Sabato 25 maggio. Le poltroncine rosse del teatro Trifiletti di Milazzo anche stasera accolgono una ricca fauna di personaggi ameni, alcuni in paillettes, altri più casual. Passando dietro lo stabile, ho visto dalla porta schiusa la compagnia in costume fare gli ultimi accorgimenti prima dell’arrivo del pubblico.
Viviana Isgrò, regista dello spettacolo e presidente del Circolo delle Lucertole di Barcellona Pozzo di Gotto, ci confida: “Ho pensato a Persefone parlando col resto del gruppo, affascinato dai miti greci. Esplorando, ne ho riletto la storia, che ha una forte connessione con le radici della nostra terra, la Sicilia, e ho pensato fosse adatta a quello che volevo raccontare. Era un mito antico, attuale ma molto connesso al legame che ho con le tradizioni siciliane.”
DAL FEMMINILE SUL FEMMINILE
Persefone, qui interpretata da una grintosa Xenia Sorano, è da sempre figura femminile sotterranea, come Ecate, anch’essa una Dea dell’oscurità. Ma in questa versione lo è malvolentieri, sono i traumi del rapimento e dell’inganno a trasformarla suo malgrado nella regina dell’aldilà. Mantiene però un’ambivalenza, perché all’oscurità corrisponde sempre anche la luce, e infatti Persefone è sia regina degli inferi che della primavera. Così come nelle nostre vite, senza accedere all’inferno personale non è possibile avere risvegli. La Primavera si risveglia perché prima c’è stato l’inverno, o l’inferno? Probabilmente entrambi.
Dall’altro lato Demetra, resa in scena dalla stessa Isgrò, straziata dal dolore, allude alla natura che inaridisce in assenza della rinascita e della primavera. Una Demetra che non può trovare pace sino a che non rimette a posto l’ordine naturale del cosmo. Ugualmente al Creato, cui appartiene la pioggia che penetra nel terreno, Demetra trova il modo di far permeare la propria voce sino alla dimora sotterranea della figlia, e come l’acqua nel terreno nutre le piante portandole a nuova fioritura e vita, così la voce di Demetra riporta alla luce Persefone.
A causare la rottura dell’equilibrio c’è Ade, personificazione del lato oscuro in noi, del richiamo degli istinti, terrificanti e rivelatori. Una tentazione alla quale è impossibile sottrarsi e che con forza trascina Persefone dalla sua innocente fanciullezza agli abissi della disperazione. In questa lettura Ade simboleggia anche una maschilità malsana, assurta a simbolo di ciò che porta alla rovina non solo la nostra civiltà ma l’ordine naturale delle cose.
FROM DARKNESS TO WONDER
Qui potrebbe partire la colonna sonora degli Evanescence, visto che l’opera intende unire il respiro epico del mito ad atmosfere quasi goth-rock, che talvolta sconfinano nel pop. Ne è esempio il primo dei vari brani performato da Xenia Sorano/Kore/Persefone (bella voce) con cui la scelta registica richiama l’inizio di una nuova vita per la protagonista.
Recitazione, danza, musica, canto si fondono al disegno scenico e alle luci tessendo un’interessante ragnatela. Essenziali soprattutto le parti di movimento danzato, il cui dinamismo smorza la staticità fisica di alcune performance attorali, cui afferiscono soprattutto monologhi.
Viviana Isgró ci racconta come si è sviluppato il lavoro artistico: “Essendo diversi di noi alla prima esperienza ci siamo dedicati soprattutto a fare esercizi e lavorare sul gruppo. È stato molto bello perché avevamo tutti voglia di fare bene. Il resto ne è conseguito con fluidità. Abbiamo lavorato anche al canto con la nostra maestra del Circolo Ylenia Scuderi. Mentre per le coreografie collaboriamo da anni con Gianni Martino direttore artistico insieme a Edvige Giusto di Sicilia Danza Musical School. Alcuni elementi del cast, come le danzatrici, sono ex allievi e allieve del laboratorio che conduco, qualcun altro invece è un nuovo elemento della compagnia. Sono persone che stimo, perché fanno ancora quello che amano e si vede.”
Fra i nuovi elementi emerge il danzatore Anthony Foti che seppur giovane (almeno sembra, non gli ho chiesto quanti anni ha) si trasmette in modo efficace e con un certo carisma. Degna di nota anche Antonella Masotto per la sua forza comunicativa e genuinità, cui è affidata la chiosa strappa-applausi dello spettacolo.
Una produzione quasi artigianale – “Ci siamo fatti le scenografie da soli” dice con tenerezza Viviana Isgrò a fine spettacolo invitando tutti i collaboratori a raggiungerla sul palco – che però immerge lo spettatore, per un’ora circa, non solo nel suggestivo mondo di Persefone, ma anche in quello di una famiglia di artisti.
Il CAST dello spettacolo teatrale Persefone
Persefone: Xenia Sorano
Demetra: Viviana Isgrò
Ade: Tonino Biondo
Cantore e Cantrice: Corrado Tedeschi, Antonella Masotto
Anime dannate: Corrado Tedeschi, Antonella Masotto, Ornella Bertucci
Coreografie di Gianni Martino, coreografo e direttore artistico insieme a Edvige Giusto della scuola di danza Asd SIciilia danza musical school
Danzatrici: Valentina M. Di Salvo, Rosanna Vasta
Danzatore: Anthony Foti