Due anni dopo la scomparsa della figlia, avvenuta nel 1992, Isabel Allende pubblica gli scritti nel libro Paula (1995). Tre anni dopo, nel 1997, raccoglie alcune delle lettere di solidarietà e affetto ricevute da tutto il mondo nel libro Per Paula.
“Il 6 dicembre 1992 mia figlia Paula morì così silenziosamente che non mi resi conto del momento preciso in cui passò dal sonno all’altra vita.”
Un piccolo libro nato a fianco di un grande romanzo. Un libro dedicato a tutte le lettrici e a tutti i lettori di Isabel Allende. Un libro che testimonia quanta forza può esercitare la letteratura quando s’abbevera alla vita. In “Paula” Isabel Allende racconta la storia di una tragedia privata, intima, terribile: la morte di sua figlia. Eppure, non resta intrappolata nei confini angusti dell’autobiografia. Con la magia e la freschezza che colorano i suoi migliori romanzi, mette in gioco se stessa, la sua esperienza di donna, di madre, di scrittrice, e arriva a toccare corde universali: la lacerazione del dolore e la potenza catartica della scrittura, la forza evocatrice della memoria e il delicato coraggio dell’amore. La risposta del pubblico è immediata. Subito dopo l’uscita del libro, Isabel Allende comincia a ricevere centinaia di lettere, di cui proponiamo qui una selezione, che esprimono – ognuna con la propria timidezza da spezzare, il proprio abisso da spartire, la propria speranza da regalare – una partecipazione straordinariamente intensa e profonda, un commosso, intimo scambio di umanissimi affetti.