Il cioccolato è uno dei cibi più peccaminosi. Quando si pensa al cioccolato la nostra immaginazione ci riporta a buonissime tavolette o a micro-bombe caloriche come i cioccolatini, ma sapevate che in realtà inizialmente il cioccolato non si mangiava ma si beveva.
Storia del cioccolato
La storia del cioccolato inizia circa tra i 6000 e 4000 anni fa in America latina, tra i paesi che oggi chiamiamo Messico, Perù e panama, secondo ricerche botaniche, si presume che fosse presente nel Rio delle Amazzoni e nell’Orinoco. Nel 1500 a.C. i Maya furono i primi a coltivare la pianta del cacao nelle terre tra la penisola dello Yucatán, conosciuto col nome di Kakawa, credevano che il cacao fosse un dono divino, tanto da chiamarlo Cibo Degli Dei. Una leggenda narra che la coltura del cacao fu sviluppata dal terzo re Maya, Hunahpu.
Successivamente anche gli aztechi cominciarono la coltura del cacao, associavano il cioccolato a Xochiquetzal, la dea della fertilità, per loro aveva un valore mistico e religioso, veniva consumato durante le cerimonie importanti offerto come sacrificio alle divinità, a volte mischiato al sangue degli stessi sacerdoti. Da entrambe le civiltà il cacao era utilizzato come moneta di scambio tra i popoli. veniva pure lasciato nelle tombe dei morti come offerta.
Leggenda Azteca
La leggenda Azteca narra che ai tempi in cui in Messico dominava Quetzacoatl, il dio fondatore della stirpe precolombiana, una bella principessa azteca, lasciata di guardia al tesoro dello sposo mentre questi era in guerra, fu assalita dai nemici che volevano costringerla a rivelare dove fosse il tesoro.
La principessa preferì morire piuttosto che rivelare il segreto. Dal suo sangue versato da questa fedele sposa nacque la pianta del cacao. Da quel giorno si dice che questo frutto nasconde un tesoro nei suoi semi: “…amari come le sofferenze dell’amore, forti come la virtù e rossi come il sangue della principessa”.
I primi europei entrati in contatto il cacao furono gli uomini di Cristoforo Colombo, però solo intorno al 1520 fu introdotto in Europa intorno al 1520, grazie a Hernán Cortés che visitò la corte dell’imperatore Montezuma, donandogli un’intera piantagione di cacao con i relativi proventi. Così nel 1528 Cortéz porta in Spagna alcuni semi di cacao, recandoli in dono a Carlo V. La sua fama raggiunge ogni capitale Europea, soprattutto le corti reali.
Nel 1828, fu il chimico olandese Coenraad Johannes van Houten che scoprì il processo, noto come “lavorazione olandese”, per produre il cacao in polvere o “cacao olandese”. Invece la creazione della prima tavoletta di cioccolato moderna è attribuita a Joseph Fry, che nel 1847 scoprì che poteva fare una pasta di cioccolato modellabile aggiungendo burro di cacao fuso al cacao in polvere.
Col passare del tempo il cioccolato assunse una forma solida, ma le sue proprietà eccitanti rimasero famose, tanto che personaggi illustri come il Marchese De Sade e il poeta Gabriele d’Annunzio ne esaltavano le qualità e ne mangiavano qualche quadratino prima degli incontri amorosi. Si narra che lo stesso Don Giovanni, mitico seduttore e amante, avesse bisogno di assumere una dose di cioccolato per ritemprarsi dopo le sue “fatiche” amorose. La classica scatola di cioccolatini è stata il regalo più in voga tra gli innamorati per indicare amore, passione, e voglia di fare sesso.
Qual è il segreto del successo del cioccolato
Sicuramente il fatto che il cioccolato contiene tre sostanze che eccitano: la caffeina, che agisce come stimolante; la teobromina, che stimola i muscoli; la feniletilamina, la stessa sostanza chimica che viene prodotta dal cervello quando ci innamoriamo e che provoca la sensazione di felicità e l’aumento dei battiti cardiaci tipici dell’innamoramento.
Alcuni studi recenti affermano che è per queste sostanze quando veniamo lasciati dal nostro partner sentiamo un irresistibile voglia di cioccolato.
Capita anche a voi di abbuffarvi di cioccolato quando vi sentite soli e tristi?
A me capita! Corro a prepararmi una cioccolata calda …
Ricette con il cioccolato