Esistono lettori capaci di leggere con estrema rapidità, per i quali nessun romanzo è mai troppo lungo da non poter essere finito in un paio di giorni al massimo.
Se appartenete a questa schiera, il consiglio è di cimentarsi nella lettura del libro che detiene, almeno per ora, il record di più lungo che sia mai stato scritto. Si tratta dell’opera Alla ricerca del tempo perduto, di Marcel Proust, nato a Parigi nel 1871 e lì morto nel 1922. All’epoca decisero di dividerla in sette volumi per esigenze editoriali: pubblicare un volume di più di quattromila pagine complessive tutto in una volta, sarebbe stato troppo complicato e forse fu ritenuto anche poco attraente per gli eventuali compratori.
Il tema principale è piuttosto ambizioso: riuscire a comprendere di cosa sia effettivamente composto il tempo, per tentare di sottrarsi al suo corso. Un argomento filosofico certamente ostico, tanto che quando il primo volume fu concluso e l’autore lo propose ad alcuni importanti editori, venne rifiutato, in quanto ritenuto addirittura incomprensibile. Nonostante i molti dinieghi, spesso motivati perfino in tono ironico, Proust non si arrese e nel 1913 la prima parte giunse nelle librerie. L’autore continuò a lavorarci sopra per tutta la vita e si suppone che se la morte non lo avesse fermato – gli ultimi tre volumi vennero pubblicati postumi – probabilmente avrebbe avuto un numero di pagine maggiore.
Se l’idea di tentare un’impresa del genere non vi attrae, ma amate comunque la lettura, potete seguire i consigli che arrivano dalla classifica di questa settimana, che regala una nuova entrata, ma soprattutto un ritorno capace di sconvolgere una situazione che appariva ormai immutabile.
1.
Sorprendendo e sgominando qualsiasi concorrente torna in classifica, piazzandosi primo, il nuovo romanzo di Ken Follett L’inverno del mondo. Si tratta del secondo volume di una triologia, The Century, iniziata con La caduta dei giganti (2010). Sullo sfondo della Storia del 1900, si snoda la vita di cinque famiglie di nazionalità diverse, che sono questa volta alle prese con la ferocia del nazismo prima e con le difficoltà del dopoguerra poi.
Berlino, 1933: Adolf Hitler inizia la sua ascesa, che porterà il mondo verso una nuova e terribile guerra. Questa è l’ambientazione nella quale prosegue il racconto iniziato con La caduta dei giganti: i protagonisti del primo libro ed i loro figli, viaggeranno tra America ed Europa, seguendo i tristi eventi di quel periodo, fino al 1949 ed alla Guerra Fredda tra Russia ed America, con storie emozionanti e coinvolgenti, collegate a ciò che realmente accadde all’epoca.
Ci voleva uno scrittore molto amato dai lettori di tutto il modo per spezzare l’egemonia della scrittrice inglese Erika Leonard, alias E. L. James, che con Cinquanta sfumature di grigio, nero e rosso arretra di una posizione, continuando comunque ad occupare rispettivamente il secondo, terzo e quarto posto, in attesa (si fa per dire aggiungo io) del primo ciack per il film tratto dai suoi romanzi, del quale per ora non è stato ufficializzato il cast, anche se si fanno insistenti le voci che darebbero Justin Bieber nella parte di Christian Grey.
5.
Arretra e scende in quinta posizione La collina del vento, il libro di Carmine Abate che si è aggiudicato l’ultima edizione del premio Campiello narrando la storia della famiglia Arcuri, che vive in Calabria e che si ritrova, suo malgrado, anche a dover lottare contro la mafia locale.
Da molti anni la famiglia Arcuri vive in Calabria, vicino all’altura del Rossarco. Il loro rispetto per quei luoghi è grande, così come lo è quello per gli uomini. Quando, a causa di alcuni scavi archeologici effettuati proprio in quella zona, si ritrovano ad avere a che fare addirittura con la mafia, il senso di ribellione ai soprusi che li ha sempre caratterizzati, emergerà con forza. Sarà poi compito del figlio più giovane raccogliere la memoria di queste persone, che hanno saputo intrecciare il loro destino con tanti avvenimenti storici di importanza mondiale.
6.
Sale fino al sesto posto il nuovo romanzo di Sveva Casati Modignani, Il diavolo e la rossumata. Una trama atipica per Bice Cariati che, dopo la morte del marito che con lei si celava dietro questo pseudonimo, ha deciso di cimentarsi in una storia autobiografica, corredata da ricette della tradizione gastronomica lombarda rivisitate con un tocco personale.
