Buona settimana e buon Autunno a tutti!
“Interrogo i libri e mi rispondono. E parlano e cantano per me. Alcuni mi portano il riso sulle labbra o la consolazione nel cuore. Altri mi insegnano a conoscere me stesso.”
(Francesco Petrarca)
La classifica dei libri più venduti della settimana ci regala quattro nuove entrate. Scopriamola:
1.
Entra in classifica direttamente in prima posizione M. Il figlio del secolo di Antonio Scurati.
Lui è come una bestia: sente il tempo che viene. Lo fiuta. E quel che fiuta è un’Italia sfinita, stanca della “casta” politica, dei moderati, del buonsenso. Allora lui si mette a capo degli irregolari, dei cialtroni, dei delinquenti, degli avventurieri, degli incendiari e anche dei “puri”, che sono i più feroci e i più fessi. Da un rapporto di Pubblica Sicurezza del 1919 lui invece è descritto come un uomo «intelligente, di forte costituzione, benché sifilitico, sensuale, emotivo, audace, facile alle pronte simpatie e antipatie, ambiziosissimo, al fondo sentimentale». Lui: Benito Mussolini, ex leader socialista cacciato dal partito, agitatore politico indefesso e direttore di un piccolo giornale di opposizione, è un personaggio da romanzo. Sarebbe un personaggio da romanzo, se non fosse l’uomo che più d’ogni altro ha marchiato a sangue la realtà, il corpo dell’Italia, nella storia e nella cronaca, nella tragedia e nella farsa. E infatti la saggistica ha finora dissezionato ogni aspetto della vita di Mussolini. Nessuno però aveva mai trattato la parabola politica, umana, esistenziale di Mussolini e del fascismo come se si trattasse di un romanzo. Un romanzo in cui d’inventato non c’è assolutamente nulla. Un’opera che ci conduce a rivivere passo per passo il ventennio che ha cambiato per sempre la nostra storia.
2.
Scende in seconda posizione Ora dimmi di te. Lettera a Matilda di Andrea Camilleri.
Che cosa rimarrà di noi nella memoria di chi ci ha voluto bene? Come verrà raccontata la nostra vita ai nipoti che verranno? Andrea Camilleri sta scrivendo quando la pronipote Matilda si intrufola a giocare sotto il tavolo, e lui pensa che non vuole che siano altri – quando lei sarà grande – a raccontarle di lui. Così nasce questa lettera, che ripercorre una vita intera con l’intelligenza del cuore: illuminando i momenti in base al peso che hanno avuto nel rendere Camilleri l’uomo che tutti amiamo. Uno spettacolo teatrale alla presenza del gerarca Pavolini e una strage di mafia a Porto Empedocle, una straordinaria lezione di regia all’Accademia Silvio D’Amico e le parole di un vecchio attore dopo le prove, l’incontro con la moglie Rosetta e quello con Elvira Sellerio… Ogni episodio è un modo per parlare di ciò che rende la vita degna di essere vissuta: le radici, l’amore, gli amici, la politica, la letteratura. Con il coraggio di raccontare gli errori e le disillusioni, con la commozione di un bisnonno che può solo immaginare il futuro e consegnare alla nipote la lanterna preziosa del dubbio.
3.
Al terzo posto L’amica geniale di Elena Ferrante, forse anche grazia alla fiction che tra poco andrà in onda sulla Rai TV.
Il romanzo comincia seguendo le due protagoniste bambine, e poi adolescenti, tra le quinte di un rione miserabile della periferia napoletana, tra una folla di personaggi minori accompagnati lungo il loro percorso con attenta assiduità. L’autrice scava intanto nella natura complessa dell’amicizia tra due bambine, tra due ragazzine, tra due donne, seguendo passo passo la loro crescita individuale, il modo di influenzarsi reciprocamente, i buoni e i cattivi sentimenti che nutrono nei decenni un rapporto vero, robusto. Narra poi gli effetti dei cambiamenti che investono il rione, Napoli, l’Italia, in più di un cinquantennio, trasformando le amiche e il loro legame. E tutto ciò precipita nella pagina con l’andamento delle grandi narrazioni popolari, dense e insieme veloci, profonde e lievi, rovesciando di continuo situazioni, svelando fondi segreti dei personaggi, sommando evento a evento senza tregua, ma con la profondità e la potenza di voce a cui l’autrice ci ha abituati…
4.
