C’è fermento a Messina, questa volta non è per l’ennesima polemica sulla viabilità o per i soliti proclami sul turismo che non decolla. No, questa volta si parla di cultura, di giovani, di scrittura. E già questo è un evento. A Messina, c’è chi crede ancora nel valore della scrittura e non solo la celebra, ma la fa crescere, il collettivo di scrittori messinesi Messina Scrive ha deciso di allargare la famiglia, investire sulle nuove generazioni e dare spazio a chi ha qualcosa da dire.
Ieri mattina, giovedì 30 gennaio, è stato ufficialmente inaugurato Messina Scrive Young, la sezione giovanile del collettivo di scrittori e scrittrici nato da un’idea di Eliana Camaioni. L’iniziativa non è un semplice ritrovo di aspiranti autori con la penna in mano e la testa tra le nuvole, ma un progetto concreto per dare voce a chi, di solito, voce non ce l’ha.
«La nascita di Messina Scrive Young è un progetto che ho fortemente voluto sin dal giorno in cui ho fondato Messina Scrive. Ci siano forze giovani che hanno tanta voglia di dire. E’ nostro dovere riuscire a dar loro quel poco di esperienza che abbiamo accumulato nel tempo, raccontando loro quello che è il mestiere di scrittore»
Insomma, niente discorsi retorici sulla bellezza della letteratura, qui si parla di strumenti, di mestieri, di possibilità reali. Il gruppo si rivolge a esordienti assoluti under 30, a chi non ha mai pubblicato con un editore ma sogna di farlo.
A guidare il gruppo di 17 giovani talenti, un nome che nel settore si è già fatto strada, Federico Ferrara, dottore magistrale in Scienze dello Spettacolo e già redattore per NPC Magazine e Magma Magazine.
«Ho accettato con molto piacere la proposta di coordinare il gruppo di Messina Scrive Young. E’ molto importante instaurare una rete di relazioni tra giovani e la componente adulta del collettivo, per favorire sia un ricambio generazionale, sia per sviluppare e affinare le proprie competenze» Oltre a ciò, Federico Ferrara pone l’attenzione sull’attuale fervore culturale che si avverte in città, poiché da ciò «i ragazzi possano sentirsi pronti a dare una nuova voce, e una nuova immagine, a ciò che Messina è per loro così come verso altri temi, nel segno di un profilo identitario culturale forte e che possa essere tramandato successivamente, vista la mole di studi presente sul tema. mi auguro che questo laboratorio culturale sia sicuramente un’occasione per imparare, ma anche e soprattutto il pretesto per contribuire alla crescita progressiva di una comunità ben strutturata»
Le idee sono già chiare, tra le prime iniziative, Messina Scrive Young lancerà un’antologia di racconti, dove i giovani autori potranno sperimentare sotto la guida di scrittori adulti che faranno da editor. Ma Ferrara pensa già oltre, con progetti più grandi, a lungo termine, per dare continuità al gruppo.
Messina Scrive Young, che ha deciso di trasformare il sogno in un percorso concreto. E non lo fa con pacche sulle spalle e complimenti di circostanza, ma con un progetto serio che guarda dritto in faccia all’editoria. Alessandro Carrozza, direttore organizzativo (e già social media manager del collettivo), lo dice chiaro.
«La creazione di una sezione giovanile è la concretizzazione di quanto già auspicato e anticipato in precedenti occasioni. L’impegno collettivo sarà indirizzato all’introduzione consapevole degli esordienti sia nell’ambito letterario, sia al mondo della pubblicazione e dell’editoria» Carrozza insiste sul valore della collaborazione tra i due gruppi poiché vi è l’intento di offrire «la loro esperienza a chi sogna di scrivere, o già scribacchia, o ha già qualcosa pronto nel cassetto, oppure vuole avvicinarsi a quest’arte». Conclude dicendo che «questa condivisione può portare ad arricchire sia la persona che affiancherà il giovane, sia il giovane stesso. Naturalmente è fondamentale che esso non debba essere plasmato, ma anzi io ritengo che il ruolo di mentoring debba indirizzare e valorizzare la penna di una voce più giovane. Conto che da parte di tutti i nostri colleghi ci sia, effettivamente, questo spirito.»
Abbiamo visto con la prima antologia quanto Messina abbia storie da raccontare. Storie che parlano alla città, ma che possono anche superarne i confini e arrivare anche a chi Messina non l’ha mai vista, per farlo servono mani esperte pronte a guidare quelle più giovani. Non per modellarle a immagine e somiglianza di chi è già nel settore, ma per aiutarle a tirare fuori la loro voce autentica. Questo gruppo ha tutto il potenziale per riuscire in questo intento. Non resta che scrivere la prossima pagina.
A Messina la scrittura non solo resiste, ma rilancia e chissà che tra questi giovani autori non si nasconda il prossimo grande talento della letteratura italiana.
Di seguito le dichiarazioni di alcuni membri iscritti:
Marco Castiglia: Sono Marco Castiglia e sono legato da sempre al mondo dell’arte è questo è il motivo per il quale ho deciso di aderire al progetto. Ho fatto questa scelta anche perché considero importante che Messina cresca artisticamente, con un nuovo volto giovanile. In virtù di ciò, da Messina Scrive Giovani mi aspetto che nascano i presupposti per far emergere un pluralismo di menti creative che diano una nuova immagine della città.
