Merrick la strega è un romanzo gotico scritto da Anne Rice, è il settimo libro della serie Cronache dei vampiri, pubblicato nel 2000. In questo romanzo la Rice unisce sapinetemente i personaggi delle Cronache dei vampiri con la Saga delle Streghe Mayfair.
“Gli spiriti che vengono evocati sono infidi. Quelli che invece arrivano spontaneamente possiedono una volontà che li guida. Ma in realtà nessuno spirito è degno di fiducia. Era un sapere antico.”
Non c’è pace nell’oscuro mondo dei vampiri. Louis de Pointe du Lac, ossessionato dal ricordo della sua amata Claudia, drammaticamente scomparsa in un secolo ormai lontano e perduta in chissà quale universo dannato, è disposto a tutto pur di ritrovarla.
Chi potrebbe aiutare Louis de Point du Lac a ritrovare la sua amata e perduta Claudia, se non una strega?
Una sola persona potrebbe aiutarlo: una bellissima, affascinante, sensuale e misteriosa strega dai poteri straordinari, Merrick Mayfair, discende dalle “gens de couleur libres”, una potente casta legata al voodoo nella quale si congiunge il sangue degli africani e dei francesi di New Orleans. Sue antenate sono le grandi streghe Mayfair, delle quali lei non sa nulla, pur avendone ereditato il potere e il sapere magico.
E’ David Talbot, eroe, narratore, avventuriero e vampiro a narrare la fascinosa e inquietante storia di Merrick, detta la strega di Endor, che spazia dalla New Orleans passata e presente alle giungle del Guatemala, dalle rovine dei Maya fino ad antiche civiltà ancora inesplorate.
Lei è l’unica che può evocare lo spettro di Claudia, l’ultima speranza per placare la pena di Louis. Ma «quando ti appelli ai mystères non sempre sai cosa otterrai»: nonostante i suoi grandi poteri, il gioco di Merrick è troppo pericoloso, e la danza di seduzione e di morte a cui ha dato inizio le sfugge ben presto di mano…
“Mi chiamo David Talbot.
Qualcuno di voi forse mi ricorda in veste di Generale Superiore del Talamasca, l’ordine di investigatori di fenomeni psichici il cui motto è: «Vigiliamo e siamo sempre presenti».
Quel motto possiede un certo fascino, non trovate?
Il Talamasca esiste da più di mille anni.
Non so come sia nato. Non conosco tutti i suoi segreti. So però di averlo servito durante quasi tutta la mia vita mortale.”
Nonostante la storia di Merrick narrata da David Talbot a Louis sia troppo prolissa, il romanzo risulta pieno di magia, mistero, amore, avventura, un libro che non può mancare nella nostra libreria gotica, rileggere finalmente del personaggio di Louis e della piccola Claudia non ha davvero prezzo.
Imparai ben presto che leggere e scrivere del soprannaturale è una cosa, vederlo con i tuoi stessi occhi è tutt’altra.
Ma questo succedeva molto tempo fa.
Adesso mi trovo all’interno di un altro corpo fisico.
E quel corpo è stato trasformato dal potente sangue vampiresco di Lestat.
Sono uno dei bevitori di sangue più pericolosi e uno dei più fidati. Persino il cauto vampiro Armand mi ha narrato la storia della sua vita. Forse avete letto la sua biografia che ho dato alle stampe.
Quando quella narrazione finiva, a New Orleans il vampiro Lestat si era appena svegliato da un lungo sonno per ascoltare una musica splendida e seducente.
Fu la musica a ricondurlo dolcemente al totale silenzio mentre lui si ritirava ancora una volta in un ex convento per restare sdraiato su un polveroso pavimento di marmo.
All’epoca c’erano parecchi vampiri nella città di New Orleans: vagabondi, canaglie, giovani stolti che erano venuti a dare un’occhiata a Lestat nel suo stato apparentemente inerme. Minacciavano la popolazione mortale. Infastidivano gli anziani tra noi che bramavano l’invisibilità e il diritto di cacciare tranquillamente.
Ormai tutti quegli invasori non sono più qui.
Alcuni sono stati distrutti, altri semplicemente spaventati. E gli anziani venuti per offrire conforto al sonno di Lestat se ne sono andati, ognuno per la sua strada.
Quando questa storia ha inizio, a New Orleans siamo rimasti solo in tre. E questi tre sono il Lestat dormiente e i suoi due fedeli novizi, Louis de Pointe du Lac e il sottoscritto, David Talbot, l’autore del presente racconto.