La Seconda guerra mondiale è entrata nella sua fase più difficile e la famiglia di Sveva Casati Modignani lascia Milano, per sfuggire ai continui bombardamenti. Si rifugiano in campagna, presso la casa dei nonni e la piccola Sveva si ritrova così in un mondo completamente diverso rispetto a quello che aveva conosciuto fino ad allora, nel quale osserva, con una certa ironia, la vita degli adulti, circondata dalle cure di sua nonna , che però crede che la nipotina sia posseduta dal demonio, mentre la mamma, per dimostrarle il suo affetto, le cuce vestitini e le prepara manicaretti della tradizione lombarda, dei quali acclude anche le ricette.
7.
Si piazza in settima posizione I segreti d’Italia, di Corrado Augias. Un viaggio tra la storia ed i tanti misteri, grandi e piccoli, che hanno contribuito a far giungere l’Italia fino alla non facile situazione attuale.
Una nazione complessa e affascinante, l’Italia. Terra di uomini di alto ingegno, amata e visitata da personaggi che hanno fatto la Storia. Eppure ogni suo angolo pare nascondere un segreto: scoprirli tutti, potrà forse fornire una valida risposta a chi, come l’autore, si chiede cosa sia accaduto per condurci fino ad una situazione difficile come quella che stiamo attualmente vivendo.
8.
Scende ed è ottavo Fai bei sogni, di Massimo Gramellini, una storia vera che ha molto segnato la vita dell’autore.
Era un bambino, Massimo Gramellini, quando sua madre morì. Il dolore di questa perdita improvvisa, il senso di abbandono che ne scaturì, lo rese timoroso e spaventato anche solo all’idea di amare. La figura della mamma venne così da lui esaltata e resa perfetta, a scapito del padre, che sembra poco sensibile e quasi incapace di comprendere il suo dolore. Ma è solo apparenza: dopo quaranta anni, il ritrovamento di una lettera scardinerà certezze e false idee, donando una dimensione più umana anche a chi non c’è più e facendogli rivalutare chi, con la sua durezza, voleva solo proteggerlo.
9.
Marco Simoncelli, per tutti gli appassionati di motociclismo semplicemente Sic, è stato un grande campione, capace di vincere a soli diciannove anni il campionato del mondo nella classe 250. Un terribile incidente durante il Gran Premio della Malesia del 2011 lo ha strappato troppo presto all’affetto dei suoi cari, che hanno voluto creare una fondazione Onlus a suo nome, con lo scopo di raccogliere fondi per aiutare bambini e giovani in situazioni economiche svantaggiate. E’ anche per questo, oltre che per ricordare il proprio figlio e fare un regalo a tutti quelli che lo hanno amato, che i suoi genitori, Rossella e Paolo, hanno raccolto duecento foto e molti documenti inediti nel libro Il nostro Sic, che entra oggi in nona posizione.
10.
Scivola al decimo posto e chiude la classifica di questa settimana il romanzo di Krinstin Harmel Finché le stelle saranno in cielo: Rose, ormai anziana, affida alla nipote Hope un compito delicato, dopo averle parlato del suo passato. Riuscirà la ragazza a mantenere un’antica promessa fatta dalla sua amata nonna?
Rose è anziana e si accorge che sta perdendo la memoria. Prima che questo problema la condanni ad una vita senza ricordi, vuole mantenere fede ad una promessa, che aveva fatto tanto tempo prima. Racconta quindi a sua nipote Hope la storia della sua vita, rivelandole tra l’altro di essere una sopravvissuta ai campi di sterminio nazisti, dove fu rinchiusa per motivi religiosi. Sorpresa da queste rivelazioni, Hope parte, diretta a Parigi, alla ricerca della vera famiglia di sua nonna. Ha pochi indizi per trovarla, ma molta determinazione: vuole che questo desiderio sia esaudito, perché comprende che per Rose rischiare di disattendere l’impegno che si è presa, sarebbe un grande dolore.
Lasciano il gruppo dei primi dieci One Direction: the official annual, di autori vari e Una lama di luce di Andrea Camilleri.
Fonte: www.sienafree.it
Ringrazio il sito e l’autore di questa rubrica, Annamaria Vanni, leggerla è un piacere.
1 commento
Beh, Proust non è un autore da poco. Di norma non divoro mai i libri, non credo di essere mai riuscita a leggere un libro in due giorni, ma me ne rallegro.
Per tornare a Proust il suo Alla ricerca del tempo perduto l’ho letto a pezzi. E’ faticoso, lo riprendo in mano periodicamente, ma non sono mai riuscita a leggerlo fino in fondo, richiede una concentrazione che evidentemente mi manca.