Dombey e Figlio è un romanzo della letteratura inglese opera di Charles Dickens, venne pubblicato a puntate mensili tra l’ottobre1846 e l’aprile 1848 con il titolo originale completo Dealings with the Firm of Dombey and Son: Wholesale, Retail and for Exportation. Dickens iniziò la stesura del libro a Losanna, in Svizzera, ma si spostò di frequente durante il lavoro di scrittura, ritornando in Inghilterra e iniziando anche un altro romanzo prima di completare Dombey e Figlio.
Come in molte opere di Dickens, un numero significativo di temi sociali vengono trattati nel romanzo. In particolare il libro si scaglia contro l’allora comune pratica dei matrimoni combinati per motivi finanziari. Altri temi toccati nel romanzo sono la crudeltà sui minori, le relazioni familiari, e come sempre in Dickens, il tradimento e le conseguenze che scaturiscono da esso. Altri temi centrali del libro, sono quelli dell’orgoglio e dell’arroganza, dei quali Paul Dombey senior è l’incarnazione suprema nell’opera omnia di Dickens. Un tema secondario presente nell’opera sono la distruzione e il degrado (di persone e luoghi) causati dall’industrializzazione selvaggia, rappresentata in particolare dagli edifici della nuova ferrovia che attraversa Camden Town (presumibilmente ispirata alla costruzione della London and Birmingham Railway avvenuta tra il 1833 e il 1837). Tutto ciò riflette l’apparente antipatia di Dickens per i treni, successivamente acuitasi in lui dopo il suo coinvolgimento nell’Incidente ferroviario di Staplehurst nel 1865.
Incentrato sulla figura di Paul Dombey, ricco e arido commerciante incapace di qualsiasi sentimento, vittima dell’orgoglio e del desiderio di potere ed escluso dalla vita, dall’amore, dalla tenerezza e dalla paternità, il romanzo affronta il tema della punizione dell’orgoglio esemplificata nell’opulenza e nella caduta del protagonista, contro cui la sfortuna sembra accanirsi irrimediabilmente. Rimasto vedovo, egli concentra tutte le sue esperienze e tutto il suo amore sul figlio che però, debole e delicato, muore. In seguito a una serie di disavventure, Dombey, umiliato, vive in una disperata solitudine.
Il romanzo è stato trasposto sugli schermi in tre occasioni:
1917 – Un film muto con Norman McKinnel nei panni di Paul Dombey e Hayford Hobbs in quelli di Walter Gay
1969 – Una miniserie TV con John Carson nella parte di Paul Dombey e Derek Seaton nella parte di Walter Gay
1983 – Miniserie TV con Julian Glover nella parte di Paul Dombey e Max Gold in quella di Walter Gay
1 commento
Conosco molte opere di Dickens, ma questo libro non l’ho letto e nemmeno visto le serie TV.
I temi da lui trattati, di cui tu dai ampia e approfondita recensione, sono quelli ricorrenti nelle sue opere, trattati in genere con grande capacità narrativa e leggibili tra le righe. Temi ancora di grande attualità.