Nonostante la crisi ed i disastri che sembrano voler segnare questo 2012, l’estate si avvicina. Purtroppo il numero dei vacanzieri pare destinato a decrescere, ma anche chi resterà in città non potrà fare a meno di dare un’occhiata alle previsioni meteorologiche, con la speranza di poter approfittare di un po’ di tempo libero per abbronzarsi comunque.
L’interesse per le condizioni atmosferiche è antico come l’uomo: sono stati ritrovati testi egizi e babilonesi nei quali si legge come, basandosi ad esempio sull’osservazione della presenza di aloni che circondavano la luna, si cercasse di evincere se il giorno dopo la pioggia avrebbe funestato viaggi o mietitura, ma è lecito pensare che altri documenti del genere, molto più antichi, siano esistiti e poi andati perduti. Fu la Grecia a dare una significativa svolta a questa scienza: i filosofi presocratici del VII e VI secolo a. C. , riuscirono a compiere studi approfonditi, soprattutto considerando i mezzi dell’epoca, arrivando a suddividerla in diverse branche. Nacque così la brontologia, ovvero lo studio dei tuoni, la cerauniva, che si occupa dei lampi e la nefologia, parte dedicata alle nuvole, che tanto interessò anche Talete di Mileto (circa 635 a. C. – 547 a. C.). Di pari passo con le scoperte scientifiche ed i nuovi strumenti dei quali fu possibile usufruire, le conoscenze migliorarono ulteriormente, coinvolgendo tra i tanti anche Leonardo Da Vinci (1452- 1519) e segnando i loro momenti topici con l’invenzione del termometro da parte di Galileo Galilei (1564- 1642), quella del barometro di Evangelista Torricelli (1608- 1647) e gli studi di Florin Périer sulla pressione atmosferica, fino alla creazione, nel 1654, di vere e proprie stazioni meteorologiche, ad opera di Luigi Antinori.
Da allora molta strada è stata fatta: con le possibilità che la tecnica mette oggi a disposizione, si possono fare previsioni attendibili addirittura per un’intera settimana. Spingersi più in là è rischioso, come ben sa chi se ne occupa: proclamare l’avvento di estati siccitose mentre l’inverno è ancora in corso, è un azzardo che rischia di essere facilmente smentito, almeno per ora.
1.
Restando in tema, un vero temporale pare aver squassato questa edizione della classifica: una sola è la nuova entrata, ma talmente dirompente da occupare subito la prima posizione.
Non poteva essere altrimenti: è il libro del quale tutti parlano e che ha suscitato uno scandalo che pare destinato a ripercuotersi sull’intera Chiesa Cattolica. Si tratta di Sua Santità. Le carte segrete di Benedetto XVI , scritto dal giornalista Gianluigi Nuzzi, che è riuscito- per la prima volta in secoli di storia- ad entrare in possesso di carte e documenti papali non destinati ad essere divulgati, che rivelerebbero giochi politici e di potere all’ombra del Cupolone, nomignolo affettuosamente affibbiato alla cupola della Basilica di San Pietro in Vaticano. Come nei gialli più banali, il colpevole di questa fuga di notizie sarebbe il maggiordomo del Santo Padre, ma molti dubitano che sia riuscito a fare tutto da solo. Mentre la magistratura vaticana indaga, gli scandali derivati dalla pubblicazione di queste carte dilagano, prospettando il bisogno di un forte cambiamento e la necessità di tornare ad avvicinarsi a quello che era il vero messaggio del Vangelo, che spesse volte pare essere stato disatteso.
2.
Resiste ed è secondo Massimo Gramellini, che con Fai bei sogni svela un terribile segreto che ha realmente segnato la sua vita.
Era un bambino, Massimo Gramellini, quando sua madre morì. Il dolore di questa perdita improvvisa, il senso di abbandono che ne scaturì, lo rese timoroso e spaventato anche solo all’idea di amare. La figura della mamma venne così da lui esaltata e resa perfetta, a scapito del padre, che sembra poco sensibile e quasi incapace di comprendere il suo dolore. Ma è solo apparenza: dopo quaranta anni, il ritrovamento di una lettera scardinerà certezze e false idee, donando una dimensione più umana anche a chi non c’è più e facendogli rivalutare chi, con la sua durezza, voleva solo proteggerlo.
3.
Scivola al terzo posto Giochiamo ancora, l’autobiografia del campione di calcio Alessandro Del Piero, che alcune fonti danno destinato a continuare la sua carriera all’estero.
Il piccolo Alessandro aveva un sogno: diventare calciatore. Viveva in un paesino di provincia, lui stesso dubitava di riuscire a realizzarlo. Ma la sua ferrea volontà, le sue indubbie qualità di giocatore e la sua capacità di essere umile, quando mettersi da parte può essere un bene per la squadra, lo hanno reso grande, in tutti i sensi. Un campione amatissimo, non solo dai tifosi della Juventus, dove gioca come attaccante ed è arrivato a fregiarsi della fascia di capitano. Un’intervista che diventa biografia e che trasmette un messaggio positivo per i più giovani e non solo: nessun obbiettivo è impossibile da raggiungere, se lo si persegue con grande volontà.
