I fantasmi dell’isola è un romanzo di John Grisham, un pubblicato il 18 giugno 2024, da Mondadori, tradotto da Luca Fusari e Sara Prencipe.
Racconta la storia di Lovely Jackson, un’anziana donna che reclama la proprietà di Dark Isle, un’isola disabitata al largo della costa della Florida, toccando alcuni dei temi cari all’autore: il razzismo, l’ingiustizia sociale e la corruzione.
Trama del libro “I fantasmi dell’isola”
Dark Isle è una piccola isola disabitata allargo della Florida non lontana da Camino Island, rinomato ritrovo di scrittori e intellettuali. Con la sua natura selvaggia e le sue spiagge incontaminate, Dark Isle ha tutto ciò che si può desiderare per una vacanza indimenticabile.
Uno spregiudicato colosso immobiliare fiuta l’affare, determinato ad appropriarsene a ogni costo e a trasformarla in un mega resort turistico con un casinò. Intorno a quel paradiso aleggiano però leggende sinistre: annegamenti, sparizioni, storie di fantasmi e riti vudù da sempre hanno scoraggiato chi avrebbe voluto avvicinarsi.
Solo una persona conosce la verità: la formidabile e indomita Lovely Jackson. Ottant’anni, ultima discendente degli schiavi che quasi tre secoli prima erano riusciti a liberarsi e avevano eletto Dark Isle a loro rifugio, Lovely è nata e ha vissuto lì per quindici anni e sostiene di essere l’unica legittima proprietaria dell’isola.
Riuscirà a provarlo e a fermare la speculazione edilizia onorando la memoria dei suoi antenati? Ad aiutarla saranno il noto libraio antiquario Bruce Cable con la sua amica romanziera Mercer Mann, desiderosa di scrivere un libro sulla preziosa e commovente vicenda umana di Lovely, e Steven Mahon, avvocato esperto in battaglie ambientaliste, pronto ad affiancarla in una causa che si presenta dagli esiti davvero incerti.
Recensioni
Le recensioni che evidenziano aspetti sia positivi che negativi. In generale è stato accolto positivamente, soprattutto per la capacità di Grisham di creare una narrazione avvincente e per la caratterizzazione dei personaggi. Molti lettori hanno apprezzato la trama ben costruita e il ritmo serrato della narrazione. I personaggi sono stati descritti come ben sviluppati e credibili. Il protagonista, in particolare, è stato apprezzato per la sua profondità e complessità.
Tuttavia, alcuni lettori hanno trovato la trama prevedibile e l’inizio del libro lento. Come in molti altri libri di Grisham, ci sono dettagli legali che possono risultare complessi e poco interessanti per chi non ha familiarità con il mondo legale. Se sei un fan di Grisham e delle sue storie ricche di suspense legale, probabilmente apprezzerai anche questo romanzo.
Incipit del libro “I fantasmi dell’isola”
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La traversata
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Gli ospiti erano una cinquantina, tutti scalzi, come indicava l’invito. Era un matrimonio in spiaggia, e Mercer Mann, la sposa, voleva che sentissero la sabbia sotto i piedi. Il dress code era “beach chic”, che a Palm Beach voleva dire una cosa e a Malibu un’altra, e probabilmente negli Hamptons un’altra ancora. A Camino Island significava “va bene tutto, ma niente scarpe”.
La sposa portava un vestito di lino scollato con la schiena nuda, e avendo trascorso sull’isola le ultime due settimane sfoggiava uno splendido colorito dorato. Una meraviglia. Lo sposo, Thomas, era altrettanto in forma e abbronzatissimo. Indossava un abito nuovo in cotone seersucker color carta da zucchero, camicia bianca inamidata, niente cravatta. E ovviamente niente scarpe.
Era contento e quasi sorpreso di essere lì. Lui e Mercer stavano insieme da tre anni, convivevano da due, e tre mesi prima, stufa di aspettare la fatidica proposta, era stata lei a chiedergli: “Hai da fare sabato 6 giugno alle sette di sera?”.
“Be’, non saprei, devo controllare.”
“Rispondi no.”
“Cioè?”
“Rispondi che non hai impegni.”
“Okay, non ho impegni. Perché?”
“Perché ci sposiamo in spiaggia.”
Thomas non era esattamente un tipo fissato con i dettagli e non aveva contribuito granché all’organizzazione della cerimonia. A ogni modo, anche se fosse stato attento ai dettagli non avrebbe fatto molta differenza. Tra i tanti aspetti che rendevano magnifica la sua vita con Mercer c’era la libertà da qualunque tipo di pressione e di responsabilità.
Mentre gli ospiti sorseggiavano champagne, una studentessa di Mercer al corso di scrittura creativa della Ole Miss, che si era offerta di suonare al matrimonio, strimpellava canzoni d’amore. Un cameriere con un cappello di paglia rabboccava i calici vuoti. Anche lui era uno studente, al quale Mercer non aveva ancora avuto il coraggio di dire che i suoi racconti erano troppo strani. Se fosse stata una persona senza peli sulla lingua, gli avrebbe fatto notare che aveva più possibilità di guadagnarsi da vivere facendo il barista ai rinfreschi piuttosto che scrivendo romanzi, ma non aveva ancora il prestigio né la capacità di scoraggiare gli studenti poco brillanti.
Mercer non mirava alla cattedra: insegnava perché le serviva uno stipendio. Aveva pubblicato una raccolta di racconti e due romanzi e stava cercando di scrivere il terzo. L’ultimo, Tessa, era stato un bestseller, e il suo successo aveva convinto la Viking Press a farle un contratto per altri due libri. La sua editor alla Viking stava ancora aspettando l’idea per la prossima storia; Mercer anche. Aveva qualche soldo da parte ma non abbastanza per smettere di lavorare, né per garantirsi la libertà di scrivere a tempo pieno senza preoccupazioni.
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