Il vincitore del Premio Strega 2018 è stabile al quarto posto, La ragazza con la Leica di Helena Janeczek.
1° agosto 1937, una sfilata piena di bandiere rosse attraversa Parigi. È il corteo funebre per Gerda Taro, la prima fotografa morta su un campo di battaglia che proprio quel giorno avrebbe compiuto ventisette anni. Robert Capa, in prima fila, è distrutto. È stato lui a insegnarle l’uso della Leica e poi sono partiti assieme per la Guerra di Spagna. Nella folla seguono altri che sono legati a Gerda da molto prima che diventasse la ragazza di Capa. Ruth Cerf, l’amica di Lipsia, con cui ha vissuto nei tempi più duri a Parigi, dopo che entrambe erano fuggite dalla Germania. Willy Chardack, che s’accontenta del ruolo di cavalier servente da quando l’irresistibile ragazza gli aveva preferito Georg Kuritzkes, che ora combatte nelle Brigate Internazionali. Per tutti Gerda Taro rimarrà una presenza più forte e viva dell’eroina antifascista celebrata dai discorsi funebri. Gerda li ha spesso delusi e feriti, ma la sua gioia di vivere, la sua sete di libertà, erano scintille capaci di riaccendersi a distanza di decenni. Basta che Willy e Georg si risentano per tutt’altro motivo. La telefonata intercontinentale avvia un romanzo caleidoscopico, incardinato sulle fonti originali, di cui Gerda Taro è il cuore attivo.
5.
Altra nuova entrata al quinto posto, L’ultimo giro della notte di Michael Connelly.
«La scarica di adrenalina adesso era una locomotiva in corsa nelle sue vene. Nel profondo di sé, Renée Ballard sapeva che era per via di momenti come questo che non avrebbe mai mollato, qualsiasi cosa dicessero di lei, in qualsiasi turno la obbligassero a lavorare.» La polizia di Los Angeles non è stata gentile con Renée Ballard: ex reporter di nera, è entrata in polizia stufa di scrivere di crimini, e impaziente di risolverne qualcuno, e in poco tempo è diventata detective alla Omicidi. Ma poi qualcosa è andato storto. E adesso la detective Ballard è relegata al turno di notte, insieme al collega Jenkins, a godersi dagli scomodissimi posti in prima fila quello che in polizia chiamano “l’ultimo spettacolo”. Ciò che di peggio la notte losangelina ha da offrire. Qualunque cosa accada, però, alle sette del mattino il turno finisce: l’ultimo giro di ruota della notte non consente mai ai detective dell'”ultimo spettacolo” di vedere un crimine risolto, di seguire un caso fino alla fine. E così anche questa notte. Un travestito picchiato selvaggiamente, trovato sul lungomare in punto di morte; una cameriera aspirante attrice freddata sul pavimento del Dancers, un locale di Hollywood. Ballard e Jenkins sono subito sulle scene del crimine. Ma stavolta Renée, che non è famosa per l’amore delle regole, decide di fregarsene delle procedure: perché dietro i due crimini ha intravisto più che un casuale scoppio di violenza. In una Los Angeles nera come non mai, Michael Connelly ambienta una nuova storia, intrecciando più casi e soprattutto presentandoci un nuovo personaggio.
6.
Va giù in sesta posizione Grido di guerra, una nuova avventura di Wilbur Smith e David Churchill.
Autunno 1938. Dopo un breve periodo di pace incostante, il mondo intero è nuovamente di fronte all’abisso di un sanguinoso conflitto. Ma il cuore di Saffron Courteney è in tumulto per la guerra non meno devastante esplosa dentro di sé. Cresciuta nel Kenya coloniale degli anni ’20 sotto l’occhio attento del padre, Leon, imprenditore di successo oltre che famoso veterano della Grande guerra, Saffron Cour¬teney ha avuto un’infanzia idillica, finché un evento drammatico l’ha costretta a maturare molto, forse troppo in fretta. È ormai una giovane donna testarda e indipendente quando il destino dà una nuova svolta inaspettata alla sua vita… L’uomo che ama disperatamente, per il quale ha rischiato uno scandalo e perso gli amici più cari, porta il nome di Gerhard von Meerbach, il cui fratello è un magnate della nascente industria automobilistica tedesca nonché membro attivo del partito nazista. Nella sua lotta per rimanere fedele a se stesso e ai propri ideali di giustizia e libertà, Gerhard sarà presto costretto a opporsi alle forze del male che hanno preso il sopravvento sulla sua nazione e la sua stessa famiglia, legata da uno scomodo segreto a quella dei Courteney. Scaraventata nell’occhio del ciclone della Seconda guerra mondiale, anche Saffron si trova di fronte a scelte crudeli sul suo futuro, quello dei suoi cari e del suo Paese. Sullo sfondo dell’Europa dilaniata dal conflitto e della sublime bellezza dei paesaggi africani, Saffron e Gerhard assistono, entrambi in prima linea ma su fronti opposti, allo scontro tra i rispettivi mondi.
