Kevin Richardson, noto anche come “l’uomo che sussurra ai leoni” (the Lion Whisperer) è un famoso naturalista che da anni lavora e interagisce con i leoni. Ha svolto approfondite ricerche e documentari sugli animali nativi dell’Africa, ha scritto libri e prodotto film.
Ha sovvertito e infranto ogni regola in merito all’approccio con gli animali selvatici.
Usa amore, rispetto, comprensione efiducia per stabilire con loro un legame emotivo che lo rende un amico da accettare e proteggere.
Secondo Kevin stabilire un rapporto di dominazione, basato sulla paura o sulla violenza è sbagliato, perché metterà un leone nelle condizioni di ribellarsi appena possibile. Utilizzare un bastone o una sedia per tenere buono e a distanza un cucciolo può funzionare finché è piccolo. Appena i rapporti di forza si invertono (e con la velocità con cui cresce un leone questo avverrà abbastanza presto), questo non sarà più efficace e ci si troverà in una situazione di pericolo. Anche la violenza psicologica e verbale sono assolutamente da evitare. Sempre.
E’ nato l’8 ottobre 1974, a Johannesburg, Sud Africa. Sua madre, Patricia, ha lavorato per la Barclays Bank ed è nata in Sud Africa, mentre il padre è nato nel Regno Unito ed ha lavorato per una società farmaceutica, morì quando Richardson aveva tredici anni. E’ il più giovane di quattro figli: ha un fratello maggiore e due sorelle che sono gemelle.
E’ sposato e ha due figli. Sua moglie Mandy fa il marketing per lui e per il parco dei leoni. Hanno un figlio, Tyler, nato nel 2009, e una figlia, Jessica, nata nel luglio 2013.
A tre anni allevava criceti sotto il letto e veniva chiamato “the bird man”.
Richardson ha studiato al college zoologia, ma lasciò dopo due anni scegliendo i corsi di fisiologia e anatomia ed ha iniziato una carriera in fisioterapista, occupandosi di riabilitazioni post operatorie, quando circa 16 anni fa ha avuto l’opportunità di lavorare con due cuccioli di leone, Tau e Napoleone, presso il Parco Leone vicino a Johannesburg, iniziando un lavoro part-time presso il Parco, da allora la sua vita e quella dei felini è totalmente cambiata.
La missione di Kevin Richardson è quello di fornire agli animali una riserva autosufficiente al fine della conservazione delle specie, purtroppo in rapido progresso a causa della perdita di habitat, il conflitto uomo-predatore , la caccia senza scrupoli, le malattie e il loro commercio illegale (la popolazione dei leoni in Africa è sceso da circa 350.000 a circa 25.000 nel corso di un quindici anni di vita), quindi lo scopo è di combattere tutto questo attraverso l’educazione, la sensibilizzazione e il finanziamento.
Ha anche prodotto un film, White Lion, e grazie ai suo successo ha aperto il The Kingdom Wildlife Sanctuary.
Se qualcuno volesse andare come volontario nella sua riserva, può chiedere informazioni su come fare sul suo sito: www.lionwhisperer.co.za
La pagina Facebook: LionWhispererSA
Nelle interviste lui stesso ammette la pericolosità, gli incidenti non sono mancati. Sia per quanto riguarda i graffi, che comunque possono sempre capitare, sia per quanto riguarda le dimostrazioni di affetto. Quando un leone di 250 Kg ti salta addosso perché vuole giocare, o semplicemente perché è contento di vederti, può capitare che ti faccia male. Comunque Kevin, col tempo, ha imparato a fronteggiare anche questi slanci di entusiasmo.
“Ovviamente ci si rende conto del pericolo quando si lavora con gli animali di questo calibro, ho pesato i pro e ho pesato i contro, e i pro superano di gran lunga i contro.”
«Se mi uccidessero, perché è qualcosa che potrebbe succedere, beh… È una di quelle cose che capitano, niente di cui ci si debba preoccupare».
1 commento
meravigliosooooo…. quanto lo invidio