La foresta era coperta da una fitta coltre di neve, il silenzio predominava sulla vasta zona isolata, nell’atmosfera surreale lui completamente a suo agio camminava affondando le zampe nella soffice e fresca neve.
Il suo portamento elegante, il folto pelo e lo sguardo fiero lo rendevano la creatura meravigliosa che affascinava chiunque lo conoscesse, si muoveva con sicurezza, dovuta anche al fatto che conosceva la zona alla perfezione. All’ improvviso scattò alla vista di qualcosa che non aveva mai visto.
Da uno degli alberi che predominava quella foresta, vecchio quanto la stessa, il lupo scorse uno scintillio tra le rughe del tronco, si accostò curioso, appena sfiorò la corteccia lo scintillio si rafforzo e divenne una luce intesa, bianca e luminosa da far concorrenza alla neve che lo circondava. Il lupo con la giusta diffidenza, ma con coraggio, si avvicinò e venne catapultato in un ambiente sconosciuto, non c’era ne caldo e ne freddo, sembrava tutto sterile, ma era pieno di esseri, alcuni uguali a lui, altri avevano forme strane, parlavano lingue diverse ma riusciva a capirli, molti lo guardarono con aria di sfida, altri invece erano simpatici e lo accettarono. Con grande meraviglia si rese conto di avere scoperto un varco per un mondo parallelo nel quale altri esseri, attraverso altri varchi nei loro ambienti, si incontravano, si conoscevano, si confrontavano e si divertivano anche.
Da quel giorno il lupo si recava quasi tutti i giorni in quel mondo fantastico e si fece anche molti amici.
Era pieno inverno, il mare quel giorno era calmo ed il sole riusciva a penetrare la superficie, un puntino colorato si muoveva freneticamente nel fondo marino, felice che fosse una bella giornata. Era una pesciolina simpatica e timida, amici ne aveva in quel mare affollato, ma era molto selettiva, le piaceva passeggiare da sola, e quel giorno mentre nuotava spensierata inciampò in una conchiglia nascosta per metà dalla sabbia, questa si mosse e dal suo interno uscì una luce blu, che nel buio del fondo marino creò un atmosfera magica. La pesciolina restò incantata, aveva paura, ma non riusciva a scappare, la sua curiosità ebbe la meglio, si avvicinò alla luce e questa l’attirò, improvvisamente si ritrovò in quello stesso luogo strano che già il lupo aveva sperimentato.
Era incuriosita, spaesata e affascinata da quel luogo e da tutti quegli esseri che le parlavano, quasi tutti cercavano di metterla a suo agio, ma lei col suo carattere introverso non dava confidenza a tutti, pochi ebbero il piacere di fare la sua conoscenza e come successe anche al lupo ci ritornò quasi ogni giorno.
L’inverno incombeva ed il freddo aumentava, per questo le visite al mondo magico divennero anche più piacevoli, la pesciolina ormai si era ambientata bene in quell’ambiente, osservava i vari gruppi di esseri che chiacchieravano, cercava di capire a quale gruppo avvicinarsi ed uno in particolare attirò la sua attenzione. Sembrava un gruppetto simpatico ed allegro, si avvicinò ed il suo intuito ebbe ragione, l’accolsero con entusiasmo, ma lei timida preferiva ascoltarli, e restò affascinata dalla voce calma e vellutata del lupo che chiacchierava e scherzava con sicurezza, anche lui restò colpito dalla delicatezza e dai pensieri che la pesciolina sprigionava, i due si capivano al volo e provavano un piacere particolare nel parlarsi.
Dopo mesi capirono che erano diventati amici, la fiducia l’uno nell’altro aumentava sempre di più, quando stavano insieme sembrava che il tempo si fermasse, si cercavano sempre più spesso ed anche quando non erano insieme i pensieri reciproci li avvicinavano.
Passò qualche anno e nessuno dei due mise mai in dubbio che la loro non fosse solo semplice amicizia, era stupido anche solo pensarlo: “un lupo con una pesciolina”.
Più il tempo passava più sentivano l’esigenza di stare insieme e la mancanza l’uno dell’altro cominciava a diventare forte, realizzarono che la loro poteva essere qualcosa di più di un’amicizia. I dubbi cominciarono a farsi strada nelle loro menti, lasciare tutto così o verificare cosa veramente fosse questo sentimento che provavano, sapendo con certezza che qualsiasi cosa fosse non avrebbero mai potuto stare insieme nella realtà.
Decisero di incontrarsi nel mondo reale, fissarono un posto che poteva andare bene per tutti e due, si misero in viaggio, il lupo lasciò la sua terra innevata e si avventurò tra boschi più caldi, la pesciolina risalì un fiume freddo che l’avrebbe portata al luogo d’incontro.
L’incontro fu la risposta alle loro domande, la risposta rimase scolpita solo nei loro cuori, la differenza della loro specie era reale, il loro parlare era vano, non si capivano più, solo gli occhi, che non si lasciarono mai durante l’incontro, parlavano. Il solo stare vicino era piacevole, ma sapevano di avere un tempo limitato.
Il tramonto segnò la fine del loro incontro, era giunto il momento dei saluti, avrebbero voluto stare ancora insieme, ma sapevano che uno dei due avrebbe sofferto e quello che provavano era troppo forte per permettere che questo succedesse.
La pesciolina si immerse in acqua attraverso la quale vide l’appannata figura del lupo che si allontanava e, sperando che il lupo non provasse la stessa sensazione che provava lei, sibilò pianissimo per la prima e l’ultima volta “Ti amo”.
Il lupo tornò molte volte su quelle sponde a ricordare il suo amore.
Galatea K.V.
2 commenti
Non credo che la chat possa dare l’amore, si non ci credo, la trovo fredda e vive solo di fantasie, paure e delusioni che si dimenticano con un click.
Quando l’amore arriva ci può sorprendere in qualsiasi modo, ma credo anche che lasciare almeno uno dei piedi a terra non fa male