Buona settimana a tutti!
“La lettura dei buoni libri è una sorta di conversazione con gli spiriti migliori dei secoli passati.”
(Renée Descartes)
La classifica dei libri più venduti in questa settimana si presenta con due nuove entrate e sempre più influenzata dalla guerra. Scopriamola:
1. (3)
Risale in prima posizione Fabbricante di lacrime di Erin Doom.
Tra le mura del Grave, l’orfanotrofio in cui Nica è cresciuta, si raccontano da sempre storie e leggende a lume di candela. La più famosa è quella del fabbricante di lacrime, un misterioso artigiano dagli occhi chiari come il vetro, colpevole di aver forgiato tutte le paure e le angosce che abitano il cuore degli uomini. Ma a diciassette anni per Nica è giunto il momento di lasciarsi alle spalle le favole tetre dell’infanzia. Il suo sogno più grande, infatti, sta per avverarsi. I coniugi Milligan hanno avviatole pratiche per l’adozione e sono pronti a donarle la famiglia che ha sempre desiderato. Nella nuova casa, però, Nica non è da sola. Insieme a lei viene portato via dal Grave anche Rigel, un orfano inquieto e misterioso, l’ultima persona al mondo che Nica desidererebbe come fratello adottivo. Rigel è intelligente, scaltro, suona il pianoforte come un demone incantatore ed è dotato di una bellezza in grado di ammaliare, ma il suo aspetto angelico cela un’indole oscura. Anche se Nica e Rigel sono uniti da un passato comune di dolore e privazioni, la convivenza tra loro sembra impossibile. Soprattutto quando la leggenda torna a insinuarsi nelle loro vite e il fabbricante di lacrime si fa improvvisamente reale, sempre più vicino. Eppure Nica, dolce e coraggiosa, è disposta a tutto per difendere il suo sogno, perché solo se avrà il coraggio di affrontare gli incubi che la tormentano, potrà librarsi finalmente libera come la farfalla di cui porta il nome.
2. (1)
Scende in seconda posizione Limes. Rivista italiana di geopolitica (2022). Vol. 2 La Russia cambia il mondo.
Questo è il titolo del volume – il secondo del 2022 – che Limes dedica alla guerra in Ucraina. Una guerra che, specie se protratta, è destinata a modificare profondamente gli equilibri internazionali in modi ancora in gran parte imprevedibili, ma certamente duraturi. La guerra chiude un trentennio di “unipolarità” statunitense apertosi nel 1991 con il crollo dell’Urss e già vistosamente eroso dall’ascesa cinese, dai contraccolpi economico-politico-sociali della stessa sugli Stati Uniti e dalla sovraesposizione americana in Medio Oriente a partire dal 2001. Il volume compie una ricognizione storica di come e perché si è giunti a questa guerra, ripercorrendo i rapporti tra Occidente e Russia post-sovietica. Traccia poi un primo bilancio dell’impatto strategico, economico e di sicurezza del conflitto sull’Europa e sui suoi equilibri interni, con particolare attenzione all’Italia. Ma anche su attori a noi prossimi come la Turchia, nonché ovviamente sulla Cina. Una sezione è dedicata ai riverberi sul teatro centroasiatico, zona d’interesse sia per Mosca che per Pechino.
3. (4)
Sale un altro gradino e va in terza posizione, La mascella di Caino. Il puzzle letterario più diabolico del mondo di Torquemada.
Sei assassini e sei vittime: chi ha ucciso chi? Il puzzle letterario più diabolico del mondo. Un piccolo gioiello di enigmistica. Nel 1934 il cruciverbista dell’“Observer” Edward Powys Mathers, sotto lo pseudonimo del temibile inquisitore Torquemada, pubblica un enigma letterario: 100 pagine stampate in ordine sparso, 6 assassini, 6 vittime. Compito del lettore, accettare la sfida, tagliare le pagine del libro e disporle nella sequenza corretta così da risolvere il caso. Solo tre persone in quasi cento anni sono riuscite a trovare la soluzione, l’unica possibile tra le milioni di combinazioni. “La mascella di Caino” è più di un libro game, più di un intrigo che risveglia l’ingegno e la tenacia; secondo la definizione del Telegraph è “il degno figlio letterario di James Joyce e di Agatha Christie”, con un’unica avvertenza: è terribilmente difficile e non adatto ai deboli di cuore.
4. (2)
Scende in quarta posizione, Una persona alla volta di Gino Strada.
Da Kabul a Hiroshima, il racconto di una missione durata tutta la vita: “Non un’autobiografia, un genere che proprio non fa per me, ma le cose più importanti che ho capito guardando il mondo dopo tutti questi anni in giro”.
“Bisogna curare le vittime e rivendicare i diritti. Una persona alla volta.”
“Sono un chirurgo. Una scelta fatta tanto tempo fa, da ragazzo. Non c’erano medici in famiglia, ma quel mestiere godeva di grande considerazione in casa mia. Fa il dutur l’è minga un laurà, diceva mia madre, l’è una missiùn. Un’esagerazione? Non so, ma il senso di quella frase me lo porto ancora dentro, forse mia madre era una inconsapevole ippocratica.”
