La piccola Dorrit (Little Dorrit) è un romanzo dello scrittore britannico Charles Dickens pubblicato a puntate tra il 1855 e il 1857.
Dickens narra le vicende di una ragazza, Amy Dorrit, nata e cresciuta in una prigione londinese di Marshalsea dove con la sua famiglia condivide una cella a causa di alcuni debiti contratti dal padre egoista e pusillanime, del quale si prende cura rendendogli un po’ meno dolorosa la carcerazione e cercando di sopravvivere ad un quotidiano difficile mantenendo la propria famiglia.
La piccola Dorrit è segretamente innamorata di Arthur Clennam, un uomo di mezza età amico di famiglia che non sembra corrispondere la sua passione, ma un’inaspettata eredità mischierà le carte.
I personaggi sono tantissimi, ognuno con una storia propria che si intreccia perfettamente con le storie degli altri, come solo Dickens sa fare, in questo romanzo
lo scrittore concepí un potente apologo su povertà e ricchezza, scagliandosi come mai prima contro la società vittoriana e il ceto medio che la rappresentava.
La vera protagonista del romanzo è la Marshalsea, la prigione per debitori insolventi, un luogo in cui il suo stesso padre fu rinchiuso per debiti nel 1824 assieme al resto della sua famiglia tranne il dodicenne Dickens, che dovette così interrompere la propria educazione per svolgere un lavoro degradante in una fabbrica di lucido da scarpe; questa esperienza lo impressionò notevolmente e infatti la Marshalsea viene ampiamente descritta anche nel suo primo romanzo (Il Circolo Pickwick)
Il libro è diviso a metà in due volumi: La Povertà e La Ricchezza
(non leggere se non vuoi sapere come va a finire)
Libro primo: Povertà
William Dorrit è un distinto signore che, governando male i propri affari, finisce nell’impossibilità di saldare i propri debiti. Quando è già padre di due figli, Edward e Fanny, viene incarcerato nella prigione londinese della Marshalsea (ciò avviene una ventina d’anni prima dell’inizio del racconto). La famiglia, secondo la legge, può condividere la sua cella. La moglie, però, muore di lì a poco, mentre Amy, la piccola Dorrit, ha la ventura di nascere dentro la stessa prigione. Quando Amy ha compiuto gli otto anni, la madre, che insieme agli altri parenti fanno compagnia al prigioniero, muore. Poco dopo muoiono anche la signora Bangham, che ha assistito la madre di Amy nel parto, e il carceriere, fino ad allora decano della prigione, che aveva instaurato un rapporto tanto speciale con Amy da aver pensato di lasciarle tutto in eredità (ma finirà per non fare testamento). Quando William, alla morte del carceriere, diventa il decano della prigione, viene battezzato il “Padre della Marshalsea”, mentre Amy, a quell’epoca sedicenne, è, a sua volta, la “Figlia della Marshalsea”. Altro membro della famiglia è il fratello di William, il musicista Frederick, buono ma miserabile, anch’egli preda degli sfortunati investimenti del fratello.
Nello stesso periodo in cui Amy è ormai una giovinetta, il quarantenne Arthur Clennam è di ritorno a Londra per incontrare la madre, a distanza di un anno dalla morte del padre. Insieme a questi gestiva in Oriente gli affari di famiglia, mentre sua madre li seguiva da Londra. Poco prima di morire, il signor Clennam ha consegnato ad Arthur un orologio a pendolo con la sigla DNF (Do Not Forget, “Non Dimenticare Mai”) da destinare alla madre. Arthur glielo spedisce dalla Cina. Ormai prossimo al rientro, Clennam si imbatte a Marsiglia in svariati viaggiatori, con cui condivide una quarantena: la signorina Wade, i coniugi Meagles e la figlia di questi, Pet (oltre a Tattycoram, un’orfana che essi hanno adottato). Nello stesso periodo, sempre a Marsiglia, marciscono in galera l’italiano Battista Cavalletto e il cosmopolita Rigaud, su cui pesa il sospetto dell’uxoricidio.
Servitori della signora Clennam nella casa e sede della ditta a Londra sono il signor Flintwinch e Affery, moglie di quest’ultimo, che si occupa di rassettare. È qui che Arthur ritorna dopo tanti anni, con l’intenzione di comunicare alla madre la sua fuoriuscita dalla ditta. Ma Arthur è anche oppresso dalla sensazione che una colpa (forse un debito non estinto) pesi sulla propria famiglia e che un mistero si cela nelle relazioni fra il padre, ormai defunto, e la madre.Amy aiuta i fratelli a cercare lavoro (essi non sono infatti obbligati a rimanere in carcere) e lavora essa stessa nella casa della signora Clennam.
Arthur inizia ad indagare sul conto di Amy. Innanzitutto le chiede se ha mai sentito il nome Clennam prima che la signora sua madre la prendesse a servizio, ma Amy risponde negativamente. Deciso a cercare di aiutarla e persuaso che ci sia una relazione tra la piccola Dorrit e la presunta colpa della famiglia, rintraccia in Tito Barnacle, funzionario dell’Ufficio delle Circonlocuzioni, un referente che possa dargli informazioni sulla natura del debito di William Dorrit. È in questo ufficio che torna a incontrare il signor Meagles e che conosce l’inventore Daniel Doyce.
In seguito, Arthur scopre che Amy è stata rintracciata dalla madre per lavori di cucito attraverso la mediazione del signor Casby, padrone della Corte del Cuore Sanguinante. Conosce così i signori Plornish, amici di Amy, che vi abitano, e il signor Pancks, che raccoglie implacabilmente gli affitti per conto di Casby. Ha, inoltre, modo di rincontrare Flora Casby, figlia del “patriarca” Casby e sua antica innamorata (essa ha nel frattempo sposato un tale Finching, ormai defunto). Pancks, da Arthur messo al corrente di tutto, riesce a far consegnare alla famiglia Dorrit una ricca eredità. La famiglia diventa facoltosa ed, estinguendo il debito, esce di prigione.
Libro secondo: Ricchezza
Da questo momento i Dorrit intraprendono una lunga vacanza in Europa, durante la quale William, cambiato dalla ricchezza, inizia a criticare spesso Amy, un tempo la sua figlia prediletta, cui vuole però sempre bene, perché ella non sa comportarsi adeguatamente nella società che hanno iniziato a frequentare. Inizia per Amy un periodo difficile di incomprensioni anche da parte dei suoi fratelli; suo padre si è anche messo in testa di sposarla con qualche ricco giovane, nonostante Amy sia atterrita da questa aspettativa: l’unico che ama è Arthur, anche se la cosa rimane segreta perché suo padre non le permetterebbe mai di unirsi in matrimonio con una così modesta persona, anche se di animo buono. Questo periodo si conclude con la morte del padre, in seguito alla quale Amy supera solo a fatica un momento di tristezza e di malinconia.
Intanto il piano di un affarista di nome Mr. Merdle, che aveva invischiato nella sua rete molti finanzieri, fallisce ed egli va in rovina (motivo per cui si suicida), trascinando con sé anche tutti coloro che erano caduti fra le maglie della sua gigantesca truffa; fra questi c’è Arthur Clennam, che viene quindi rinchiuso nella Marshalsea, dove, ammalatosi, viene curato da Amy. Quest’ultima gli rivela al fine i suoi sentimenti verso di lui e lo sposa.
La trasposizione televisiva a cura della BBC che ha vinto sette Emmy , da vedere, ma solo dopo aver letto il libro.