Il buio oltre la notte è un romanzo di Michael Connelly, edito nel 2001.
È il settimo libro della lunga serie avente come protagonista il detective di 3° grado della Polizia di Los Angeles Harry Bosch.
“È difficile trovare la mano di Dio in quello che ci tocca fare… in quello che vediamo attorno.”
Harry Bosch, irrequieto detective della Polizia di Los Angeles, sta cercando di incastrare un presuntuoso e violento produttore cinematografico accusato di omicidio, Terry McCaleb, ex-agente dell’FBI, trascorre tranquillamente la sua vita sull’isola di Catalina con la giovane moglie e la piccola Cielo. Ha inaugurato una nuova attività – organizza battute di pesca di altura per i turisti – ed è convinto di aver chiuso per sempre con le indagini e gli omicidi. Ma un giorno è lui a restare preso all’amo: l’FBI ha ancora bisogno della sua lucida freddezza per tracciare il profilo di un assassino spietato, un sadico che uccide le sue vittime lentamente, strangolandole con efferata crudeltà. Tutti gli indizi che McCaleb inizia a raccogliere sembrano portare in un’unica direzione, verso Harry Bosch, il cui presente è affollato di vaste zone d’ombra.
Si tratta di una serie di omicidi di cui è accusato un noto produttore cinematografico, un certo David Storey. Costui cerca di sfruttare tutti i suoi contatti ad alto livello per sfidare Bosch a dimostrare la sua colpevolezza.
L’incontro, e lo scontro, è inevitabile.
Ora il processo è prossimo alla conclusione e la testimonianza del detective è messa in discussione dai sospetti che si addensano su di lui. Solo convincendo McCaleb a collaborare e ad abbandonare la sua isola di pace, Bosch avrà un’ultima possibilità di inchiodare un assassino astuto e perverso, deciso a tutto pur di attirare anche lui nel mondo di ombre in cui si muove e si nasconde.
“Quelli di Connelly sono thriller con l’anima. Di quelli che non puoi iniziare a leggere prima di andare a dormire perché sai già che dovrai andare avanti fino a mattina.” (Carlo Lucarelli)
“Michael Connelly è un formidabile inventore di trame.” (Corrado Augias – La Repubblica)
“Il suo racconto è pieno di colpi di scena, le sue trovate investigative sono d’alta scuola.” (Antonio D’Orrico – Corriere della Sera)
E’ stato il primo libro che ho letto di questo autore, Connelly si è rivelato un ottimo scrittore di legal thriller, la parte che mi ha tenuto più in suspence è stata quella riguardante il processo. L’equilibrio è sempre sottile, tra bene e male, giustizia e vendetta, il finale è trito e ritrito, ma è comunque un libro da leggere.
Bosch guardò attraverso lo spioncino quadrato e vide che l’uomo era solo. Estrasse la pistola dalla fondina e, come da procedura, la porse all’agente di guardia. La porta d’acciaio non era chiusa a chiave. Immediatamente un odore di sudore e vomito gli colpì le narici.
«Da quanto è qui?»
«Più o meno tre ore» rispose l’agente.
Bosch entrò nella cella e fissò la figura bocconi sul pavimento.
«Bene, puoi chiudere adesso.»
«Mi chiami quando ha finito.»