aver trattato in precedenti pubblicazioni la nota Serie televisiva americana, Francesca Piombo ne riprende in mano lo studio dal punto di vista simbolico, inserendo immagini, il profilo di altri personaggi fondamentali e nuove tematiche archetipiche e mitiche, che fanno di LOST un prodotto universale. ACQUISTA
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