La Signora dei funerali è un romanzo di Madeleine Wickham (nota anche come Sophie Kinsella), scritto nel 1998, due anni prima di raggiungere il successo internazionale con il primo capitolo della fortunata serie di “I love shopping”, fu pubblicato in Italia nel 2008. Una commedia cinica, una satira dell’alta società british, con tutti i suoi tic.
“Bisogna cogliere al volo le opportunità che ci vengono date nella vita, anche se significa…” Fleur si interruppe, con il fiato corto. “Anche se significa essere infelici?” domandò Richard, ridendo. “Forse si! Meglio cogliere l’opportunità ed essere infelici che rinunciare e poi rimpiangerla per sempre”
Trama di “La Signora dei funerali”
Fleur Daxeny è bella e affascinante, ma soprattutto è una donna senza scrupoli. Fornita di uno straordinario guardaroba di eleganti abiti neri, dopo aver letto i necrologi sul “Times”, Fleur si imbuca ai funerali e alle commemorazioni dei ricchi puntando a conquistare i vedovi inconsolabili.
Dopo averli sedotti e soprattutto dopo aver messo mano alle loro carte di credito, e tutto questo con recalcitrante figlia al seguito, Fleur scompare senza lasciare tracce fino all’incontro con una nuova vittima ignara. Questo giochetto le riesce più volte fino al giorno in cui la donna incontra il noioso e prevedibile Richard Favour, alla commemorazione dell’amata moglie. Ancora una volta, da vera professionista, Fleur riesce a far breccia nel cuore del vulnerabile vedovo, ma le cose non vanno esattamente come lei aveva previsto…
“Fleur si guardò allo specchio, sorrise e annuì. Indossava un semplice tailleur nero fatto su misura che le stava a pennello, e ai piedi calzava sobrie scarpe iure. Le calze, dello stesso colore, facevano risaltare le gambe snelle. I capelli erano stati lisciati e raccolti in un impeccabile chignon; il cappellino che aveva scelto era perfetto.
L’unica nota vivace era un accenno di seta rosa salmone sotto la giacca. Fleur aveva sempre un tocco di colore, per quanto severo potesse essere l’abbigliamento o l’evento. In mezzo a una folla di deprimenti abiti scuri, una minuscola pennellata di rosa salmone avrebbe attirato inconsciamente l’occhio su di lei.”
Non dobbiamo aspettarci l’ironia della Kinsella di I love shopping, questo libro è investito di malinconia. In ogni caso gli spunti sono abbastanza originali. Carina l’idea di andare di funerale in funerale a caccia del vedovo inconsolabile, ma la scrittura lascia a desiderare ed a tratti risulta noioso con un finale che non convince.