Lo ha annunciato Netflix con un tweet, La vita bugiarda degli adulti, ultimo romanzo della scrittrice italiana Elena Ferrante, verrà trasposto in una serie TV da Netflix e Fandango.
La scrittrice non è nuova alle trasposizioni cinematografiche dei suoi romanzi, ricordiamo il recente successo della serie “L’amica geniale, ma anche i famosi film L’amore molesto di Mario Martone e I giorni dell’abbandono Roberto Fenza.
La vita bugiarda degli adulti è l’ultimo romanzo di Elena Ferrante, pubblicato il 7 novembre 2019 da Edizioni E/O. La voce narrate è femminile ed è ambientato a Napoli, come nella tetralogia dell’Amica Geniale, ma non nell’estrema periferia, bensì tra le vie della piccola borghesia, anche qui due donne riempiono le pagine e i molti personaggi che si muovono tra rapporti familiari sporcati da segreti e bugie.
«Due anni prima di andarsene di casa mio padre disse a mia madre che ero molto brutta. La frase fu pronunciata sottovoce, nell’appartamento che, appena sposati, i miei genitori avevano acquistato al Rione Alto, in cima a San Giacomo dei Capri. Tutto — gli spazi di Napoli, la luce blu di un febbraio gelido, quelle parole — è rimasto fermo. Io invece sono scivolata via e continuo a scivolare anche adesso, dentro queste righe che vogliono darmi una storia mentre in effetti non sono niente, niente di mio, niente che sia davvero cominciato o sia davvero arrivato a compimento: solo un garbuglio che nessuno, nemmeno chi in questo momento sta scrivendo, sa se contiene il filo giusto di un racconto o è soltanto un dolore arruffato, senza redenzione».
Sinossi
Il bel viso della bambina Giovanna si è trasformato, sta diventando quello di una brutta malvagia adolescente. Ma le cose stanno proprio così? E in quale specchio bisogna guardare per ritrovarsi e salvarsi? La ricerca di un nuovo volto, dopo quello felice dell’infanzia, oscilla tra due Napoli consanguinee che però si temono e si detestano: la Napoli di sopra, che s’è attribuita una maschera fine, e quella di sotto, che si finge smodata, triviale. Giovanna oscilla tra alto e basso, ora precipitando ora inerpicandosi, disorientata dal fatto che, su o giù, la città pare senza risposta e senza scampo.
“Crescere per diventare cosa, per assomigliare a chi?”