Mentre guardavo le immagini che scorrevano veloci dal finestrino del treno mi sentii osservato. La signora dai capelli bianchi, seduta sul sedile di fronte al mio, aveva lo sguardo fisso sulle mie scarpe. Chissà che idea si era fatta di me vedendo queste scarpe consumate e sporche.
Non poteva sapere che erano state un regalo che mi fecero poco prima che tutto cambiasse. Erano state acquistate nel miglior calzaturificio della mia città e fatte su misura dei miei piedi, pochi potevano permettersi scarpe simili. Avevo scelto una pelle molto morbida, di colore marrone bruciato e un modello che andava molto di moda a Parigi, mentre qui in Italia era una novità, prometteva di unire eleganza e robustezza. Ricordo ancora quando mi furono consegnate, le provai subito, una sensazione di piacevole comodità confermò il buon lavoro fatto, poi le riposi e non ci pensai più, all’epoca davo tutto per scontato.
Oggi ringrazio di avere avuto queste scarpe ai piedi il giorno in cui fui costretto a fuggire, altre scarpe di qualità inferiori non avrebbero sopportato tutta la strada impervia che sono stato costretto a percorrere, sotto la pioggia e nel fango ed oggi i miei piedi sarebbero nudi, feriti e freddi come la mia anima.
Esercizio di scrittura: dai un paio di scarpe al tuo personaggio. Provateci anche voi.
#mipiacescriveremanonsonounascrittriceesivede
#provediordinariafollia