L’albero di Natale carico di addobbi, luci e regali viene spesso additato come simbolo del consumismo odierno, piuttosto che come interprete dello spirito natalizio. Le sue origini sono però radicate nell’antichità e condivise da molte culture.
Storia dell’albero di natale
La storia dell’albero di Natale è molto antica, anche se la sua origine non è di facile collocazione in un dato momento storico.
Sembra che questa consuetudine abbia avuto origine in Egitto. Gli Egiziani realizzavano una piccola piramide di legno sormontata da una “ruota solare”, sulla quale infilavano bastoncini di legno che venivano accesi. Se il fuoco raggiungeva la piramide, si riteneva che l’anno sarebbe stato fortunato. Questa pratica fu poi portata nei paesi del nord Europa da qualcuno e adottata per celebrare il solstizio d’inverno. Martin Lutero sembra abbia sostituito la piramide egizia con l’albero di abete, poiché la sua forma ricordava la piramide e i bastoncini di legno divennero candele.
Nelle antiche tradizioni pagane e medievali, dove l’albero era considerato il simbolo stesso della vita umana, l’albero sempreverde rappresentava l’allegoria della vita che continua anche in inverno, nonostante il freddo e l’oscurità dei giorni sempre più brevi. Questi concetti, in cui il Sole non è vinto dall’ombra invernale, sembrano essere precursori delle moderne tradizioni che culminano nell’addobbare un abete.
Tra le prime tracce della tradizione dell’albero, si trovano note di un viaggiatore tedesco a Strasburgo nel 1600, che descriveva la consuetudine locale di decorare un albero con dolci, frutta e canditi per il Natale. Un’altra testimonianza risale al 1611, quando la Duchessa di Brieg in Germania fece allestire un albero nel salone del suo castello per il Natale. Anche una targa in una piazza di Riga, in Lettonia, descrive un albero di Natale risalente addirittura al 1510.
Per lungo tempo, questa usanza è rimasta confinata nell’estremo nord europeo e nella regione tedesca del Reno, considerata principalmente come una forma di festeggiamento di natura protestante. La sua diffusione nel resto del continente europeo è iniziata in modo discreto, ma è diventata massiccia dopo il Congresso di Vienna della metà dell’Ottocento.
Nelle case italiane l’albero di Natale è arrivato da poco e in circostanze curiose. Verso la fine del 1800, questa tendenza si diffondeva rapidamente in tutte le corti europee, tra le famiglie nobili. Anche la regina Margherita, moglie di Umberto I, decise di far allestire un albero in uno dei saloni del Quirinale, la residenza della famiglia reale. La novità fu accolta con grande entusiasmo, e in poco tempo l’albero divenne una presenza comune nelle case delle famiglie italiane. Con il pontificato di Giovanni Paolo II, un albero di Natale è stato eretto persino in Piazza San Pietro, a conferma della completa integrazione di questa usanza anche nella pratica della religione cristiana.
Leggende sull’albero di natale
Numerose leggende hanno avvolto l’albero di Natale nei vari paesi:
Si narra che un giorno in Germania, San Bonifacio osservò delle persone radunate attorno a una quercia; il santo decise di abbattere la quercia, e al suo posto crebbe un abete. San Bonifacio spiegò che il nuovo albero simboleggiava l’albero della vita, rappresentando un simbolo divino analogo alla nascita di Gesù.
Altro episodio tedesco narra di un uomo che, la vigilia di Natale, rimase incantato dall’effetto delle stelle che brillavano tra i rami di un abete. Per condividere la meraviglia con la moglie, tagliò un piccolo abete, lo portò a casa, lo collocò in un vaso e lo adornò con candeline rosse. Da qui nacque la tradizione di decorare l’albero.
Una leggenda racconta di un taglialegna molto povero che, la sera della Vigilia di Natale, incontrò un bambino solo e affamato. Il taglialegna sacrificò il poco cibo che possedeva per donarlo al bambino, offrendogli anche riparo per la notte. Al risveglio la mattina di Natale, il bambino, che in realtà era Gesù, non c’era più, ma fuori dalla porta c’era un abete illuminato.
In Estonia, nel XV secolo, fu eretto un grande abete nella piazza del Municipio, Raekoja Plats, attorno al quale giovani scapoli e fanciulle danzavano insieme alla ricerca dell’anima gemella.
Inizialmente l’albero veniva decorato con ghirlande, cui si unirono nastri e frutti colorati, poi le candeline, fino a quando, verso la metà del 1800, alcuni fabbricanti svizzeri e tedeschi cominciarono a preparare leggere e variopinte palline di vetro soffiato, che sono oggi l’ornamento tradizionale dell’albero. Poi arrivarono anche le lampadine e le decorazioni di plastica e oggi non c’è più limite alla fantasia!
5 commenti
Che bello vedere tutti questi alberi di Natale..ed io sono in ritardissimo con i preparativi!!!
Anch’io sono in ritardo e mi consolo sapendo che non solo la sola 😀
E dire che volevo scrivere anch’io un post del genere tra qualche giorno ^^
E.
Non vedo l’ora di leggere il tuo post che sarà come sempre simpatico ed originale 😀
Ancora lo devo fare, non ho tempo, ma spero in questa domenica, mi ha dato una bella idea per quest’anno.