7.
Sale al settimo posto Inganno. Tre ragazzi, il Sudtirolo in fiamme, i segreti della Guerra fredda di Lilli Gruber.
Prima saltano in aria i monumenti. Poi i tralicci. Poi le caserme. È il crescendo di violenza che dalla fine degli anni Cinquanta investe il Sudtirolo, dove i “combattenti per la libertà” vogliono la riannessione all’Austria. Lo Stato italiano si trova per la prima volta di fronte al terrorismo. Nella piccola provincia sulle Alpi affluiscono migliaia di soldati e forze dell’ordine: ma la militarizzazione è davvero la risposta all’emergenza creata dagli attentati? Oppure obbedisce a una logica di “strategia della tensione”? La storia degli anni delle bombe sudtirolesi racconta lo scontro tra le superpotenze USA e URSS; il gioco pericoloso di gruppi neonazisti e neofascisti; le spregiudicate interferenze dei servizi segreti di diversi Paesi; una minaccia nucleare sempre più vicina e una guerra senza quartiere contro il comunismo destinata a sfuggire di mano. “Inganno” è un’opera intensa e corale, che tra realtà e finzione illumina trame, tragedie e mortali illusioni di una frontiera cruciale della Guerra fredda. Lilli Gruber torna a esplorare il passato della sua terra con due potenti strumenti narrativi: le voci dei testimoni con la ricostruzione dei grandi scenari, e in parallelo un’appassionante fiction. I protagonisti sono quattro antieroi moderni: Max e Peter, due ragazzi sudtirolesi tentati dalla radicalizzazione, Klara, una giovane austriaca innamorata del potere, e Umberto, un agente italiano incaricato di evitare un’escalation incontrollabile. Quattro anime perdute che con la loro parabola di passione e disinganno mettono in scena le colpe dei padri, le debolezze dei figli, le ambiguità della Storia.
8.
In discesa in ottava posizione il nuovo thriller, Il taglio di Dio, di Jeffery Deaver.
Diamond District, Manhattan. Jatin Patel, maestro tagliatore di diamanti, giace esanime sul pavimento del suo laboratorio. Pochi metri più in là, una giovane coppia di fidanzati. Hanno caviglie e polsi legati, la gola tagliata. La scena che la squadra di Lincoln Rhyme si trova di fronte, un sabato mattina qualunque nelle stanze della Patel Designs, ha tutti i numeri della classica rapina finita male. Ma per Amelia Sachs qualcosa non torna. I diamanti lavorati non sono stati portati via, e l’assassino si è accanito sulle vittime con una brutalità che suggerisce un movente diverso. Per sposare definitivamente la tesi che dietro all’omicidio si nasconda altro, basta leggere il messaggio sgrammaticato e delirante che il killer ha inviato alla stampa. Non è la prima volta che Rhyme deve entrare nella mente allucinata di un assassino. Se non fosse che la follia del Promittente, così si è firmato, è eguagliata da un’abilità e una lucidità fuori dal comune. Per quanto un errore l’abbia già commesso, un errore che lo potrebbe incastrare. Jeffery Deaver lancia la sua sfida, una duplice caccia all’uomo nello spietato mondo del commercio dei diamanti, e si diverte a mettere alla prova il formidabile intuito di Lincoln e Amelia con svolte improvvise e deviazioni di percorso. Nelle pagine dell’ultimo Rhyme, il suo autore ci offre qualcosa di nuovo e inaspettato, l’ingrediente segreto per un thriller perfetto.
9.