Una missione che parte da Sesto San Giovanni, la Stalingrado d’Italia con le grandi industrie, gli operai, il partito, il passato partigiano. In fondo, un buon posto per diventare grandi. A Milano, nelle aule dell’Università di Medicina e al Policlinico Strada scopre di essere un chirurgo, perché la chirurgia gli assomiglia: davanti a un problema, bisogna salvare il salvabile. Agendo subito. Una passione che l’ha portato lontanissimo. Gli ha fatto conoscere la guerra, il caos dell’umanità quando non ha più una meta. In Pakistan, in Etiopia, in Thailandia, in Afghanistan, in Perù, in Gibuti, in Somalia, in Bosnia, dedicando tutta l’esperienza in chirurgia di urgenza alla cura dei feriti. Poi nel 1994 nasce Emergency, e poco dopo arriva il primo progetto in Ruanda durante il genocidio. Emergency arriva in Iraq, in Cambogia e in Afghanistan, dove ad Anabah, nella Valle del Panshir, viene realizzato il primo Centro chirurgico per vittime di guerra. Questo libro racconta l’emozione e il dolore, la fatica e l’amore di una grande avventura di vita, che ha portato Gino Strada a conoscere i conflitti dalla parte delle vittime e che è diventata di per se stessa una provocazione. In ognuna di queste pagine risuona una domanda radicale e profondamente politica, che chiede l’abolizione della guerra e il diritto universale alla salute.
5. (6)
Sale in quinta posizione Violeta di Isabel Allende.
Violeta nasce in una notte tempestosa del 1920, prima femmina dopo cinque turbolenti maschi. Fin dal principio la sua vita è segnata da avvenimenti straordinari, con l’eco della Grande guerra ancora forte e il virus dell’influenza spagnola che sbarca sulle coste del Cile quasi nel momento esatto della sua nascita. Grazie alla previdenza del padre, la famiglia esce indenne da questa crisi solo per affrontarne un’altra quando la Grande depressione compromette l’elegante stile di vita urbano che Violeta aveva conosciuto fino ad allora. La sua famiglia perde tutto ed è costretta a ritirarsi in una regione remota del paese, selvaggia e bellissima. Lì la ragazza arriva alla maggiore età e conosce il suo primo pretendente… Violeta racconta in queste pagine la sua storia a Camilo in cui ricorda i devastanti tormenti amorosi, i tempi di povertà ma anche di ricchezza, i terribili lutti e le immense gioie. Sullo sfondo delle sue alterne fortune, un paese di cui solo col tempo Violeta impara a decifrare gli sconvolgimenti politici e sociali. Ed è anche grazie a questa consapevolezza che avviene la sua trasformazione con l’impegno nella lotta per i diritti delle donne. Una vita eccezionalmente ricca e lunga un secolo, che si apre e si chiude con una pandemia.
6.
Entra in classifica in sesta posizione La Russia di Putin di Anna Politkovskaja.
«Siamo solo un mezzo, per lui. Un mezzo per raggiungere il potere personale. Per questo dispone di noi come vuole. Può giocare con noi, se ne ha voglia. Può distruggerci, se lo desidera. Noi non siamo niente. Lui, finito dov’è per puro caso, è il dio e il re che dobbiamo temere e venerare. La Russia ha già avuto governanti di questa risma. Ed è finita in tragedia. In un bagno di sangue. In guerre civili. Io non voglio che accada di nuovo. Per questo ce l’ho con un tipico čekista sovietico che ascende al trono di Russia incedendo tronfio sul tappeto rosso del Cremlino». Anna Politkovskaja
7. (9)
Sale in settima posizione It ends with us. Siamo noi a dire basta di Colleen Hoover.
È una sera come tante nella città di Boston e su un tetto, dodici piani sopra la strada, Lily Bloom sta fissando il cielo limpido e sconfinato. Per lei quella non è una sera come tante. Poche ore prima, ha partecipato al funerale del padre, un uomo che non ha mai rispettato, che le ha strappato l’infanzia e Atlas, il suo primo amore. Mentre cerca di dimenticare quella giornata tremenda, viene distratta dall’arrivo di Ryle Kincaid, un affascinante neurochirurgo totalmente concentrato sulla carriera e sull’evitare qualunque relazione. Eppure, nei mesi successivi, Ryle sembra non riuscire a stare lontano da Lily e alla fine cede ai sentimenti e all’attrazione che prova per lei. Dopo una vita non sempre facile, la ragazza ha tutto quello che desidera: il negozio di fiori che ha sempre sognato di aprire e un fidanzato che la ama. Tuttavia, qualcosa non torna: Ryle a volte è scostante e inizia a mostrare un lato pericoloso, in particolare quando Lily rincontra per caso Atlas. Pur non sentendosi al sicuro con Ryle, Lily si rende conto in fretta che lasciare chi ci fa del male non è mai semplice. Troverà allora il coraggio di dire basta?