4.
Il tema dell’autismo, trattato con particolare sensibilità da Fulvio Ervas in Se ti abbraccio non aver paura, si piazza in quarta posizione.
Andrea ha diciotto anni ed una gran voglia di vivere. E’ autistico e questa notizia, a suo tempo, sconvolse la vita della sua famiglia. Dopo aver tentato qualsiasi terapia, suo padre Franco decide di portarlo in America, per un viaggio in moto che durerà per tre mesi. In questo periodo, ricco di esperienze, non poche volte i ruoli tra lui e suo figlio si rovesceranno: ma allora, che cos’è la normalità?
5.
Tallona la quarta posizione la raccolta di sedici racconti Il momento è delicato, scritti da Niccolò Ammaniti, che occupa il quinto posto.
Sedici racconti, dei quali due scritti in collaborazione con Antonio Manzini, senza alcun collegamento tra loro, ambientati tra il 1993 ed il 2012. Tanti i protagonisti di queste storie, capaci di tenere sempre desta l’attenzione del lettore: tra loro compaiono anche personaggi noti come Alba Parietti e Donatella Rettore, ma anche bambini, in realtà veri mostri assassini, nonne e perfino un pasce spada.
6.
La sesta posizione è appannaggio di Lèonie, la protagonista del nuovo romanzo di Sveva Casati Modignani, al quale dà anche il titolo: quale sarà il segreto di questa donna, che la porta ad isolarsi da tutto e da tutti per un giorno all’anno?
Cantoni è il cognome di una famiglia di industriali, nel settore delle rubinetterie, che abita vicino Milano. Sembrano scevri da qualsiasi difetto, ma in realtà ognuno di loro custodisce un diverso segreto, del quale non parla mai, sebbene tra loro ne sappiano l’esistenza. Quando Léonie Tardivaux sposa Guido Cantoni, entra a far parte di questa specie di tacito accordo. Ma lei stessa nasconde un mistero, che per una sola volta all’anno la tiene lontana dalla sua casa e dai suoi figli, isolata da tutto e da tutti: in cosa consisterà?
7.
Scende fino al settimo posto Hunger games. Il canto della rivolta, terza ed ultima parte della saga di fantascienza Hunger games, creata da Suzanne Collins : qui si scopre cosa attende Katniss Everdeen, unica sopravvissuta per ben due volte ai cruenti giochi di Capitol City e ancora destinata a lottare, col la prospettiva però di poter determinare la fine di questo crudele reality show, se riuscirà a vincere.
8.
Recupera ed è ottavo Erri De Luca, con Il torto del soldato: può una figlia cercare almeno di comprendere le ragioni del proprio padre, che in guerra si macchiò di terribili delitti?
Il destino farà capitare incontri e vicende che riusciranno a migliorare questo controverso rapporto, anche se perdonare e comprendere non sarà facile.
9.
La nona posizione accoglie la ristampa di uno dei casi più famosi del commissario Maigret, con il quale George Simenon decise di chiudere la serie del suo personaggio più amato. Si tratta di Maigret ed il signor Charles: il cadavere di quest’ultimo, pessimo marito, viene ripescato nella Senna. Tutti gli indizi fanno pensare che proprio la moglie se ne sia voluta liberare, ma Maigret saprà trovare la verità.
10.
E’ attualmente nelle sale cinematografiche il film tratto dal libro di Suzanne Collins che occupa il decimo posto. Si tratta di Hunger games, il primo volume che ha segnato l’inizio della storia di Katniss, la ragazzina che, coraggiosamente, decide di offrirsi al posto della sorella per partecipare a questi giochi crudeli e senza esclusione di colpi, che prevedono la vittoria di un solo concorrente, ovvero dell’unico che riuscirà a salvare la propria vita.
Lascia il gruppo dei primi dieci, il secondo volume di questa fortunatissima serie che ha regalato il successo mondiale a Suzanne Collins: Hunger games. La ragazza di fuoco.
Fonte: www.sienafree.it
Ringrazio il sito e l’autore di questa rubrica, Annamaria Vanni, leggerla è un piacere.
2 commenti
Un’immagine stupenda con quel gioco del viso tra le forme dei libri.
Ho letto “Se ti abbraccio non aver paura”, o meglio ho tentato di leggerlo, ma in qualche modo – sarà il tema trattato sarà lo stile – mi ha respinto.
Vorrei leggere invece Léonie.
Anche a me è piaciuta tanto l’immagine, peccato sia un po’ sgranata. A volte capita che non sia il momento giusto per un libro, ma credo anche che un libro che si fa fatica a leggere non sia un buon libro. Prima di leggere questi in classifica passerà un po’ di tempo, ne ho già una pila che sto smaltendo… solo a me capita di leggere più libri contemporaneamente?