Benvenuti nel post dedicato alle fresie che questa settimana sono sbocciate nel mio giardino regalandomi la loro meraviglia.
Le fresie sono originarie dell’Africa meridionale.
Per secoli è stato un fiore la cui bellezza, profumo e colore sono stati trascurati. In Italia cresce spontaneamente la fresia gialla; in Olanda, Svezia e Danimarca si coltivano molte varietà di fresia dai colori tenui e dal profumo delicato.
Proprio per il fatto di non avere quasi memoria storica la fresia è simbolo del mistero e del fascino per l’arcano.
E’ una pianta erbacea perenne, originaria dell’Africa meridionale; al genere fresia appartengono circa quindici specie botaniche, si coltivano in luogo soleggiato, una scarsa insolazione può provocare la mancata fioritura dei bulbi. Temono il gelo, quindi nelle zone con inverni rigidi si coltivano in vaso, in modo da poter proteggere i contenitori in luogo riparato durante l’inverno; oppure in autunno si procede dissotterrando i cormi, che vanno conservati in luogo fresco, buio ed asciutto, fino alla successiva primavera.
Si annaffia quando il terreno è asciutto, ogni 3-4 giorni; dal momento in cui le foglie cominciano ad appassire si sospendono le annaffiature per permettere ai cormi di entrare in riposo vegetativo. Nel periodo vegetativo fornire del concime per piante da fiore, sciolto nell’acqua delle annaffiature, ogni 10-15 giorni.
La Moltiplicazione avviene per seme, in primavera; i cormi di fresia tendono con il tempo a produrre piccoli cormi, che possono essere dissotterrati per essere coltivati singolarmente.