Al nono posto entra in classifica Quinto comandamento di Valerio Massimo Manfredi.
In una mattina di febbraio del 2004 un uomo fa irruzione in un ospedale di Imola. Il suo nome è Jean Lautrec. Incurante di sorveglianti e infermieri si precipita nella stanza in cui è sdraiato un uomo sedato e intubato. È un sacerdote, padre Marco Giraldi, che è riuscito a sfuggire ai sicari assoldati dalle multinazionali contro cui si è messo per fermare la distruzione della foresta amazzonica e dei suoi popoli. Ma la sua fuga ha avuto un prezzo. Ora giace nel letto, avvelenato e tenuto in vita dalle macchine. Ha continuato a combattere la causa dei deboli, a dare speranza a chi non ne ha. Jean Lautrec a denti stretti ringhia: “Cosa ti hanno fatto, comandante?”. Padre Marco e Jean si erano conosciuti tanti anni prima, in un altro continente, in un altro tempo. In Congo, proprio mentre il Paese stava per ottenere l’indipendenza dal Belgio. Ma gli eventi erano precipitati. Il discorso di un giovane rivoluzionario, Patrice Lumumba, aveva incendiato gli animi e il Congo aveva preso fuoco. Era scoppiata la guerra civile, gli scontri tra le etnie, la caccia ai colonizzatori. Padre Marco però decide di non scappare. Resterà in Congo a difendere i confratelli innocenti in quel Paese in preda al caos, le vittime di un odio e di una violenza feroce che non risparmia né vecchi, né donne, né bambini. Ma non può riuscirci da solo. Ha bisogno di una squadra, composta da quello che in quel momento può trovare. E sotto le parvenze di professionisti in disarmo, di giovani ansiosi di avventura, di relitti umani, troverà degli eroi. Nasce così il Quinto Commando: guerrieri, mercenari, tra cui Kazianoff, un medico russo alcolizzato ex Spetsnaz, Louis, un prete vallone rinnegato per amore, Rugenge, il leopardo nero, giovane cacciatore congolese dalla mira micidiale, lo stesso Jean Lautrec imbattibile con il mitra, tutti agli ordini di padre Marco, il Templare di fine millennio…
10.
Altra nuova entrata al decimo posto, Peccato mortale. Un’indagine del commissario De Luca di Carlo Lucarelli.
C’è una macchia nel passato del commissario De Luca, qualcosa che lo ha reso ricattabile e lo ha costretto, da li in poi, a rincorrere sé stesso. È il suo peccato mortale. Quello tra il 25 luglio e l’8 settembre del 1943 è un periodo strano, allucinato. L’Italia si sveglia una mattina senza più il fascismo e praticamente la mattina dopo con i tedeschi in casa. Proprio nel caos di quei giorni De Luca, in forza alla polizia criminale di Bologna, si trova a indagare su un corpo senza testa. Semplice, perché in fondo si tratta di un omicidio, un lavoro da cane da caccia: chilometri a vuoto, piste da seguire e qualche cazzotto da mettere in conto se ficchi il naso dove non dovresti. Complicato, perché la vicenda assume presto risvolti politici che, date le circostanze, diventano molto pericolosi. Comunque sia il caso, è nella natura di De Luca, va risolto. Sempre. Anche a costo di accettare un compromesso.
I NatiOggi letterari della settimana:
Francis Scott Fitzgerald (24 settembre 1896 – 21 dicembre 1940), scrittore statunitense, autore del Il grande Gatsby.
Niccolò Ammaniti (25 settembre 1966), scrittore italiano, vincitore del premio Strega nel 2007.
Federica Bosco (25 settembre 1971), scrittrice e sceneggiatrice italiana.
Carlos Ruiz Zafón (25 settembre 1964), scrittore spagnolo.
Elizabeth Gaskell (29 settembre 1810), scrittrice britannica. Nota soprattutto per il romanzo Nord e Sud.
Miguel de Cervantes Saavedra 29 settembre 1547, scrittore, romanziere, poeta, drammaturgo e militare spagnolo. Noto per essere l’autore del romanzo Don Chisciotte della Mancia.
Cecelia Ahern (30 settembre 1981), scrittrice irlandese.
Fonte IBUK
(Questa classifica si riferisce alla settimana dal 10 al 16 settembre 2018)