Alessandra Cutrupia: Mi chiamo Alessandra Cutrupia, ho 21 anni e ho deciso di far parte di Messina Scrive Young perché mi piace scrivere da sempre, e perché il mio sogno è di fare della scrittura un vero e proprio mestiere. Dal progetto “Messina scrive young” mi aspetto di imparare e di avere la possibilità di confrontarmi per affinare le mie capacità.
Maria Pia Mercuri: Sono Maria Pia Mercuri, ho scelto di aderire al progetto di Messina Scrive Young perché mi piacerebbe essere circondata di persone con la passione per la scrittura e perché vorrei crescere come scrittrice. Vedo Messina Scrive Young come il perfetto terreno fertile di scrittori già consolidati che possano aiutare noi scrittori in erba a maturare e magari chissà, anche dare frutti.
Leonardo Mondello: Io sono Leonardo Mondello, sono Dottore in Lettere a indirizzo storico e cantautore. Partecipo a Messina Scrive Young perché sono appassionato di scrittura in prosa, oltre che di stampo musicale, e uno dei miei desideri è quello di fare rete con gli altri autori messinesi. La città ha seriamente bisogno di iniziative culturali che ne rafforzino la sua vitalità, specialmente per coinvolgere maggiormente i giovani perché possano dare un contributo importante al ricambio generazionale, e a migliorare la qualità della vita cittadina. Per questo, partecipo con piacere all’iniziativa in quanto condivido l’importanza dei valori della missione culturale del gruppo.
Samuele Sciarrone, in arte Sam Levi: Sono Sam Levi, ho 30 anni e sono un pittore messinese. Mi sono avvicinato a Messina Scrive anche grazie ad Alessandro Carrozza, caro amico e scrittore, per aiutare il pubblico e gli altri a conoscere i miei personaggi e i miei scritti, e soprattutto per far rivivere i miti di Messina e del territorio. Mi sono pian piano avvicinato all’idea di imparare ad elaborare degli scritti che possano aiutare i curiosi a conoscerci, tracciare nuove linee, in prosa o in versi, tramite i quali aprire al meglio le porte della mia immaginazione, cedendo qualche soluzione in più al mistero che sembra avvolgere la mia arte.
Messina è una realtà assai prolifica e volitiva, e per questo necessita di una profonda presa di coscienza. Siamo nati tra le onde del mito e come quelle dobbiamo avere la forza di spingere una rete collaborativa di persone e talenti, per tornare a vivere qui, restare a imprendere qui, fare in modo che i nostri frutti, i nostri sforzi siano visti, apprezzati e riconosciuti dall’esterno. MessinaScrive Young è un’altra grande possibilità di spingere ancora oltre la potenza collaborativa e comunicativa della nostra gente.
Chiara Tringali: Sono Chiara Tringali, ho 26 anni e per me il punto di forza di Messina Scrive Young prospettiva di comunità in un ambito sensibile, vulnerabile come quello della scrittura e dell’espressione di sé.
Messina è una città in cui è sicuramente in atto una rinascita culturale e ne abbiamo un segno tangibile nel momento in cui è possibile creare spazi in cui esplorare i nervi scoperti e la parola insieme, e, tra l’altro, in uno scambio tra generazioni che può solo arricchire un’iniziativa già necessaria e pregna di significato.
Emanuele Brancatelli: In una città come Messina, dove manca un vero senso di identità del messinese, occorrono iniziative e progetti che possano stringere le maglie sociali tra i cittadini di ogni categoria. Mi sono avvicinato a Messina Scrive Giovani perché spero di trovare un ennesimo filo nascosto che accomuna e lega noi Messinesi. e anche grazie all’amicizia con Federico Ferrara.
Fabrizio Ferrara: Credo che questo progetto possa far risuonare la passione per la scrittura che accomuna ogni partecipante, creando allo stesso tempo un ponte tra le prospettive di giovani e adulti fondamentale per stabilire un sano, fruttuoso, confronto.
Un passo verso i giovani nella scrittura può, tra le altre cose, avvicinare più ragazzi messinesi a questa meravigliosa realtà e creare un precedente per altre iniziative interessanti.
Antonino Mangano: Oltre a coltivare la passione per la scrittura, fare parte di questo gruppo aiuta a mantenere i contatti con le proprie radici e il contesto culturale che a Messina si sta rivitalizzando. Questa connessione è un simbolo, che vede nella scrittura non soltanto un legame tra persone dalle esperienze diverse, ma un filo rosso che ha la forza di unire realtà distanti migliaia di chilometri tra loro.
Matteo Mangano: Il progetto mi è subito sembrato affascinante. Qui sul territorio sono poche le opportunità di questo tipo e ho voluto coglierla subito. La scrittura mi è sempre servita sia per me stesso, che per costruire legami. Non vedo l’ora di iniziare.
Tra gli altri iscritti al gruppo figurano Silvia Bruno, Michele Bruno, Riccardo Crisafulli, Lorenzo Mingarelli, Alda Sgroi e Alessia Sturniolo. Di seguito l’elenco completo dei membri.
Vi ricordo il primo frutto del progetto “Messina Scrive“, un’antologia di racconti di autori messinesi che, attraverso la scrittura, vorrebbero far cambiare, in positivo, la visione della città, pubblicata da Di Niccolò Editore,