Il respiro del drago è un romanzo poliziesco di Michael Connelly, con protagonista il detective Harry Bosch, pubblicato nel 2009.
“Harry Bosch! L’uomo che ha tutte le risposte!”
Bosch non aveva tempo di scherzare. Le si avvicinò e andò dritto al punto.
“Barb, mi serve il tuo aiuto.”
Starkey si accorse del tono preoccupato e aggrottò la fronte.
“Che cosa c’è, tesoro?”
Bosch le mostrò il cellulare.
“Ho ricevuto un video. Ho bisogno di ingrandirlo e di vedere al rallentatore per tentare di riconoscere il posto. Si tratta di un rapimento.”
Starkey indicò gli schermi che aveva davanti e disse: “Sto esaminando questo 211 a West…”.
“Si tratta di mia figlia, Barbara. Ho bisogno che mi aiuti subito.”
Fortunato è l’uomo che trova rifugio in se stesso. Una massima che il detective Harry Bosch ha fatto sua e di cui è debitore all’uomo che ora giace sul pavimento dell’emporio di liquori, nella periferia sud di Los Angeles. John Li, un commerciante cinese immigrato da anni negli USA, non ha neppure fatto in tempo ad afferrare la pistola che teneva per difesa sotto il bancone prima di essere freddato con tre colpi al petto. Forse una semplice rapina finita male, niente di insolito in quella zona della città. Ma scorrendo le registrazioni della telecamera di sorveglianza, una sequenza che risale alla settimana prima attira l’attenzione di Bosch: uno strano scambio di denaro tra Li e un giovane asiatico che ha tutta l’aria di essere una tangente. Il ragazzo viene fermato come principale sospettato, e l’ombra della Triade, la potente mafia cinese di cui Los Angeles è una delle roccaforti, inizia a insinuarsi tra le pieghe del caso.
Ma questa volta Bosch avrebbe preferito che le sue ipotesi non avessero conferma. Perché nel video che riceve sul cellulare sua figlia, tredici anni, è legata e imbavagliata e fissa l’obbiettivo con uno sguardo che a Harry lacera l’anima. Qualcuno a Hong Kong, dove Maddie vive da sei anni con la madre, ha deciso di mandargli un chiaro avvertimento, colpendolo là dove è più vulnerabile.
Bosch sapeva che sarebbe successo. Che, prima o poi, le forze oscure con cui combatte ogni giorno l’avrebbero trovata e usata per avere lui.
Quel momento è arrivato.
Si parla di omicidi, perché Bosch ritrova la propria dimensione solo quando ha un caso per le mani, si parla di triade cinese, ovvero della mafia orientale che tesse le proprie tele all’interno del sistema americano, e si parla di sentimenti, non siamo abituati a vedere Bosch così coinvolto sul piano privato, scopre a sue spese l’importanza e la profondità dei legami e si trova anche a fare i conti con l’amore che ancora prova verso la moglie, malgrado siano passati anni dal divorzio.
È più difficile seguire piste quando si è coinvolti in prima persona e sarà più difficile superare questa indagine, dove nulla è come sembra , che porterà a conseguenze drammatiche anche sul piano personale.