La Lista è un romanzo poliziesco di Michael Connelly, secondo romanzo con protagonista l’avvocato Mickey Haller e il sedicesimo con protagonista il detective Harry Bosch, pubblicato nel 2008. Nella vita ci sono momenti in cui è difficile conciliare attività professionale e vita privata. Harry Bosch si trova in uno di questi momenti.
“L’indomani Bosch si presentò di buon’ora. Era solo. La sua offerta di pace era la tazza di caffè che mi stava porgendo. Non bevo più caffè cerco di evitare qualsiasi dipendenza nella mia vita ma la accettai lo stesso, pensando che il profumo della caffeina mi avrebbe dato energia.”
Anni di cause di serie B, poi una ferita da arma da fuoco che gli ha causato una dipendenza da farmaci e l’ha tolto a lungo dalla piazza: Mickey Haller non può certo definirsi un avvocato di grido. Eppure, la ruota sembra finalmente girare nel verso giusto quando il suo più illustre collega Jerry Vincent viene misteriosamente assassinato e lui ne eredita tutti i clienti.
Nella lista dei clienti ce n’è uno importante: un famoso produttore di Hollywood, accusato di aver assassinato la moglie e il suo amante, Walter Elliot.
La difesa del magnate potrebbe essere per Haller il biglietto per il successo che da tanto aspettava. Ma sulla sua strada incontra il detective Harry Bosch: oltre trent’anni di carriera alle spalle, una vocazione per la giustizia che va oltre il semplice senso del dovere, una leggenda per tutti. Solo Haller sembra non averne mai sentito parlare. Tuttavia, a osservarlo meglio, anche per lui quell’uomo dagli occhi da squalo ha un’aria vagamente familiare. Tra i due non è certo amore a prima vista. Perché Bosch guida l’indagine sulla morte dell’avvocato Vincent, e i clienti ora difesi da Haller sono tutti potenziali indiziati per il detective.
Un caso che è molto più complesso di quello che sembra. Chi ha ucciso il collega? Chi è il burattinaio dietro alla vicenda, che vede un filo rosso attraversare diversi casi presi in carico? Perché anche Haller è in pericolo di vita?
Si fronteggiano così dai lati opposti della barricata, finché Haller scopre che lui stesso potrebbe essere il nuovo bersaglio del killer.
Solo allora Bosch e Haller capiranno che fare squadra è l’unica soluzione possibile. Dopotutto, non sono che le due facce della stessa medaglia. E hanno in comune molto più di quanto loro stessi immaginino.
Mettere insieme due grandi personaggi come Bosh e Haller è davvero coraggioso, un legal thriller avvincente che tiene incollati fino all’ultima pagina, con il colpo di scena che Connelly ci ha abituati.
Tutti mentono.
La polizia mente. Gli avvocati mentono. I testimoni mentono. Mentono le vittime.
Un processo è una gara di menzogne. In aula lo sanno tutti; lo sa il giudice, lo sanno i giurati. Entrano in tribunale consapevoli che verranno raccontate loro solo bugie. Prendono posto al banco e accettano di ascoltarle.
Il segreto, se sei seduto al tavolo della difesa, è avere pazienza. Aspettare. Non una bugia qualsiasi, ma la bugia, quella giusta, quella da cogliere e modellare come metallo incandescente per trasformarla in una lama affilata. E con quella lama sventrare il caso, spargendone a terra le viscere.
Il mio lavoro è questo: forgiare la lama. Affilarla. Usarla senza pietà e senza scrupoli. Essere la verità in un luogo in cui tutti mentono.