8. (5)
Va giù in in ottava posizione Una piccola questione di cuore di Alessandro Robecchi.
Un ragazzo si presenta una mattina alla Sistemi Integrati, la agenzia di investigazioni privata di Oscar Falcone e Agatina Cirrielli; si chiama Stefano, ha 22 anni, la sua donna è scomparsa e lui vuole ritrovarla. Anna Petrescu di anni ne ha 39, tre centri estetici, qualche zona d’ombra. Potrebbe essere una storia alla Giulietta e Romeo, invece è un affare un po’ più complesso, che si tinge di giallo e nero. Per questo Falcone e Cirrielli chiamano il loro amico quasi socio Carlo Monterossi.
9. (7)
Scende in nona posizione, La crepa e la luce. Sulla strada del perdono. La mia storia di Gemma Calabresi Milite.
Questo libro è il racconto di un cammino, quello che Gemma Capra, vedova del commissario Calabresi, ha percorso dal giorno dell’omicidio del marito, cinquant’anni fa. Una strada tortuosa che, partendo dall’umano desiderio di vendetta di una ragazza di 25 anni con due bambini piccoli e un terzo in arrivo, l’ha condotta, non senza fatica, al crescere i suoi figli lontani da ogni tentazione di rancore e rabbia e all’abbracciare, nel tempo e con sempre più determinazione, l’idea del perdono. Un racconto che, partendo dalla vita di una giovane coppia che viene sconvolta dalla strage di Piazza Fontana, attraversa mezzo secolo, ricucendo i momenti intimi e privati con le vicende pubbliche della società italiana. Un’intensa e sincera testimonianza sul senso della giustizia e della memoria. Una storia di amore e pace.
10.
Novità in decima posizione, La scelta di Walter Veltroni.
Siamo a Roma, nei giorni afosi del luglio 1943. In una casa di un quartiere popolare, Margherita, quattordici anni, diventa donna e si sente sola. Suo fratello Arnaldo, diciottenne ribelle, è ormai lontano. La madre Maria cerca il cibo per sfamare la famiglia. Il padre Ascenzo, usciere all’agenzia di stampa Stefani, accudisce con devozione personale e politica il fascistissimo presidente Morgagni. Padre e figlio sono nemici. Nemici che si vogliono bene. Ma nemici. Margherita è smarrita, la paura che tracima dal cuore. Intanto arrivano giorni decisivi per il destino dell’Italia: la convinzione che la città eterna, con i suoi simboli, sia intoccabile va in frantumi. È luglio, il sole riscalda le strade, ma all’improvviso il cielo si oscura. A San Lorenzo piovono bombe. Mentre il mondo di prima scompare, ogni membro della famiglia De Dominicis deve fare i conti con un presente che scaglia l’uno contro l’altro. In sei giorni Roma è bombardata dagli Alleati e Mussolini cade. La Storia corre veloce e mette tutti con le spalle al muro. È, in ogni casa italiana, il momento della scelta. Walter Veltroni racconta di generazioni diverse che, ieri come oggi, devono ricominciare a parlarsi. Perché solo quando i figli affrontano i padri, e i padri, almeno per un attimo, si ricordano di essere stati figli, è possibile lasciarsi il buio alle spalle, aprire porte e finestre al futuro.
Podio della narrativa italiana: 1. Fabbricante di lacrime di Erin Doom 2. Una piccola questione di cuore di Alessandro Robecchi 3. La scelta di Walter Veltroni |
Podio della Narrativa straniera: 1. La mascella di Caino. Il puzzle letterario più diabolico del mondo di Torquemada 2. Violeta di Isabel Allende 3. It ends with us. Siamo noi a dire basta di Colleen Hoover |
Podio della saggistica: 1. Una persona alla volta di Gino Strada 2. La Russia di Putin di Anna Politkovskaja 3. La crepa e la luce. Sulla strada del perdono. La mia storia di Gemma Calabresi Milite |
Podio della Narrativa per ragazzi: 1. Il viaggio nel Libro dei libri di Erick e Dominick di DinsiemE 2. Harry Potter e la pietra filosofale. Nuova ediz. Vol. 1 di J. K. Rowling; S. Bartezzaghi (cur.) 3. Red. I capolavori. Ediz. a colori |
I NatiOggi letterari della settimana:
harles Baudelaire (9 aprile 1821 – 31 agosto 1867), poeta, scrittore, critico letterario e d’arte, giornalista e traduttore francese. Considerato uno dei più importanti poeti del XIX secolo. I fiori del male è la sua opera maggiore.
Alessia Gazzola (Messina, 9 aprile 1982), medico legale e scrittrice italiana conosciuta principalmente per i romanzi con protagonista Alice Allevi.
Claudio Magris (10 aprile 1939), scrittore, saggista, traduttore e accademico italiano.
Fonte IBUK
(Questa classifica si riferisce alla settimana dal 21 al 27 marzo 2022)