La strega di Portobello è un romanzo di Paulo Coelho del 2007.
E’ la storia di una donna misteriosa di nome Athena, raccontata attraverso le voci di molte persone che la conoscevano bene, o che l’avevano soltanto incontrata.
“L’amore arriva, si insedia e dirige tutto.
Solo le anime forti si lasciano trasportare.
E Athena era un’anima molto forte.”
Come possiamo trovare il coraggio di essere sinceri con noi stessi, anche se non abbiamo alcuna certezza su chi siamo davvero? Ecco la domanda che anima “La strega di Portobello”.
È la storia di una donna misteriosa di nome Athena, raccontata attraverso le voci di molte persone che la conoscevano bene, o che l’avevano soltanto incontrata.
Le persone creano una realtà, e poi si ritrovano vittime di essa. Athena si ribellò a tutto questo e pagò un prezzo altissimo.
Il suo grande problema era quello di essere una donna del XXII secolo che viveva, però, nel XXI e lo rivelava a tutti. Ha pagato un prezzo? Senza dubbio. Ma avrebbe pagato un costo ben più alto, se avesse represso la sua esuberanza. Sarebbe stata amareggiata, frustrata, preoccupata di “ciò che penseranno gli altri”, e avrebbe continuato a ripetersi: “Prima risolverò queste faccende, poi mi dedicherò al mio sogno”, sempre lamentandosi del fatto che “le condizioni ideali non arrivano mai”.
“Prima che tutte queste testimonianze lasciassero la mia scrivania per seguire il destino che io avevo stabilito per esse, mi ero prefisso di trasformarle in un libro tradizionale, nel quale una storia reale viene raccontata al termine di una ricerca esaustiva.
Ho cominciato a leggere una serie di biografie che potessero aiutarmi a scrivere il libro; e sono arrivato a una conclusione: l’opinione dell’autore nei confronti del protagonista della vicenda finisce con l’influenzare il risultato delle sue ricerche. Dal momento che non avevo la precisa intenzione di esporre la mia personale opinione sui fatti, bensì di mostrare come la storia della «strega di Portobello» era stata vista dai suoi interpreti principali, ho deciso di abbandonare l’idea del libro, pensando che fosse meglio trascrivere semplicemente quello che mi era stato raccontato.”
La strega di Portobello, come i precedenti romanzi di Coelho, pone al lettore una serie di domande scomode, costringendolo a guardare dentro di sé e a riflettere sui grandi temi della vita: la morale, la religione, l’amore, i rapporti familiari, il dolore.
Ora che ho terminato di trascrivere tutte le registrazioni, le consegnerò a lei. In questo momento, starà passeggiando nello Snowdonian National Park, com’è solita fare tutti i pomeriggi. È il compleanno – o meglio, la data che i suoi genitori hanno scelto per celebrarlo quando l’hanno adottata -, e intendo regalarle questo manoscritto.
Anche Viorel, che arriverà con i nonni per festeggiarla, le ha preparato una sorpresa: ha inciso il suo primo brano musicale in uno studio di amici comuni, e lo eseguirà durante la cena.
So che lei mi domanderà: «Perché lo hai fatto?»
E io le risponderò: «Perché avevo bisogno di comprenderti.» Durante tutti questi anni trascorsi insieme, spesso ho reputato leggende le cose che udivo su di lei, ma adesso so che erano realtà.